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"I'm so sick

Infected with where I live

Let me live without this

Empty bliss

Selfishness."

-Flyleaf, 'I'm So Sick'

-Luke

"Luke! Sei--sei a casa!" balbettò Calum, affannato e rosso in volto quando Luke entrò nell'appartamento. 

"Non essere così sorpreso. Vivo qui, ricordi?" Luke era ancora raggiante perché Ashton, Ashton l'aveva toccato e l'aveva baciato e nonostante fosse passata un'ora dall'ultima volta che si erano sfiorati, Luke non era ancora riuscito a diluire la felicità che gli nuotava nelle vene. 

"Io--Sì, lo so. Dove sei stato?" gli chiese. Ora che Luke lo osservava meglio, Calum aveva proprio una pessima cera. 

"Ho dormito da Ashton. Ti senti bene? Non sembri molto in forma." disse Luke, una preoccupazione azzurra nella voce.

"Sto bene. Benissimo. Da Ashton? Andate come un treno, eh?" Era chiaro che Calum non avesse dormito, a giudicare dalle occhiaie scure che davano l'impressione che avesse fatto a pugni con qualcuno.

"Okay, mamma." Luke roteò gli occhi, cercando di alleggerire l'atmosfera tempestosa che sembrava tormentare Calum. Al posto del sorriso che Luke si aspettava di ricevere, Calum impallidì.

"Luke--,"

"Penso che dovresti saltare il lavoro e dormire un po' oggi. Stai da schifo, senza offesa." disse Luke, mentre la preoccupazione gli scavava delle linee sulla fronte. "Ci penso io a coprirti."

"Mi sento uno schifo, in effetti. Luke, devo--," iniziò a dire Calum, ma Luke scosse la testa e lo interruppe.

"Qualsiasi cosa tu debba dirmi può aspettare. Devo prepararmi per andare al lavoro, e tu devi andare a dormire. Vai a sdraiarti, io mando un messaggio a Sonja per dirle di dire al capo che stai male." 

Calum sembrava voler controbattere, ma annuì e andò nella sua stanza, i pugni stretti attorno ai lembi della sua maglia, qualcosa che faceva sempre durante i temporali o sulle montagne russe o in altri momenti in cui era terrorizzato.

Terrorizzato da cosa? Si chiese Luke mentre entrava nella doccia.

x

Il negozio di musica era vuoto e Luke ebbe molto tempo per preoccuparsi per Calum e pensare ad Ashton e sperare di riuscire a fare gli A levels avanzati. Giocherellava con uno strappo dei suoi jeans, desiderando che il suo cellulare non fosse scarico. 

C'era anche la storia di suo padre.

Non gli parlava da circa un mese, non gli aveva nemmeno detto di aver traslocato. Luke non pensava se lo meritasse. Suo padre si era allontanato da tanto tempo, ma cercare di portargli via Calum era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

L'anno prima in quel periodo erano felici-- lui e la sua famiglia. Suo padre era il direttore generale di una grande catena di negozi e sua madre insegnava matematica alla scuola secondaria che lui stesso frequentava e Calum si era appena trasferito da loro e vivevano in una grande casa chiassosa con Ben e Jack che viveva a soli tre isolati di distanza e c'erano sempre risate e musica e tutto era...normale.

Ovviamente, non era tutto rose e fiori: Calum si era dovuto trasferire da loro dopo essere stato cacciato di casa, ma la famiglia di Luke lo adorava e aveva lasciato che prendesse la vecchia stanza di Jack. E Ben, che avrebbe dovuto avere una vita sua, era ancora a casa perché aveva messo incinta la sua ragazza quando avevano 17 anni e poteva a malapena permettersi il mantenimento. E poi c'erano le pressioni dei superiori del padre di Luke, che volevano che si trasferisse a New York per potersi occupare meglio della compagnia.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora