Sara era seduta davanti al porticato di casa sua con un libro tra le mani, ma i suoi pensieri erano altrove, quando aveva visto Simon morire aveva percepito che l'angelo fosse sparito come se la morte del demone avesse compensato al sua esistenza, come se uno completasse l'altro. Sara sorrise a quel pensiero comprendendo finalmente le parole che suo padre le aveva detto molti anni prima: nella vita di ognuno c'è sia luce che ombra, ma sta a noi stessi esseri umani, viventi, scegliere da che parte stare. Sorrise debolmente e osservò le nuvole in cielo. Finalmente era finita, non ci sarebbero stati più morti inutili e non potè altro che sorridete con amarezza, perché nonostante molti innocenti si sarebbero salvati,ei aveva comunque perso una persona molto cara a lei. Si strinse nelle spalle, come per abbracciarsi o sostenersi da sola, aveva rimesso insieme i pezzi della sua vita da sola che ormai non le faceva più troppo male sentire il dolore della morte e della perdita, "a te che sei immortale" aveva detto suo padre alzando il calice di vino, sapeva che le stava augurando un esistenza felice, ma lei ormai aveva compreso che nonostante tu ti possa ritenere fortunato perché la morte non ti aprirà mai le sue porte, comunque continuerai a perdere persone care, ma non puoi vivere la tua vita in solitudine, non è la soluzione migliore. Perché anche se delle volte fa male, avere delle persone al proprio fianco aiuta sempre. Il rumore di una macchina la scosse, ma fece finta di nulla e tornò a osservare il cielo, particolarmente azzurro in quella giornata.
-Sara! Sbrigati che faccimo tardi a scuola!
La ragazza interpellata alzò il capo e vide Scott e Styles spuntare dalla Jeep azzurra del secondo, lo stesso che l'aveva appena chiamata. Sorrise debolmente sentendo il calore dell'amicizia e prendendo lo zaino corse nella loro direzione
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Occhi Viola
FanfictionOgnuno di noi ha vissuto qualcosa che lo ha cambiato per sempre per me è stato quando sono stata morsa