Capitolo 8

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Quella mattina Sara si svegliò di soprassalto, aveva fatto un orribile incubo dove sangue e distruzione regnavano sovrani. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno per bagnarsi e lavarsi il volto con l'acqua gelata. Quando tornò in camera, vide che era ormai ora di alzarsi perciò decise di prepararsi per andare a scuola. Si vestì con un jeans bianco strappato, una magia rosso corallo e i sui anfibi neri ai piedi. Fece colazione lentamente assaporando i gusti di ogni pietanza, poi prese le chiavi della moto e partii da casa.
Il viaggio fu veloce e quando arrivò già flotte di studenti stavano entrando nell'edificio rosso mattone. Parcheggió la moto vicino a una jeep azzurra dalla quale scesero due ragazzi: uno di loro era Liam, mentre l'altro aveva i capelli bruni e un sorriso dolce; entrambi la guardarono, lei gli voltò le spalle facendo finta di nulla. Si trovava a pochi metri dall'entrata della scuola quando fu afferrata da un polso e trascinata in un angolino del cortile isolato dai studenti che stavano entrando. Sara si girò e vide Scott e lo osservò con uno sguardo interrogativo
-ieri sera non ti ho chiesto se avresti mantenuto il segreto
Disse quest ultimo. Sara gli sorrise dolcemente, come fa una madre a un figlio e disse che mai e poi mai avrebbe detto il loro segreto. Si girò ed entrò nell'edificio proprio quando Scott fu raggiunto da Liam e dal ragazzo bruno.

Le ore scolastiche passarono molto lentamente, ma arrivò l'ora di pranzo. Sara andò a mensa per prendersi il cibo dove, dopo poco, si sedette ad un tavolo isolato per mangiare tranquillamente, ma questo non accadde: infatti, dopo soli due minuti arrivò una schiera di ragazzi che si sedettero contemporaneamente al suo tavolo. Sara alzò lo sguardo e davanti a lei c'era, proprio Scott. E poi sentì l'odore nell'aria, questa volta Scott avava il branco con sé, fu il primo pensiero della ragazza.
-ciao Sara, loro sono Styles, Liam, che già conosci poi ci sono Theo, Malia, Lidya e Kira
Disse Scott
Styles era il ragazzo bruno che aveva visto quella mattina insieme a Liam ed era anche l' unico umano del gruppo, Malia era la ragazza dai capelli biondi, che a differenza degli altri era un coyote mannaro,  Sara lo riconobbe semplicemente dalla presenza dall'aroma del deserto presente nell'odore della ragazza. Lidya era la bionda fragola con i poteri di una banshee. Infine Kira la ragazza con i lineamenti asiatici, con i poteri della kitsune, proprio come la sua vera madre, pensò subito Sara.
- piacere di conoscervi
Rispose Sara con un falso sorriso e tono falsamente dolce
-ieri sera mi hai detto ciò che sei, ma perché non sento il tuo odore?
Chiese sempre l'alpha del branco seduto al suo stesso tavolo. Sara lo guardò in cagnesco: non aveva voglia di stare con loro, ma se voleva andarsene avrebbe mangiato il più velocemente possibile mentre gli avrebbe concesso dei piccoli pezzi di verità: così funzionavano gli interrogatori: creare un legame che per l'altro sembri forte, ma che in realtà è più fragile del cristallo. Sara sorrise dolcemente e disse
-ho mascherato il mio odore
Tutti la guardarono stupi
-perchè?
Chiese Styles
-i miei genitori adottivi hanno sempre viaggiato molto per lavoro e per non farmi sentire da altri esseri sovrannaturali ho imparato a mascherare il mio odore
Bugia... Fu la prima parola che gli saltò in mente dopo aver detto queste parole, infatti, glielo aveva insegnato suo padre durante le giornate di addestramento per controllare la sua parte sovrannaturale anche dapprima dal morso del licantropo.
-waw che forza
Disse Liam, Sara gli sorrise
-quindi sei un omega?
Chiese Kira
-no
-un beta di un altro branco?
Chiese sempre l'asiatica a Sara
-no
-non dirmi che sei un alfa!
Disse Scott sorpreso
-in realtà sono proprio come te Scott McCall
Disse Sara sorridendo tristemente
-s... Sei un vero alpha?!?
La ragazza interrogata annuì
-ma come!? Hai gli occhi rossi!
Fu Theo a parlare questa volta, ma la ragazza scosse la testa a destra e a sinistra
-faccio parte di un gruppo di lupi mannari ormai estinto: i sigmha o detti volgalme i lupi delle stelle
Tutti la guardarono con gli occhi sbarrati e sorpresi, allora lei continuo a parlare
- gli occhi dei beta sono rosa, mentre quelli degli alpha sono viola. Il lupo che mi ha morso era l'ultimo e unico alpha esistente.
Tutti la guardarono stupiti, in quel momento lei si alzò e disse in tono allegro
- é stato un piacere stare con voi, ma ora devo andare in biblioteca e poi a lezione. Ciao a tutti e buona giornata
Gli altri la salutarono e la guardarono andarsene mentre iniziarono a parlare dei fatti appena scoperti.

Dopo essere stata in biblioteca Sara si in camminò verso l'ultima lezione della giornata: educazione fisica. Quando arrivò in spogliatoio vide che tutte le ragazze si stavano preparando e che erano praticamente pronte, scoprì di essere in ritatdo, perciò, si preparò alla velocità super sonica e le raggiunse in palestra. Scopri che l'insegnante di economia era lo stesso che insegnava educazione fisica.
-Bene ragazzi facciamo degli allungamento, flessioni, corsa....
Disse allegramente il coach, dopo questi esercizi di riscaldamento disse in tono allegro
-per chi vuole si può giocare a lacrosse, mentre gli altri fanno il tifo. Quindi chi vuole giocare alzi la mano, su ragazzi animo!!!
La mano di Sara scattò in aria autonomamente, tutte le ragazze la guardarono stuperfatte. Sara si accorse che era l'unica ragazza con la mano alzata. Il coach la guardò e disse
-sei sicura?
-certamente professore, non è la prima volta che gioco con e contro dei ragazzi così grossi
Disse Sara alludendo alla stazza dei ragazzi presenti e che avevano alzato la mano, probabilmente erano giocatori della squadra ufficiale o dei aspiranti, che volevano fare bella figura. Il professore sorrise e gli passarono la racchetta.
Sara fece sfaville in campo, infatti, la squadra per cui giocava vinse contro la squadra avversaria, nonostante ci fosse Liam, che la fissava in un modo strano come se la volesse incolpare di far scoprire il mondo sovrannaturale. Lei, però, non ci fece molto caso dato che non gli interessava nulla di lui e dei suoi amici. Il coach a fine lezione le chiese, anzi la obbligò a unirsi alla squadra di lacrosse dell'istituto. Sara accettò con gioia e orgaglio tale proposta.
La campanella di fine lezione suonò e Sara ne fu felicissima dato che era anche l'ultima ora.
Quando uscì dallo spogliatoio, fu l'ultima visto che aveva parlato con il coach. Fu in quel momento che si trovò davanti i ragazzi del branco di Scott, compreso quest'ultimo.

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