Archie e Sara dopo la lezione di fisica parlarono del più e del meno mentre aspettavo che il parcheggio si liberasse della maggior parte delle macchine.
La casa di Sara spuntava all'orizzonte quando la ragazza sentì un odore strano; decise di fermare la moto e andare a controllare. Arrivò in una piccola casa, piccola ed azzurra, l'odore del sangue si faceva sempre più intenso fino a quando non gli trovò: tre cadaveri. Questi avevano tutti la pelle cirrea, gli occhi completamente neri e l'espressione del volto mostrava solo terrore, il terrore allo stato più puro. Sara chiamò il dipartimento di polizia, fu Parrish a risponderle
-dipartimento di polizia, sono il vicesceriffo Parrish chi sta chiamando?
-buon pomeriggio sono Sara Dixon Gray ho trovato tre cadaveri
Disse la ragazza con voce tremante
-arriviamo subito
Fu la risposta.
Quando arrivarono il sceriffo le si avvicinò
-salve sono lo sceriffo Stilinski
-salve sono Sara, ma per curiosità lei è il padre di Styles?
Annui poi aggiunse
-anche tu....
Sara capendo a cosa alludesse, annuì
-come hai trovato i cadaveri?
-stavo tornando a casa da scuola, ho cambiato strada perché avevo voglia di girovagare con la moto, poi ho sentito un odore strano nell'aria e gli ho trovati
-va bene grazie mille dell'aiuto
-Styles mi ha detto che la situazione va avanti da sette mesi ormai, potrei farle una domanda?
-certo
-gli avete sempre trovati in quello stato
Disse Sara alludendo alla pelle bianchissima dei cadaveri, ai loro occhi completamente neri e l'espressione di terrore sul volto
-no
Disse semplicemente lo sceriffo
-potrei sapere che cosa è cambiato?
-l'espressione sul loro viso
Disse il vicesceriffo, intromettendosi nella discussione, Sara lo guardò con uno sguardo interrogativo, allora aggiunse
- prima sembravano addormentati semplicemente, ma con gli occhi neri, come hai visto. Mentre ora hanno anche quell'espressione di orrore, come se fossero stati congelati con quell'orribile espressione
La ragazza annuì a quelle parole e poco dopo si allontanò dal gruppo dei poliziotti e salita sulla moto tornò a casa.
Quando arrivò si preparò la cena e mangiò tranquillamente, in santa pace, aggiunse il suo inconscio. Era così felice finalmente aveva trovato un po' di tranquillità, dopo la lunga giornata che aveva vissuto. Ma in quel momento le squillò il cellulare guardò la schermata e quando vide il nome di Styles sbuffò, era stufa voleva solo dormire. In tono brusco e con una nota di curiosità disse
-che succede Styles? Ci sono dei problemi?
-volevamo parlarti viso che hai trovato i cadaveri
-ma proprio adesso?
Si sentì uno strano rumore in sottofondo poi sentì parlare, ma questa volta non era Styles, ma Theo
-si, mia cara, vieni alla casa di Scott
Disse in tono arrogante
-e se io non volessi venire?
Rispose la ragazza sullo stesso tono del suo interlocutore
-veniamo noi da te
sentenziò il biondino
-io non vi apro
Rispose la castana con arroganza, la stessa che aveva usato il biondo
-e allora noi sfondiamo la porta
A quelle parole Sara sospirò, dato che non voleva trovarsi casa distrutta per colpa di qualche licantropo fuiricontrollo, perciò rispose
-e va bene mandatemi l'indirizzo che vi raggiungo
-grazie mille Sara
Questa volta era Scott a parlare
-comunque non ho intenzione di cambiarmi e sistemarmi per venire da voi
E con questo chiuse la chiamata. Tra uno sbuffo e l'altro si mise il casco e partí verso la casa di Scott. Quando arrivò tutti l'accolsero calorosamente. Lidya la guardò e disse
- avevi ragione non avevi bisogno di sistemarti per venire qui, sei bella anche vestita così! Noi dobbiamo fare shopping insieme un giorno!
-grazie ma- Sara si guardò allo specchio che c'era all'ingresso della casa McCall: indossava dei pantaloni da tuta rosa antico e una maglia bianca infilata al loro interno, mentre i capelli erano legati in una coda alta un po' spettinata - a me non sembra di essere vestita così bene, è un caso che sia così presentabile
Lidya sorrise e con lei anche bruna e la rossa la guidò fino in cucina dove si era radunato il branco. C'era Scott, Styles, Malia, Liam, Theo, Parrish, Derek e Peter.
Sara si avvicinò a Peter e chiese
-è imparato con Malia oltre che con Derek?
-si, come fai a saperlo?
Sara si toccò semplicemente il naso e Peter capi subito
-zio di Derek, come sai, e padre di Malia
-che cosa hai sentito prima di vedere i cadaveri?
Chiese Styles
-credo che sappiate quello che è cambiato nei cadaveri - disse Sara alludendo a quello che probabilmente aveva detto Jordan Parrish, il quale fece un cenno di assenso- hanno un odore diverso dagli altri corpi senza vita
-come fai a sapere che hanno un odore diverso? Io non ho sentito nessuna differenza
Aggiunse Jordan, Sara gli rispose
-non so... Gli altri cadaveri che ho incontrato nella mia vita emanavano un odore diverso, ma se quelli che si trovano ogni quinto giorno del mese hanno questo odore vuol dire che gli assassini sono sempre gli stessi
-questa è un ottima osservazione, la domanda da cento milioni di dollari è chi è il killer?
-io direi che cosa...
Tutti guardarono la lupa delle stelle con sguardo interrogativo
-non pensi che siano...
Chiese Liam
-si penso proprio che siano le furie
-ma non ha senso
Aggiunse Lidya
-sono d'accordo con lei
Disse Styles
-uccidono solo gli assassini
Disse Scott
-per questo
disse Sara sostenendo la sua tesi
-come può essere che un bambino di 12 anni sia un assassino?
Chiese Derek
-ogni supposizione è lecita
Aggiunse semplicemente Peter, Sara gli sorrise.
-perchè pensi che siano le furie?
Chiese infine Theo, per un secondo Sara trattenne il respiro, poi decise di sputare il rospo
-la notte che abbiamo stretto la nostra alleanza, sono stata attaccata nuovamente da delle furie, ma quella volta sono riuscita a difendermi e a sconfiggerle; prima dell' arrivo di Scott e Liam
-perchè non c'è l'hai detto?
Chiese l'alpha
-non avevo intenzione di allarmarvi, mi costa molto a dirlo, ma mi dispiace. Siete liberi di cacciami se volete
-non lo faremo mai siamo amici prima di tutto
Disse Lidya dolcemente e Sara le sorrise debolmente.
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Occhi Viola
FanfictionOgnuno di noi ha vissuto qualcosa che lo ha cambiato per sempre per me è stato quando sono stata morsa