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"And you're not so young that you believe me

Just because I say it's love

And even if they come to steal you tomorrow

I'll know my smile was yours

Go ahead and chase your dreams and your freedom

Run, run wild wild horses

You can't tame these horses."

-Atmosphere, 'Wild Wild Horses'

-Luke

Anche questa volta, Luke fu il primo ad arrivare al Bridge Park e trascorse i due minuti e mezzo che Ashton ci avrebbe messo ad arrivare camminando avanti e indietro in preda al nervosismo, a chiedersi cosa avesse sbagliato, cosa diamine potesse essere successo, oltre all'essere infastiditi da quei ragazzi omofobi, perché Ashton non lo volesse più. E si ritrovò improvvisamente a rendersi conto del fatto che se davvero Ashton non lo avesse più voluto, nemmeno Luke stesso si sarebbe voluto poi così tanto. Non era sicuro di cosa ciò volesse dire, ma faceva male.

Un attimo prima che Luke si lasciasse prendere dalla psicosi, sentì dei passi sul ponte e si voltò. Ashton era in piedi a due metri da lui, e lo guardava con uno sguardo pieno di apprensione e qualcos'altro. Luke annegò sotto ogni parola che avesse mai voluto pronunciare in tutta la vita e strinse i pugni, senza smettere di guardare Ashton.

Poi, Ashton ruppe il silenzio soffocante con una parola detta sottovoce.

"Luke."

E poi guardò il cielo, sbattendo le palpebre, e Luke si rese conto che stava cercando di non piangere.

"Oddio, Ash-," disse Luke scioccato, andandogli incontro e toccandogli le spalle e le mani e le guance nella speranza di scacciare via qualsiasi cosa gli stesse facendo male. "Oh, Dio-oh, che è successo, amore?"

"Io-," Ashton deglutì e strinse la maglia di Luke. "Una cosa brutta."

"Oh, quei ragazzi, Ash? Che si fottano. Loro-,"

"Non è questo." disse Ashton, e Luke fu ancora più terrorizzato.

"Che cos'è allora? Posso aiutarti? Dio, farò tutto, Ash, ma dimmelo-," mormorò Luke, poggiando il viso sulla spalla di Ashton e lasciando che le sue labbra gli accarezzassero la pelle. Erano passati solo pochi giorni, ma gli era tantissimo mancata la sensazione di averlo tra le braccia.

Ashton rise come se stesse annegando.

"Beh, a meno che tu non riesca a procurarti una quantità spropositata di denaro nelle prossime sei settimane, non credo che tu possa fare molto." gli disse amaramente. Luke pensò a migliaia di diverse possibilità, tutte terribili. Poi guardò Ashton con occhi colmi di panico.

"Che? Cos'è successo? Che succede?" chiese, lasciandosi sfuggire dalle labbra una cascata di domande che si diffusero disordinatamente nell'aria.

"Mia nonna non può più permettersi di pagarmi l'università." disse Ashton, la voce fratturata.

"Okay-," disse Luke, senza pensare. "Okay. Okay. Quindi dovrai lasciare l'università?"

"Sì." gli disse Ashton.

"Okay-beh, insomma, potrei aiutarti a trovare un lavoro e potresti racimolare un po' di soldi e seguire solo qualche corso come Calum e-,"

"Luke." lo interruppe Ashton, guardandolo con tenerezza e stringendolo ancora più forte. "Luke, credo di dover tornare a casa. Mia nonna--ho un visto per stare qui solo se frequento la scuola. Se mi cacciano...beh, me ne devo andare."

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora