“Where'd you go?
I miss you so,
Seems like it's been forever,
That you've been gone,
Please come back home...”
-Fort Minor, 'Where'd You Go'-Luke
“Non rispondi?” chiese Luke a voce bassa. “Me ne vado se non vuoi che senta.”
“No, va bene. Io—rispondo, solo—non andare via.” disse Ashton, spaventato e sorpreso. Luke annuì poggiando la schiena contro il muro.
“Metto...il vivavoce. Non parlare. Avrò bisogno del tuo aiuto dopo. Cioè, magari non del tuo ma di qualcuno e penso che—,”
“Ash, rispondi.” sussurrò Luke, mentre i lati della sua bocca si piegavano verso il basso come foglie che cadono. Era difficile vedere Ashton di nuovo così nervoso quando era appena riuscito a smontare a malapena uno dei muri che lo circondavano.
Ashton trasse un respiro profondo e annuì e sbatté le palpebre e strinse i pugni e
“Pronto?” disse, sorprendentemente calmo, e Luke realizzò all'improvviso che non era Zayn a rendere Ashton nervoso. Non era Louis a renderlo nervoso. Non era Harry a renderlo nervoso, o la sua ex di cui parlava come se non significasse niente—era Luke. Ashton balbettava ed arrossiva ed inciampava e non sapeva cosa dire solo quando c'era lui. E Luke si rese conto che era sia una cosa bella che una cosa brutta e magari non conosceva nemmeno Ashton e anche questa era sia una cosa bella che una cosa brutta. Inoltre si rese conto del fatto che non poteva conoscere Ashton perché...insomma, tre giorni.
Solo tre giorni.
“Hey,” rispose Zayn, abbattuto. “Come va?”
“Sto bene.” rispose Ashton, avvicinandosi al telefono poggiato sul letto vicino alle loro gambe. “Sto bene. Tu?”
“Ha,” rise amaramente Zayn, “Mai stato meglio.”
“Zayn...” iniziò a dire Ashton.
“No, devo dire una cosa prima. Voglio dire una cosa prima.” lo interruppe Zayn. “Mi dispiace. Mi dispiace di essermi ubriacato e di aver pianto eccetera. Mi dispiace perché lo so che sei etero. Cazzo, sei così etero che pensavo fosse una specie di copertura perché so come reagirebbe la tua famiglia se non lo fossi e allora ho tratto delle conclusioni affrettate. Mi dispiace di essermela presa con te per i miei problemi ma Ash, non mi pento di quel bacio perché anche se tu non l'hai voluto e anche se è stato un errore è stato il miglior bacio della mia vita e non posso scusarmi per essermi innamorato del mio migliore amico, perché non mi dispiace per quello. Non può dispiacermi.”
Luke guardava il volto di Ashton con gli occhi sbarrati mentre diventata di un colore grigiastro.
“Okay.” disse piano Ashton.
“E...e lo so che è un po' bizzarro ma ho bisogno che tu mi dica una cosa. Puoi dirmi una cosa?” Zayn sembrava leggermente frantumato ed estremamente freddo, come se nel pronunciare quelle parole gli si fosse aperta l'anima in due.
“Quello che vuoi.” rispose Ashton, e poi un po' più ad alta voce. “Quello che vuoi.”
“Dimmi che...che se non fossi etero, io sarei il primo. Che staresti con me. Ho bisogno di sentirlo. Ho bisogno che tu lo dica. Per favore.”
Ashton impallidì e guardò Luke e Luke lo guardò di rimando.
“Che faccio?” sussurrò Ashton. Luke scrollò le spalle. Roteò gli occhi. Sentì il dolore arrampicarsi lungo il suo torace come un ragno.
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Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)
FanfictionChe succede quando un ragazzo distrugge tutto ciò che hai sempre creduto di sapere su te stesso? "Non mi piacciono i ragazzi. Ma mi piaci tu. Ha senso?" "No." "Bene." {Lashton} ıTRADUZIONEı