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Come on make it easy, say I never mattered

Run it up the flagpole”

-Fall Out Boy, 'Young Volcanos'

-Ashton

e Ashton posò la sua mano su quella di Luke, e quando si sfiorarono una scossa elettrica percorse tutto il suo corpo.

“Luke—”

“Non puoi dire una cosa del genere!”

“Cazzo, amico, scherzo.” disse Zayn mentre il suo sguardo si posava su dove le mani di Luke ed Ashton erano ancora l'una contro l'altra. “Dammi tregua. Ho passato una brutta settimana.”

“Sì, beh, e io ho avuto un anno abbastanza merdoso, ma non me ne vado in giro a dire queste cose, ti pare?” sputò Luke, spostando la sua mano da quella di Ashton e guardando ovunque tranne che in quegli occhi castani che eppure cercavano il suo sguardo. “Ash, perché sono qui?”

Il suo tono sgarbato prese Ashton di sorpresa. Era abituato ad un Luke gentile, che lo guardava come se fosse qualcuno. Non sapeva chi fosse questo Luke, ricoperto di filo spinato e bottiglie rotte.

“Io—uh, volevo parlarti. Ma forse—,”

“Un'altra volta? Già.” Luke rivolse un ultimo sguardo assassino a Zayn e nemmeno si preoccupò di guardare Ashton prima di voltarsi e andarsene, sbattendo la porta.

E silenziosamente

Ashton

s i f r a n t u m ò.

“In mia difesa, non mi aveva ancora detto di stare con Mikey quando abbiamo fatto sesso.” disse Liam a bassa voce. “Non avrei mai voluto fargli del male. E questo lo sai, Zayn.”

“Oh, quindi pensavi che Nat fosse nel nostro appartamento, così, tanto per? E tutte le volte che Mikey parlava di lei, tutte le loro cazzo di foto, e—”

“È stata la mia ragazza prima, Zayn!” disse Liam all'improvviso. “Era la mia ragazza e credevo che fossero amici. Credevo fossero amici perché non ci parlavamo da quando ci eravamo lasciati e allora sono venuto a casa vostra per vedere se c'era Mikey e lei era lì e non mi ha detto niente e non ho capito cosa stava succedendo finché non sei entrato e ci hai beccati e hai fatto una scenata—”

“Ti aspettavi che rimanessi calmo? 'No ma vai tranquillo e scopati la ragazza del mio coinquilino in casa sua'—”

“Lei mi ha tradito con Mikey, Zayn! Ci hai pensato?” lo interruppe Liam. Rimase in silenzio per qualche istante e poi si alzò, spostando delicatamente la sedia.

“Mi ha tradito con lui.” ripeté. Poi se ne andò.

L'elettrocardiogramma della discussione rimase piatto per un po'. Ashton aveva la nausea e Zayn se ne stava lì immobile.

“Beh,” disse finalmente Zayn, “Ora sì che ho incasinato tutto.”

“Zayn—,”

“Mi dispiace.” lo interruppe Zayn, fissando il tavolo. “Non volevo.”

“Va tutto bene.” disse Ashton, sentendosi come se stesse camminando nel mezzo della giungla.

Zayn rimase in silenzio per tre secondi.

“Perché quel Luke era qui?” chiese infine, e Ashton sapeva che anche se la verità avrebbe fatto sanguinare Zayn, doveva dirgliela.

“Mi piace Luke.” disse con le scarpe incollate al pavimento.

“...ti piace?” chiese Zayn, come se la sua domanda fosse fatta di piombo— rapida e dura, come se fosse letale.

“Sì.” disse Ashton, e poi decise di dargli un po' di contesto, perché Zayn era il suo migliore amico e si meritava tutta la verità, anche se faceva male.

