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Gennaio, 2017

[Londra]

"E se comprassimo una casa?"

"Disse il prof al suo primo anno di insegnamento al suo ragazzo al quarto anno di università, che ha appena litigato con un barbone per strada per una sterlina caduta sul marciapiede perché potesse avere abbastanza soldi per la lavanderia automatica." narrò Luke sarcastico.

"Oh per piacere, Luke. Non hai litigato." Ashton roteò gli occhi. "Al massimo, è stata una discussione accesa."

"Senti, la tensione era tangibile. Ero pronto a scagliare un destro e prendere pure tutte le monetine nel cappello."

"Ma se i tuoi pugni sono come quelli di una bambina di otto anni col polso fratturato."

"Ecco!" Luke annunciò drammatico, lasciando la mano di Ashton e marciando verso l'appartamento che avevano diviso per quattro anni. "Basta, ti lascio. Sei troppo cattivo."

Ashton rise e lo raggiunse, prendendolo fra le braccia e facendolo girare in modo da poterlo guardare in faccia. Luke fece il cucchiaio, sbattendo i piedi per terra ed incrociando le braccia come un bimbo arrabbiato. Ashton sorrise ancora di più.

"Mi piace il piercing al labbro. Molto sexy."

"Oh, finalmente te ne sei accorto, eh? Ce l'ho solamente da tre giorni interi." Luke guardò Ashton con fare accusatorio, poi gli pizzicò il naso con enfasi. Ashton ridacchiò.

"Me ne sono accorto. Fidati." disse, facendo l'occhiolino. Luke sollevò le sopracciglia e poi ghignò e baciò Ashton sulla guancia.

"Mi piacerebbe comprare una casa un giorno. Quando potremo permetterci cose tipo pasti ed elettricità e roba simile." disse.

Ashton annuì.

"L'elettricità non sarebbe male."

"Immagina...acqua calda—,"

"Pasti al microonde—,"

"Ricaricare il cellulare—,"

"Luce."

"Ricordami da quant'è che ci hanno staccato la corrente?" chiese Luke.

"Sette ore."

"E quando ce la riattaccano?"

"La signora ha detto entro la fine della giornata. Per le cinque, probabilmente." gli disse Ashton, sorridendo, perché erano assolutamente incapaci di gestire qualsiasi tipo di problema che riguardasse l'aspetto pratico della vita, come pagare le bollette in tempo.

Luke annuì e prese la mano di Ashton per proseguire nella passeggiata verso il loro appartamento. Mentre parlavano, l'aria era diventata umida, segno che stava per arrivare un temporale. Il riparo offerto dal loro appartamento freddo e senza luce non sarebbe stato un granché, ma almeno potevano coccolarsi sotto al piumone.

Erano a circa 300 metri dalla porta del loro appartamento quando le prime, enormi gocce di pioggia cominciarono a cadere attorno a loro, inzuppando immediatamente la felpa di Luke con l'umidità che solo l'acqua inglese sembrava essere in grado di offrire. Guardò Ashton, e anche lui aveva i vestiti inzuppati di cielo.

"Ahh!" Luke esclamò entusiasta, sollevando le braccia così che le gocce gli scorressero fra le dita. Ashton sorrise, come faceva sempre quando pioveva, si tirò su il cappuccio e si affrettò verso la piccola tettoia che copriva la porta del loro appartamento. Luke accelerò per raggiungerlo, ma invece di correre dentro, tirò Ashton dal maglione.

"Aspetta." disse, paonazzo e senza fiato. "Ash, vieni qua."

Ashton si voltò, confuso, ma prima che potesse chiedere la ragione per cui Luke voleva che aspettasse, Luke lo aveva trascinato in mezzo alla strada inzuppata, così che fossero proprio sommersi dalla pioggia.

E poi Luke baciò Ashton.

La vita fu messa sullo scaffale per un istante mentre le loro labbra scivolavano le une contro le altre, perché la pioggia rendeva tutto molto più liquido di quanto non fossero abituati. Poi Luke si staccò, ghignò e poggiò la fronte contro quella di Ashton mentre la tempesta impazzava intorno a loro.

"Bacio sotto la pioggia. Bucket list." mormorò, fiero di se stesso.

E Dio, Ashton lo amava così tanto.

Lo amava.

E in quel momento lo amava così tanto, che non poté fare a meno di lasciarsi violentemente cadere su un ginocchio e guardare su al ragazzo gocciolante in piedi di fronte a lui, che amava con tutto il cuore e la mente e il corpo e lo scheletro.

"Non ho un anello, ma voglio dire, gli anelli sono piuttosto stupidi ed io ti amo," disse Ashton, concreto e nervoso al tempo stesso.

Luke non era nemmeno riuscito ad elaborare quello che stava succedendo quando Ashton aprì quella bocca che diceva sempre cose meravigliose, per chiedergli la più meravigliosa fra tutte le cose.

"Vuoi sposarmi?"



Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora