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No escape from the truth and the weight of it all

I am caught in the web of a lie”

-All Time Low, 'Love Like War'

-Ashton

“Rispondi, rispondi, rispondi, Niall...merda.” esclamò Ashton mentre la segreteria di Niall partiva per la quinta volta di fila. Non aveva idea del perché Niall non rispondesse, ma era disperato, aveva bisogno di un consiglio. Perché Luke era scappato via e il cuore di Ashton batteva fortissimo e si rese conto che tutto ciò di cui aveva bisogno per respirare era la sua mano attorno a quella di Luke, perché anche se Luke era più alto le mani di Ashton erano un po' più grandi.

“Merda...” mugugnò, stringendosi le ginocchia al petto. Non riusciva a pensare perché era come se il suo cervello stesse pulsando e ogni volta che cominciava a formulare un pensiero coerente un fulmine nero lo risucchiava, rispedendolo punto e a capo. Al buio, perso e spaventato. Zayn lo odiava. Luke lo odiava. Niall non rispondeva al telefono. Chi altri poteva aiutarlo a fare ordine nel caos della sua mente? Chi...?

Oh.

Già.

C'era lui.

X

“Non mi piace Londra. C'è troppo freddo,” brontolò il ragazzo pallido in piedi di fronte ad Ashton, le labbra rosa in contrasto col caffè Starbucks che aveva comprato per difendersi dal freddo invernale.

“Dovresti uscire un po' di più, Mikey. Il mondo esterno non è così male quando ti abitui.” disse Ashton. Michael era il coinquilino di Zayn e uno degli amici che Ashton aveva conosciuto al college. Aveva i capelli neri e la pelle biancabiancabianca come la nebbia londinese di una mattina acquarellata.

“No, passo. Di solito. Anche se per qualche ragione sono seduto ad un tavolo in un parco con l'ex migliore amico del mio coinquilino mentre attorno a noi si dipingono scene romantiche tipo quella signora e il suo labrador laggiù sul sentiero lastricato. Wow, Ashton, certo che tu sai proprio come trattare bene un ragazzo. Dev'essere qui che porti tutte le ragazze che usi per fare sesso e che poi sbatti in faccia al mio povero coinquilino omosessuale e pazzo di te. Oh aspetta, forse ho capito male. Questo non è un appuntamento, giusto? Cazzo, ho lasciato Natalia per te inutilmente e adesso non ho nemmeno la possibilità di—perché non dici niente? Di solito a questo punto la gente mi interrompe, ma devo ammettere di essere bravo coi monologhi. Ashton?”

“Michael, ho fatto una cazzata.” disse piano Ashton, le mani nelle tasche del cappotto.

“Ma non mi dire, Sherlock. A Zayn sono cresciute le ovaie dopo che ha parlato al telefono con te. Che cazzo gli hai detto?” Michael roteò gli occhi verdi, spazzando via un po' di neve dal tavolo.

Ashton chinò il capo e respirò e si odiò a morte e poi decise di spogliarsi (metaforicamente) e di dire a Michael di Luke.

X

“E poi se n'è andato. È scappato via e mi sento una persona orribile e non so cosa fare e non so cosa provo che cazzo succede cosa c'è di sbagliato in me mi piace un ragazzo un ragazzo sono gay, vero?! Cazzo, cazzo, la mia famiglia, la mia famiglia mi—no, Dio no ti prego non può essere—,” Ashton parlava senza nemmeno respirare e sembrava quasi viola quando Michael lo interruppe.

“Ashton William Irwin, devi darti una cazzo di calmata.”

“Il mio secondo nome non è William.” gli disse Ashton.

“Luther?”

“No.”

“James?”

“No.”

“Jude? Wolfgang? Laquisha?”

Che? No.”

“Comunque.” Michael scosse la testa. “Il punto è, devi smetterla di sclerare. Uno, perché questo Luke sembra abbastanza a posto da non assassinarti nel sonno per aver detto di poter ipoteticamente amare qualcuno, quindi è già qualcosa, no?”