“Mi piace, mi piace davvero, Zayn. E non vorrei mai, mai farti soffrire, ma i sentimenti che provo per lui sono come se...mi fanno sentire come se stessi fluttuando.” Disse Ashton tutto d'un fiato. “Ti voglio bene, e lo sai, ma sei il mio migliore amico. E non vorrei mai perdere la tua amicizia ma—”

“Peccato che sia troppo tardi.” Lo interruppe Zayn. Si alzò e spinse la sedia.

“Non chiamarmi. Ho bisogno di smettere di amarti.”

Ashton era fatto di ghiaccio e acciaio mentre guardava Zayn che se ne andava.

E ci fu una

pausa.

E poi una voce ruppe il silenzio.

“Puoi seguirne solo uno, sai.” lo informò Grace, la bartender.

“Ma quale?” chiese Ashton e la sua voce era rotta dal pianto della mattina.

“Quello di cui ti importa di più.” disse lei e scrollò le spalle, come se prendere quella decisione fosse facile come decidere quale drink ordinare.

“Non è così facile.” disse Ashton.

“Non deve esserlo.” rispose Grace.

Okay.

Beh.

Sapeva quale dei due avrebbe seguito.

“Grazie, Grace.” disse, lasciando alcune banconote sul bancone. “Salutami Niall.”

x

“Luke!” Ashton lasciò che la disperazione degli ultimi 45 minuti trascorsi a vagare per Londra trasparisse dalla sua voce. “Ti ho trovato!”

“Congratulazioni.” la voce arrivò ovattata alle sue orecchie. Stava seduto con la testa fra le mani sui gradini di una chiesa abbandonata, le ginocchia al petto e la schiena curva. Piccolo piccolo.

Ashton si fermò un istante e lo guardò, perché qualcosa in Luke gli toglieva tutta l'aria dai polmoni, ogni volta che i suoi occhi si posavano sulle sue spalle o sulla linea dei suoi zigomi. I suoi capelli biondi erano incendiati dalla luce del giorno e brillavano come un'aureola. Aveva l'aspetto di un angelo quando alzò lo sguardo e guardò Ashton con i suoi occhi del colore di un cielo d'estate.

“Ciao.” disse Ashton.

“Ciao.” disse Luke come se avesse percorso mille miglia a piedi.

“Ce l'hai con me?” chiese Ashton.

“Non direi.” rispose Luke. “Ce l'ho a morte col tuo amico, però.”

“Zayn? Già. Lui—già.”

“Non può scherzare su quelle cose.” Luke stringeva e rilassava i pugni.

“Lo fa sempre. Le battute sull'alcool sono il suo forte.” Ashton scosse le spalle, sedendosi ad un metro da Luke. “Poi ti abitui.”

“Io non mi abituo.” disse Luke a bassa voce. “L'alcolismo non è uno scherzo.”

Ashton si ricordò la sua discussione con Mikey, quando Mikey gli aveva detto che Luke aveva avuto un anno difficile. Voleva dire che...?

“Eri alcolizzato?” chiese Ashton, in equilibrio su settanta gusci d'uovo.

Luke fece no con la testa e raccolse i pensieri per poter rispondere.

“No. Il mio migliore amico lo era. E credimi, la rianimazione è ancora meno divertente quando l'unica persona che sia mai stata lì per te sta soffocando nel suo vomito. Succede sul serio, sai? Non è una battuta. Non è una battuta.” Non guardava Ashton negli occhi, ma Ashton ne era felice perché il suo cuore stava andando in pezzi per tutto quello che questo ragazzo meraviglioso aveva dovuto sopportare.

“Oh, Luke...” fu tutto ciò che riuscì a dire.

Luke (finalmentefinalmentefinalmente) lo guardò dall'altra parte degli scalini e i suoi occhi erano oceani; blu e pieni d'acqua.

Ashton si avvicinò e strinse la mano di Luke, e Luke cercò di trattenere le lacrime perché odiava piangere. E poi rimasero lì per un po', ad esistere insieme.  

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora