2.1

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Wendy, run away with me

I know I sound crazy

Don't you see what you do to me?

I want to be your lost boy

Your last chance

A better reality”

-All Time Low, 'Somewhere in Neverland'

-Luke

Ciò di cui Luke aveva bisogno era una bella doccia fredda per darsi una calmata, ma ciò che Luke voleva era accompagnare Ashton al campus, quindi si mise addosso dei vestiti più pesanti e cercò di pensare a delle tette cadenti e a dei vecchietti col catarro.

Quando tornò nel salotto, Ashton si stava mettendo la giacca. Aveva i capelli scombinati e le guance ancora arrossate, e a Luke non veniva in mente qualcosa di più perfetto di così.

“Pronto?” gli chiese, sorridendo e indossando un berretto. Ashton annuì.

“Sì, sì. Andia—non devi accompagnarmi per forza, Luke.”

“Non devo. Voglio, però.” Luke scosse le spalle. “Adesso andiamo, così potrai prendere un bel voto domani.”

Ashton disse qualcosa sottovoce mentre si avviavano verso la porta.

“Che hai detto?” chiese Luke.

“Niente.”

“Dai, Ash.”

“Ho detto, 'improbabile'.” gli disse Ashton, con un pizzico d'amarezza.

“Cosa? Prendere un bel voto?”

“Sì.”

Luke fece una smorfia. “Che materia è?”

“Storia. Storia della musica, in realtà. È assurdo, perché nonostante io sappia suonare praticamente ogni strumento esistente, non è abbastanza per laurearsi in musica. Devi conoscere tutti questi compositori e le note di apertura delle loro opere e non fa proprio per me. Io non— non ci riesco.” Balbettò Ashton, frustrato.

Luke allungò una mano e nel buio afferrò la sua, intrecciando le dita con quelle di Ashton, che gli rivolse un sorriso sbilenco.

“Posso aiutarti a studiare.” disse Luke a bassa voce. “Posso aiutarti. Possiamo preparare, tipo, dei promemoria.”

“Luke, no.”

“Perché no?”

“Non devi.” gli disse Ashton. Erano circa a metà strada, e il freddo si era insinuato nella giacca di Luke che rabbrividì ed aumentò il passo.

“Non devo fare niente, Ash. Io voglio. Voglio aiutarti perché così posso passare un altro po' di tempo con te, ed è l'unica cosa di cui mi importa.” gli disse Luke, e riuscì a vedere il bianco argenteo del sorriso di Ashton che spezzava il buio.

“Sul serio?” chiese Ashton a bassa voce, il sorriso ancora sulle labbra.

“Già.” gli disse Luke. “Sul serio.”

-

“Okay, di chi è il Canone?”

“Di Pachelbel.” rispose Ashton esausto.

“In?”

“Notoriamente ed originariamente in Re, poi trasposto in tutte le cazzo di tonalità del mondo.”

“Esatto!” esclamò Luke. “Eviterei l'ultima parte, però. Che ore sono?”

“Sono...” Ashton tirò fuori il cellulare dalla tasca e gli occhi di Luke scivolarono sui fianchi di Ashton, dove erano state le sue mani solo qualche ora prima e oh, Dio, Ashton lo faceva sentire come un temporale estivo, caldo ed elettrico e fuori controllo.

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora