“Romeo, save me, they're trying to tell me how to feel,
This love is difficult but it's real”
-Taylor Swift, 'Love Story'-Ashton
“Pronto?” Ashton rispose senza nemmeno controllare chi fosse. Si sentiva un po' come il color malva; inzaccherato e confuso.
“Affacciati alla finestra.” disse la voce familiare dall'altra parte della linea.
Ashton si affacciò, cercando di placare quella sensazione che sentiva montargli dentro, forse era il suo cuore?
E anche se ovviamente sapeva che Luke sarebbe stato lì, era davvero lì, sul serio, ed era scioccante e meraviglioso e Ashton duellava contro se stesso per non sorridere troppo e Luke era così vero e così presente e così (bello?)
“Ciao.” disse Luke, sorridendo.
“La mia finestra non si apre.” gli disse Ashton attraverso il microfono, interruppe il suo duello interiore e sorrise, sorrise, senza metafore perché certe cose sono e basta.
“Okay.” disse Luke, sempre lì in strada, sempre guardandolo, sempre stupendo alla luce sbiadita del giorno. “Volevo fare una scena in stile Shakespeare.”
“Adattamento moderno?” suggerì Ashton, poggiando una mano sul vetro e pressando il cellulare contro l'orecchio in modo da essere sicuro di non perdersi nulla. Luke annuì e trasse un respiro profondo.
“Ash...la verità è che, ti ho mentito stamattina.” disse Luke, guardando Ashton con quegli occhi color ghiaccio che avevano però la capacità di portare calore. E Dio, era il più bell'ossimoro che potesse venirgli in mente. “Ho detto di averlo fatto perché ero stanco...ed è una stronzata colossale. Proprio una cazzata. Non penso di riuscire nemmeno a descrivere la quantità di stronzate contenute in quell'affermazione.”
Ashton si sentiva perso e confuso e lasciò che lo shock riempisse ogni parte del suo corpo mentre Luke si preparava a continuare.
“Ho mentito perché avevo...paura...di non piacerti nel modo in cui...tu mi piaci. Perché è così. Mi piaci. Tipo, un sacco. È questa la verità. Stamattina ti ho baciato perché ho pensato di morire se non lo facevo, e vorrei tanto fosse un'esagerazione ma non lo è, quindi non ridere di me perché sono già abbastanza impedito.” Luke era arrossito e fissava il pavimento e il silenzio li avvolse entrambi per un istante.
“Non riderei mai di te, Luke.” disse piano Ashton e Luke alzò lo sguardo, mordendosi il piercing.
“Okay.” sussurrò Luke, la suo voce piena di stagno e diamanti attraverso la linea suonò come un'alba all'orecchio di Ashton. “Mi piace quando dici il mio nome.”
Ashton trattenne una risata.
“Luke.”
Luke sorrise.
“Luke.”
Luke rise.
“Luuuuke.”
Luke arrossì. “Ho detto quando dici il mio nome, ma non così.”
Ashton considerò l'idea di continuare solo per rivedere le fossette di Luke.
“Perché ti piace quando dico il tuo nome?” gli chiese invece, la sua mano sinistra contro la finestra come se volesse allungare un braccio per prendere Luke, cosa che in realtà voleva proprio fare.
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Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)
FanfictionChe succede quando un ragazzo distrugge tutto ciò che hai sempre creduto di sapere su te stesso? "Non mi piacciono i ragazzi. Ma mi piaci tu. Ha senso?" "No." "Bene." {Lashton} ıTRADUZIONEı