Ashton lo guardò inespressivo

“Non è un buon momento per scherzare, okay. Stavo per dire che la seconda ragione per cui dovresti smetterla di sclerare è che la tua famiglia è a rompere il cazzo in Australia, quindi non devi preoccuparti che vengano a disinfettarti la bocca con l'acqua santa. E poi, non sappiamo se sei gay. E se fosse tutto un incubo assurdo? E se ti avessero drogato? E se questo fosse Matrix e presto ti svegliassi in un universo parallelo? Quello sì che sarebbe figo—,”

“Non è un incubo. Non sono stato drogato, e Matrix è un film terribile.” disse Ashton. “E non sei per niente d'aiuto. Non sono dell'umore giusto.”

“Beh, io non sono dell'umore giusto per smacchiare il pavimento del bagno dalle cervella del mio coinquilino dopo che avrà scoperto che vuoi scoparti un altro ragazzo, ma a quanto pare entrambi dovremo avere a che fare con cose con cui non vogliamo avere a che fare, eh?” Michael si era improvvisamente fatto serio, improvvisamente arrabbiato. Il suo buonumore era evaporato come pioggia estiva sull'asfalto incandescente. Si alzò e sbatté la sedia contro il tavolo, così tanto che colpi il ginocchio di Ashton.

“Adesso me ne vado perché sei un lunatico e mi fai incazzare.” disse il ragazzo dai capelli neri. “Ma perché tu lo sappia, farai meglio a dire la verità a Zayn. O lo farò io. E credimi se ti dico che il modo in cui lo dirò io non sarà molto carino.”

Si voltò per andarsene ma Ashton era già in piedi, e lo teneva per una spalla.

“Mikey—,”

“Che vuoi?!” gli urlò contro Michael, respingendo la sua mano e mettendo le braccia come se volesse pestarlo. Ashton impallidì e fece un passo indietro, le mani in alto nella speranza che Michael non l'avrebbe sul serio preso a pugni.

“Io—non volevo ferire Zayn. Non volevo ferire nessuno.” disse nell'aria gelida, con dei fiocchi di neve tra le ciglia e delle lacrime congelate prima che potessero scendergli lungo le guance.

“Sì? Beh, l'hai fatto. E adesso devi rimettere insieme i pezzi.” gli disse Michael disgustato. Si voltò e iniziò ad allontanarsi, ma sì fermò e lo guardò, questa volta sembrava teso e un po' deluso.

“Mi piacevi prima, Ashton. Sembravi un bravo ragazzo. Ma poi hai dovuto rovinare tutto. Che tipo di persona fa quello che hai fatto tu? Non è solo Zayn, anche se basterebbe. Ma quel ragazzo, Luke? Lo conosco. Andavo a scuola con lui. Non mi piaceva perché ero geloso di lui, Ashton. Sai perché? È un cazzo di angelo. È intelligente e gentile e pieno di talento e ne ha passate tante fino ad un anno fa, ma è andato avanti, non si è fatto buttare giù, perché è più forte di quanto tu o io possiamo anche solo aspirare ad essere. E tu gli piaci, Ashton, e non te lo meriti, e non si meritava quello che hai fatto. Quindi faresti meglio a darti un contegno e mettere le cose a posto, se vuoi che io ti rispetti di nuovo.”

Si guardarono per circa due secondi, anche se sembrarono due anni.

“E tanto per la cronaca, Matrix è una trilogia.”

Michael se ne andò e Ashton rimase nello stesso punto, a sentirsi come la più brutta sfumatura di blu che potesse venirgli in mente.

Rimase lì in piedi a lungo, sul sentiero lastricato accanto al café con la neve e le lacrime fra le ciglia, ma non piangeva più. Non si dispiaceva più per se stesso. Pensava.

Pensava

Pensava

E poi sapeva cosa avrebbe fatto.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora