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Scusate il ritardo infinito ma torno appena adesso da quattro giorni di lacrime, sudore e transenne. Sono stata a Torino e dopo un'attesa che sembrava interminabile sono riuscita ad essere in prima fila al concerto di questi quattro idioti che pur avendomi rovinato la vita l'hanno anche resa mille volte più bella. E che bello dividere la vita con amiche pazze come le mie. Vi lascio a questo dolcissimo ed adorabile capitolo x



"I can see you there with the city lights,

Fourteenth foor, pale blue eyes.

I can breathe you in.

Two shadows standing by the bedroom door,

No, I could not want you more than I did right then,

As our heads leaned in."

-Parachute, 'Kiss Me Slowly'


-Ashton


Ashton si svegliò e Luke lo stava già guardando, assonnato e confuso e spettinato e perfetto.

"Buongiorno." Ashton sorrise appena, stiracchiandosi un po' e girandosi su di un lato così da poter stare proprio di fronte a Luke. Luke continuò a guardarlo per un momento prima di lasciare scorrere il suo indice lungo la linea del naso di Ashton, osservandolo con una splendida espressione di gioia dipinta sul volto che sapeva di mattino.

"Mi piace tanto il tuo naso." disse, la voce calda e rauca e Cristo, Ashton era così terribilmente immerso in qualunque cosa riguardasse Luke che pensò quasi che le sue ossa potessero incrinarsi.

"Oh?" Ashton quasi soffocò, sorrise e sorrise e annegò nel miglior modo possibile, perché Luke gli faceva quest'effetto.

"Mhm." Luke annuì, lasciandogli un bacio sul collo e poi uno sulla punta del naso, e poi uno sullo zigomo e poi di nuovo sul naso. Ashton affondò il viso contro al petto di Luke, lasciando che le sue ciglia accarezzassero la pelle che gli copriva il cuore.

"Hai una di quelle liste?" chiese Luke dopo un'eternità minuscola fatta di inspirare ed espirare ed esistere insieme.

"Dovresti essere un po' più specifico." Ashton guardò su e il suo sguardo incontrò il blu di quello di Luke mentre con la punta delle dita disegnava parole senza senso alla base della sua schiena. Luke si dimenò appena, mordendosi il labbro per ingabbiare un sorriso.

"Mi fai il solletico!" disse, la voce più acuta di un'ottava. "Voglio dire, una di quelle liste che hanno le ragazze. Tipo, buttarsi con il paracadute, baciarsi sotto la pioggia, perdere 10 chili."

"Oh, tipo una bucket list? Una lista di cose da fare prima di morire?" disse Ashton quando capì cosa intendesse Luke. "Perdere 10 chili è la cosa più stupida che si possa inserire in una bucket list, in assoluto."

"Beh, il paracadute mi sembra terrificante, quindi anche questo è da scartare." disse Luke, fingendo di rabbrividire. "Vertigini."

"Sei alto un metro e novanta. Come hai fatto a sopravvivere fino ad ora soffrendo di vertigini? Non guardi mai giù?"

"Esatto." Luke annuì solenne. "Non guardo giù da quando avevo quindici anni."

"Questo spiega le tue scelte in fatto di biancheria intima." disse pensieroso Ashton, e poi, quando Luke arrossì, rise e gli lasciò un bacio sul petto. "Scherzo, Lucas. Adooooro le tue mutande con gli hamburger."

"Smettila." brontolò Luke, coprendosi il volto con le mani. "Sei un fidanzato cattivo. Tu menti. Non ti piace affatto la mia biancheria."

"E' strana. Ma anche tu lo sei." Ashton rise.

"Sei uno stronzo. Smettila di prenderti gioco delle mie mutande. E di me." Luke fece il broncio.

"Oh, dolcezza. Adoro le tue mutande. Sono fantastiche. Adoro tutte le tue scelte in fatto di vestiti." giurò Ashton, facendo scivolare le mani lungo i fianchi di Luke ed afferrandogli con due dita l'elastico dei pantaloni della tuta, per poi guardarlo ed ammiccare. "Soprattutto quando le tue scelte consistono in niente vestiti."

Luke lo guardò assorto ed incredibilmente felice.

"Avevo una domanda seria, credo." disse sottovoce, confuso e distratto. E poi, "prima laviamoci i denti."

Ashton morse appena il lobo dell'orecchio di Luke mentre si trascinavano verso il bagno, poi gli diede una pacca sul fondo schiena ed entrambi lasciarono che la menta cacciasse via il sapore del sonno dalle loro bocche. Ed in generale, tutto fu perfetto.

( Sei settimane, pensò Ashton in silenzio.)

"Ci sono!" annunciò Luke, posando lo spazzolino. "La lista. Domanda. Tu. Hai una bucket list?"

"Uh..." Ashton ci pensò su per un attimo. "Non lo so. Ho una serie di cose che vorrei fare prima di morire, suppongo."

"Facciamole allora." disse Luke, e all'improvviso sembrò intristirsi. "Te ne andrai fra sei settimane, Ash."

"Sì..." mormorò Ashton.

"A meno che non ci sia un miracolo." disse Luke.

Ashton annuì e basta.

"Ed io..." iniziò a dire Luke, osservando tutta la stanza per due volte e poi osservando Ashton. "Voglio che ti ricordi di me."

"Oh, Dio, Luke—," Ashton cadde a pezzi e si sentì crollare dall'interno. "Luke, non potrei mai dimenticarmi di te."

Luke lo guardò fra le ciglia. "Lo giuri?"

"A meno che non mi venga l'Alzheimer o chessoio—,"

"Fai schifo a fare il romantico." si lamentò Luke, ridendo un po' fra il dolore che gli si era dipinto negli occhi. "Mentimi per una volta, amore."

(Amore, pensò Ashton. Oh Dio.)

"Non voglio mentirti, Luke. E' peccato." disse Ashton, serio e non serio allo stesso tempo.

"Anche la sodomia, ma non sembrava che ti importasse molto circa quattro minuti fa." disse Luke, ghignando. Ashton impallidì e poi rise.

"Cazzo, Luke. Non l'abbiamo ancora—fatto." balbettò Ashton. "Insomma, stavo solo per farti una se—,"

"Dovevo dire una cosa!" lo interruppe Luke, coprendo la bocca di Ashton con la mano e diventando rosso come una ciliegia. "Smettila di distrarmi con la tua perversione!"

Ashton roteò gli occhi.

"Voglio fare la tua bucket list, le cose che vorresti fare prima di morire. O almeno alcune." gli disse Luke. "Così non potrai mai, mai, mai dimenticarti di me. Anche quando te ne andrai. E crescerai. E ti verrà l'Alzheimer."

Ashton smise di roteare gli occhi e cominciò a sciogliersi.

Luke gli tolse la mano da sopra alla bocca.

Ti amo.

(Quasi disse Ashton.)

"Baciarsi sotto la pioggia è sulla mia lista." ammise, guardando Luke con la consapevolezza che non avrebbe potuto dimenticarlo nemmeno volendo.

"Non piove adesso." sussurrò Luke, perché sussurrare gli sembrò la cosa giusta da fare.

"Baciami lo stesso."



Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora