Il sole era alto in cielo e Sara stava ancora dormendo, ma solo quando un raggio di sole la colpì in pieno volto si destò dal sonno. Solo ora si accorse che non aveva impostato la sveglia.
Scese in cucina e si preparò ormai il pranzo: una bella insalata e un piatto di pasta con il ragù, quando sentì squillare il cellulare sul tavolo della cucina. Si mosse con passo felpato e velocemente lo prese in mano, sulla schermata comparve il nome di Elsa. Sara sorrise amaramente anche se non si vedevano da due giorni già le mancava.
-ciao El come stai?
Disse Sara
-ma dovrei essere io a chiedertelo! Ti sei appena trasferita e chi sa in che luogo sei capitata! Sperduto tra le montagne di non so quale stato! Ho visto le foto su internet, ma ti sei trasferita in un bosco, mia cara!
Sara sorrise la adorava il suo modo di fare, il modo in cui si prendeva cura dei suio amici, sabbe morta piuttosto che vederli soffrire
-sai qui non è tanto male
-lo dici solo per non farmi preoccupare
-certo che a te non si può nascondere nulla!
-è solo che ti conosco meglio delle mie tasche
Sara sorrise, quanto avrebbe voluto che quella frase fosse vera, ma il suo passato prima dell'orfanotrofio era oscuro a chiunque fosse diversa da lei
-hahah ma non è vero!
-a chi hai detto che sei caduta a causa di un povero pasticcino in uno dei tanti congressi di tuo padre? E a chi hai raccontato di Sim? Vuoi che continui?
Sim gli mancava come non mai in quei giorni; si era ripromessa di cercarlo ma con scarsi risultati
-okay, okay mi arreno hai ragione
-grazie mille. Com'è Beacon Hills?
-un bosco dove sbucano delle case, ma è bella per questo sai? È così verde che fa tranquillizzare sia il corpo che lo spirito
-stai scherzando vero?
-no, perché?
-come fai con lo shopping? C'è qualche negozietto? Centro commerciale?
-andrò oggi pomeriggio a fare un pochino di shopping per compere dei vestiti per la scuola ma nulla di particolare
-nooooo, tu e lo shopping non fate una bella coppia! Come farai senza i miei consigli sei un disastro!
Ed Elsa scoppiò a ridere come non mai
-hey! - disse Sara ridendo- guarda che so vestirmi, solo che non sono super alla moda come te!
-no cara, tu sei un caso perso e senza speranza
-ma che gentile che sei, se mi potessi vedere ti starei facendo una bella linguaccia hahahah
-hahahahah, scusa ma ora devo andare mia madre mi aspetta per il pranzo. Ciao Sara e stai attenta
-certo, non ti preoccupare! Ciao El e salutami tuttiDopo aver pranzato Sara si preparò psicologicamente e materialmente per andare a fare shopping.
Prese le chiavi della sua moto da cross e andò in centro, decise di comperare dei jeans neri e un altro paio blu, dei pantaloni da tuta e una maglia nera aderente al corpo e una larga rosa e infine una camicia nera a quadratoni verde.
Mentre stava per salire sulla moto sentii un brontolo provenire dal suo povero stomaco e decise di fermarsi a mangiare un bel gelato prima di tornare a casa. Pagato il dolce si sedette su una panchina, ma sentì uno strano odore: un odore non umano, la soluzione le si presento subito davanti agli occhi: lupo o meglio licantropo. Scattò in piedi riannusò l'aria ma nulla. Aveva perso la traccia. Non ci poteva credere, aveva vissuto in pace per un po' di anni, ma aveva la pessima sensazione che sarebbe stata ricatapultata nel mondo sovranaturale e per tale ragione sbuffò.Sara's prov
Mentre salivo sulla moto per tornare mi guardai nuovamente attorno, ma nulla. Accesi la moto e me né andai a casa. Preparai la cena per tutti e mentre la cena si cucinava, decisi di sistemare gli indumenti appena comprati, per poi lasciare in caldo le porzioni per Alex e Rosa.
Salii le scale, quell'odore mi rimbomba a nelle narici e nella mente. Possibile che ci siano lupi qui? E poi sono così stolti da non nascondere il loro odore? Se ci sono chi è l'alpha? Uccidere è nel loro stile? Si sanno controllare durante la luna piena? E io come mi devo comportare? Di certo non mi uniró al loro branco, non posso lo devo a mio padre, e alla sua fatica durante quelle notti di luna piena... Mi addestó a cacciare usando i miei poteri sovrannaturali: un licantropo sigmha ma col titolo di alfa, in quanto i miei occhi sono viola al posto di rosa, ero un vero alpha, almeno così ci chiamano chi ha raggiunto quel titolo senza uccidere. Invece per imparare a dominare la volpe che è in me, mi aveva un po' insegnato mia madre ma col tempo imparai da sola a usare la spada e comandate l'acqua in tutti i suoi stati fisici.
Durante il tempo in orfanotrofio e a Los Angeles non mi è capitato di incontrare dei licantropi o altri esseri sovrannaturali, ma ora qui già dal primo giorno ne percepisco uno; sono proprio fortunata.
Che fare? Che fare?
Dovrò mantenere la promessa: 'cacciare e uccidere solo chi uccide gli innocenti.'
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Occhi Viola
FanfictionOgnuno di noi ha vissuto qualcosa che lo ha cambiato per sempre per me è stato quando sono stata morsa