3.1

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Well I met you yesterday

You took my breath away

And I kinda like the way

That you're so damn unpredictable.”

-The Vamps, 'High Hopes'

-Luke

Cominciarono ad incamminarsi verso il campus di Ashton e la nebbia si fece fitta. Quando arrivarono il cielo si era squarciato e la pioggia cadeva giù come se avesse paura del paradiso.

“Piove tanto.” disse Ashton con il fiatone dovuto alla loro corsa per sconfiggere il gelo.

“Sono bagnato fradicio.” annuì Luke, guardandosi i pantaloni inzuppati mentre Ashton lo accompagnava nella sua piccola stanza. Tirò fuori una chiave dalla tasca posteriore dei jeans e aprì la porta. Il calore avvolse Luke come una coperta perché, a quanto pare, Ashton aveva lasciato il riscaldamento acceso.

“Vuoi prendere in prestito dei vestiti?” gli chiese Ashton, avvicinandosi alla cassettiera e tirando fuori alcune cose.

“Nah—mi bagnerò di nuovo quando andrò a casa.” disse Luke, umido e coi brividi e più piccolo del solito, perché i temporali lo facevano sempre sentire piccolo.

“Resta qui, Luke. Con me. Stanotte. Ti prego.” Ashton lo guardò e Luke non ebbe più freddo—si sentiva al caldo, ma aveva comunque i brividi perché è così che Ashton lo faceva sentire.

Luke sorrise. “Okay. Dammi dei vestiti prima che mi cadano le gambe, per favore.”

“Sarebbe una tragedia. Mi piacciono le tue gambe.” cercò di dire solennemente Ashton, ma non riusciva a fare a meno di sorridere. Gli prestò un paio di boxer, dei pantaloni di tuta e una maglietta. Luke li prese e si voltò per andare a cambiarsi in bagno, ma Ashton lo fermò.

“Non—voglio dire, fa freddo nel corridoio e—anche io devo cambiarmi quindi—mi giro dall'altra parte?” Ashton stava arrossendo.

Luke annuì. “Okay. Solo...okay. Girati. Anche io mi girerò per te. Ci gireremo entrambi. Entrambi—,”

Balbettò e poi disse, “Okay. Va bene. Sto gelando. Girati ora, per favore.” e Ashton annuì e si sfilò la maglietta e Luke dovette fare il possibile per non guardare perché aveva promesso che non l'avrebbe fatto, quindi invece di infrangere la promessa si cambiò e poi disse “Fatto.”e Ashton disse “Anch'io” e poi si voltarono e si guardarono come se fosse la prima volta dopo settimane.

Ashton ruppe il silenzio. “Ti suonerà strano, ma vederti con i miei vestiti mi rende molto felice.”

Luke si sentì vagamente come cioccolato fuso, “Vedere te mi rende molto felice.”

Ashton arrossì e fece una smorfia. “Ew Luke, questa era troppo smielata perfino per te.”

Luke scrollò le spalle e prese la mano di Ashton, attirandolo contro al suo petto, così, tanto per ricordare a se stesso di poterlo toccare ogni volta che voleva.

“Ero sicuro che la storia del 'sei quello che mangi' fosse vera. Devo cominciare a spalmare la marmellata sui toast al posto del miele.” Luke ghignò e Ashton rise nel loro abbraccio.

“E' mezzanotte.” disse Ashton dopo un po'. Si reggevano l'un l'altro senza farci troppo caso: una mano di Ashton stava sulla spalla di Luke, una mano di Luke stringeva la maglia di Ashton, l'altra mano di Ashton stava sul fianco di Luke, e l'altra mano di Luke stava attorno al braccio di Ashton.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora