"I'll tell you my sins so you can
sharpen your knife.
Offer me my deathless death,
good God, let me give you my life."
-Hozier, 'Take Me To Church'-Ashton
"Lukenoncelafacciommioddio" disse Ashton al telefono, quasi come se stesse soffocando. Stava percorrendo la scalinata ripida che portava all'ufficio del rettore una settimana dopo l'episodio della bottiglia per scoprire se ci fosse anche la minima possibilità di restare dopo la fine del trimestre.
Stava camminando.
Finché, più o meno a metà strada, non era collassato contro alla parete in preda ad un attacco di panico.
"Ashton?" rispose Luke, la voce impastata. Erano le sette e mezza di mattina e probabilmente si era appena svegliato. La sera prima erano stati fuori fino a tardi per completare una delle cose sulla lista di Ashton-- prendere la metro da un estremo all'altro di Londra. "Ash, che succede?"
"Nonpossoandareaparlareconilrettoresonotropponervosoehounattaccodipanicommioddio." Ashton si strinse le ginocchia al petto, cercando e cercando e cercando di respirare, ma riuscendo solamente a singhiozzare e sentendosi come se il suo petto stesse per esplodere. "Luke--"
"Ashton?" La voce di Luke era tornata alla normalità. "Ashton, non provare nemmeno a svenire. Non osare. Devi calmarti. Chi vive vicino alla scuola? Cal! Calum! Chiama Mikey!"
"Lukevedodellemacchienere." Riuscì a dire Ashton, sbattendo le palpebre ripetutamente. "Cistoprovandoma--,"
"Come posso aiutarti? Dovrei distrarti? Dicono così sul sito." Adesso Luke sembrava piuttosto allarmato, il che non era molto d'aiuto.
Ashton sobbalzò appena e cerco di pensare a cose che potessero farlo calmare. Tipo le spiagge. Cazzo, ma lui odiava la sabbia. L'estate--ma quello voleva dire Australia e niente Luke e--
"Domande. Domande! Facciamo quel gioco che facciamo sempre, okay? Okay, amore?" disse Luke. Ashton annuì, e fortunatamente Luke lo conosceva abbastanza bene da sapere che aveva detto sì pur non avendo detto niente.
"Okay. Okay. Peggior nome d'arte del mondo?" disse Luke, traendo respiri profondi che Ashton cercò di imitare.
"Buffalo Springfield." sussurrò Ashton dopo averci pensato su per qualche istante.
"Oh, orribile, ma che ne dici di Puff Daddy?" disse Luke ridendo. "Stagione preferita?"
"Primavera."
"A me piace l'autunno. Personaggio che ti piace meno nel tuo show preferito?"
"Questa è una domanda doppia." notò Ashton. "Hey! Mi sento meglio. Credo. Uhm, Quagmire dei Griffin."
"Il mio è Victoria di How I Met Your Mother." disse Luke. "Okay, stai meglio? Respiri? Mikey sta arrivando, per sicurezza."
"Sto bene, Luke. Grazie." rispose Ashton, mettendosi in piedi. "Devo andare a...lo sai."
"Non credo molto in Dio, ma se ci credessi adesso mi metterei a pregare." disse Luke, ridendo seppur con la voce spezzata.
"Disegna un pentagono col sale e fai una danza pagana della pioggia." suggerì Ashton mentre ricominciò a salire le scale.
"Sono abbastanza sicuro che tu abbia appena combinato, tipo, tre religioni."
"Una dovrà pur funzionare." Ashton rise piano dietro alla porta dell'ufficio del rettore. Era una porta qualunque, senza nessuna targa in vetro ad indicare il nome del rettore. Eppure era piuttosto intimidatoria, come se fosse la porta per il patibolo.
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Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)
FanfictionChe succede quando un ragazzo distrugge tutto ciò che hai sempre creduto di sapere su te stesso? "Non mi piacciono i ragazzi. Ma mi piaci tu. Ha senso?" "No." "Bene." {Lashton} ıTRADUZIONEı