"And I let you under my skin
'Cause I love living in the sin
Boy you never told me
True love was going to hurt."
-Ella Henderson, 'Ghost'
-Ashton
Dopo l'appuntamento, Ashton era andato a letto con un vuoto nel petto. Ma a mezzanotte, si era svegliato pieno di qualcosa di caldo e dolce perché si era reso conto, da qualche parte nel mezzo della notte, che amava Luke e amava Luke e amava Luke, ed era tutto lì, tutto. Era la cosa più importante.
Era la cosa più importante, certo, finché Ashton non notò l'iconcina rossa che lampeggiava sul suo cellulare e decise di controllare la segreteria.
"Salve, sono Trisha McCalder del dipartimento finanziario qui alla London University, e vorrei solo ricordare a...al signor Irwin?—sì—che lei è indietro con il pagamento di ben tre rate delle sue tasse universitarie. Queste spese dovranno essere coperte entro la fine del trimestre o saremo costretti a convocarla per discutere della sua permanenza nel nostro istituto. Se sta attraversando delle difficoltà finanziarie, le potremmo proporre alcuni prestiti disponibili per gli studenti..."
Continuò a parlare per altri 45 secondi, ma Ashton aveva smesso di ascoltare perché tre rate erano davvero un sacco di soldi—più di quanto potesse permettersi con il suo unico turno settimanale da lavapiatti al Petunia Pub House. Una parte delle sue tasse universitarie era coperta da una borsa di studio, ma del resto si occupava sua nonna dall'Australia, essendo piuttosto benestante da quando aveva divorziato da suo nonno.
Non andava bene.
"Nonna? Ciao." Ashton aveva automaticamente tirato fuori il cellulare e aveva digitato il numero di sua nonna.
"Ehi, tesoro." sbadigliò la nonna di Ashton, anche se a Sydney erano le dieci del mattino. "Che succede?"
"Ho appena ricevuto un messaggio che dice che siamo piuttosto indietro con il pagamento delle mie tasse universitarie, e mi chiedevo se magari te ne fossi dimenticata?" chiese Ashton, lanciando un'occhiata all'orologio sulla parete e rendendosi conto che mancavano solo 17 minuti alla sua lezione di Storia.
Sua nonna fu stranamente silenziosa per un minuto.
"Beh...abbiamo avuto qualche spesa inaspettata ultimamente, tesoro. Mi dispiace un sacco. Me ne occuperò prima possibile. Quanto—quanto siamo indietro? Più o meno?"
Glielo disse.
Ancora silenzio.
"Ci—proverò." mormorò infine, agitata come non l'aveva mai sentita.
"Provare? Nonna, mi buttano fuori se non pago prima della fine del trimestre." le disse Ashton, sentendo il panico montargli nella voce.
"Tornare a casa sarebbe così terribile? Potresti vivere con me, trovarti un lavoro qui...ci sono un sacco di posti che assumerebbero subito un bravo ragazzo cattolico come te. Potresti perfino finire gli studi alla scuola locale—come si chiama? Tipo—"
"Nonna, io—non posso andarmene." Ashton quasi soffocò. "Io—voglio laurearmi e diventare un professore di musica e voglio vivere a Londra e non posso andarmene. E poi le cose si sono fatte piuttosto serie con—ah, Olivia. Non posso...non posso andare a casa. Non posso."
Dopo un lasso di tempo piuttosto lungo, sua nonna sospirò.
"Ci provo, Ashton. Ci provo. Ma è tutto un po' difficile ultimamente. Non voglio che ti preoccupi, però—concentrati sulla scuola e su quella ragazza adorabile. Com'è che si chiama? Olivia?" Ashton sentì il cuore stringerglisi nel petto perché avrebbe disperatamente voluto dirle No, si chiama Luke ed è davvero davvero adorabile, ma non poteva perché poi tutto sarebbe andato in frantumi.
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Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)
FanfictionChe succede quando un ragazzo distrugge tutto ciò che hai sempre creduto di sapere su te stesso? "Non mi piacciono i ragazzi. Ma mi piaci tu. Ha senso?" "No." "Bene." {Lashton} ıTRADUZIONEı