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"And in the end

I'd do it all again

I think you're my best friend

Don't you know that the kids aren't alright?"

-Fall Out Boy, 'The Kids Aren't Alright' 

-Ashton

Ashton non sapeva davvero più cosa fare, quindi dopo essere stato a casa (lontano da Luke) per quasi due settimane, si infilò nel bagno più piccolo di casa sua e fece ciò che sua madre gli aveva detto di fare un attimo dopo essere arrivato in Australia.

"Pronto?" disse una voce impastata dall'altra parte della linea, e Ashton perse improvvisamente la facoltà della parola. La sua voce era così affannosaprofondagutturalemusicaledelicatafortesexyaspradolceinnocentebellapeccaminosa dolorosa da sentire.

"Pronto?" disse di nuovo quella voce, dando i brividi ad Ashton. "Oh, Cristo. Sono le 3:39 e ho scuola domani quindi potresti per cortesia evitare di farmi scherzi telefonici? Molto divertente. Addi--,"

"Luke." disse Ashton, la voce rotta, e poi si schiarì la gola e cercò di tenere a bada la sensazione che aveva nel petto. "Uhm...ciao, Luke."

Luke rimase in silenzio per giorni.

"Sono Ashton?" chiese Ashton stesso, perché cominciava a dubitare perfino di se stesso.

"Lo so." disse Luke come fiori secchi.

Ashton non sapeva che fare, quindi inspirò ed espirò e cercò di trovare una parte di sé che non fosse sul punto di autodistruggersi.

"Ciao." disse di nuovo Ashton.

"Lo hai già detto." gli disse pacatamente Luke.

"Non so cos'altro dire." ammise Ashton

"Potresti dirmi perché mi stai chiamando." suggerì Luke, e Ashton lo sentì spostarsi e desiderò di poter essere accanto a lui così da poter tracciare il suo profilo con le dita, e chiacchierare di nulla al mattino, e bere succo d'arancia dallo stesso bicchiere, e oh, Cristo--

"Mi manchi." disse Ashton, e sentì il cuore rimbalzargli fuori dal petto perché era come se Luke lo trafiggesse letteralmente. 

"Mi manchi anche tu, Ash." sussurrò Luke. "Tutto il tempo."

"Dio--," All'improvviso Ashton stava trattenendo i singhiozzi e odiando e odiando con tutto il cuore i chilometri che li separavano. "Luke, mi dispiace tantissimo. Non avrei dovuto--non dovrei--,"

"Smettila." disse severo Luke. "Non scusarti. Non devi sentire il bisogno di scusarti."

"Ma io--ma, all'aeroporto--,"

"Ashton," disse Luke, interrompendolo. "Ash, mi sono reso conto di alcune cose da quando te ne sei andato."

Ashton rimase in silenzio per un istante. "Okay."

"Mi sono reso conto..." Luke si interruppe. "Dio, sono davvero pessimo. Tu sei così bravo con le parole. Come fai a far sembrare sempre tutto così giusto?"

Ashton rise appena. "Forse te ne sarai accorto, ma sono distruttivamente incapace di tenere nascosta la mia anima."

Il respiro di Luke riempì l'universo per un istante.

"Okay. Quindi, mostrare la propria anima. Okay. Allora. Quando te ne sei andato, all'inizio tutti mi odiavano perché...beh, Calum era arrabbiato per la storia di mia madre e Michael era arrabbiato perché ti vuole bene e io ti ho ferito, e mi sembrava di esplodere. Faceva tutto schifo, in generale." iniziò a dire Luke, e Ashton si sentì annegare perché non aveva mai pensato di poter essere così catastrofico.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora