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Oh give it a rest, I could persuade you

I'm not your typical stoned 18 year old

Give me a night I'll make you

I know you're looking for salvation in the secular age,

but girl I'm not your savior.”

-The 1975, 'Girls'

-Ashton

Ashton fu svegliato da Tighten Up dei The Black Keys. Le sette di mattina— troppo presto perché potesse apprezzare la canzone che usava come sveglia. Sollevò il cellulare e selezionò “spegni”, cercando di muoversi lentamente così da non disturbare Luke.

“Sveglia. Sveglia.” Luke sbadigliò assonnato e si girò verso Ashton, in modo che fossero petto contro petto respiro contro respiro vicini vicini vicini.

“Ciao.” disse Luke con gli occhi semichiusi e un sorriso adorabile e una mano poggiata sul fianco di Ashton. Aveva i capelli appiattiti su un lato della testa e il segno del cuscino sulla guancia ed era semplicemente stupendo.

E

e

all'improvviso, Ashton si stava innamorando di lui.

E successe velocemente e sorprendentemente e nel modo più ovvio e delicato, come se dello zucchero filato gli avesse pian piano riempito la cassa toracica e poi il cuore. Il petto di Ashton era come strappato, aperto e caldo e confuso e si rese gradualmente conto di quanto innamorarsi fosse in un certo senso doloroso.

“Hey,” rispose Ashton dopo troppi secondi.

“Hai gli occhi più belli del mondo.” Luke allungò una mano e gli carezzò la guancia. “Non so se lo sai, ma è vero. Sanno di primavera e felicità.” Ashton si beò del tocco delicato di Luke e si sentì magenta.

“Voglio baciarti.” disse al posto di grazie, e poi si avvicinò alla bocca di Luke e piano piano cercò di dirgli quello che aveva appena realizzato senza dire una parola.

Tutto quanto sembrò di cristallo per alcuni secondi, finché Luke si allontanò appena, sorridendo e scuotendo la testa.

Mm. Ha un test da superare, signor Irwin. Non possiamo mica lasciare che tutto quello studio vada sprecato.”

Ashton roteò gli occhi e si mise a sedere, e cercò di andarsene, ci provò sul serio, ma il suo sguardo era incatenato su Luke e gli ci volle un minuto intero a tirarlo via.

“Che c'è?” chiese Luke, tutto occhi blu e pelle chiara e labbra perfette perfette perfette.

“Niente. Solo che sei perfetto.”

X

Ashton si vestì ed uscì, dopo aver dato un bacio sulla mascella a Luke, perché aveva troppa fretta per prendere la mira. Andò all'università e fece il suo test e pensò al metallo freddo del piercing di Luke contro la sua spalla e rabbrividì.

Quando Ashton tornò al campus la sua stanza era vuota, proprio come si aspettava che fosse. Luke era di turno al negozio di musica ed erano già le 11:32. Si sedette ed ascoltò il silenzio e l'aura di Luke finché il suo cellulare non squillò.

“Pronto?”

“Io— wow. Non pensavo che avresti sul serio risposto.”

Ashton sbiancò.

“Liv?”

“A meno che tu non abbia altre ex stronze che devono chiederti scusa, sì. Sono io.” La sua voce era più delicata al telefono. Ashton rise leggermente.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora