Capitolo 37

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La mattina seguente Sara era nella radura del bosco, indossava una maglia larga blu elettrico, dei leggins neri e delle scarpe da ginnastica e al polso aveva la katana sottoforma di bracciale. Sul fianco alla sua destra  vi era una sacca da palestra ricolma delle armi, che lei stessa aveva forgiato due giorni prima. Si era presa un giorno di pausa per recuperare le ore di sonno che aveva perso, ed ora era in splendida forma, aspettava che arrivasse il branco di Scott, per insegnare a combattere mediante la spada e i pugnali.
Una jep azzurra si stava avvicinando alla ragazza, che sorrise con le labbra a quella vista, dal veicolo scesero Scott, Styles e Liam
-buongiorno ragazzi!
Disse la giovane dai capelli castani alzando la mano sinistra in segno di saluto
-ciao
Risposero in coro i tre, subito Styles le si avvicinò
-posso vedere?
Chiese alludendo alla sacca al fianco della ragazza, questa annuì in segno di consenso e fu raggiunto da Liam e, insieme, guardarono il contenuto sbalorditi 
-com'è andata?
Chiese Scott a Sara
-bene
-pensi che riuscirai a insegnarci a usare le spade e i pugnali?
-pensavo di insegnarvi le basi, poi siete avvantaggiati
Disse con un sorriso, mentre Scott la guardava incorriusito, e le chiese
-perchè dici così?
-siamo dei licantropi, abbiamo i riflessi più sviluppati rispetto a qualsiasi essere umano
-tu quand'è che hai imparato?
-quando ero bambina, ho imparato a usare tutte le armi che esistevano, e la spada fa parte della tradizione di noi cacciatori
Dopo aver pronunciato queste parole arrivarono Derek, Lidya, Malia e Theo
-ci siamo tutti?
Chiese Sara a Scott che aveva al suo fianco
-si, Isaac mi ha detto che era solo di passaggio in questa città, è partito questa notte
-perchè?
Chiese stupita la lupa delle stelle, non le sembrava che il ragazzo dai occhi azzurri avesse intenzione di andarsene così preso
-questa città è piena di brutti ricordi per lui
Disse il lupo dagli occhi rossi, la castana comprese subito che stesse alludendo ad Allison e ,senza dire il suo nome, Sara gli poggiò una mano sulla spalla e gli sorrise dolcemente come per incorraggiarlo poi rivolgendosi a tutti affermò
-bene, allora cominciamo!

L'allenamento durò tutto il giorno e quando fu sera erano tutti stanchissimi, fatta ad eccezione di Sara, che continuava a usare la spada come se l'avesse appena preso in mano, sembrava una ballerina dato che nonostante le armi sembrava ballare con esse,  grazie ai movimenti fluidi e leggiardi.
-Sara noi siamo stanchi
Disse Liam, solo in quel momento si accorse dell'ora, erano le otto di sera, e appate lei tutti erano stremati
-allora si va a riposare
Disse tranquillamente lei e sistemando le armi all'interno della sacca da palestra, chiuse la cerniera.
Si sedette a terra e poggiò la schiena contro un albero, all'improvviso si sentì stanca ed affamata, raggiunse la moto e prese il contenitore con gli avanzi del pranzo. Aveva osservato i mezzi e i il branco andarsene mentre la luna varcava l'orizzonte, per una vita si sentiva tranquilla. Si risedette a terra osservando le stelle mentre riapriva il contenitore contenente i rimasugli del pranzo e iniziò a mangiare
-non credi che questa sia più buona?
Alzò di scatto la testa e incontrò gli occhi color cioccolato di Scott, il quel tra le mani stringeva una scatola da cui usciva il profumo invidiante della pizza
-credo che tu abbia ragione, Scott
Disse la ragazza con l'acquolina in bocca per poi continuare
-condividi vero?
Il ragazzo dai occhi color cioccolato sorrise dolcemente per poi rispondere
-con te, sempre
E le allungò la pizza, la ragazza dai capelli castani ne prese una fetta e un'altra fu presa dall' alpha.
-allora qual buon vento ti riporta qui?
Chiese Sara dopo l'ennesima fetta di pizza
-ho visto che sei rimasta e ho pensato che avessi bisogno di un po' di compagnia
Disse Scott guardando avanti a sé; erano entrambi seduti a sull'erba uno affianco all'altro, con la schiena poggiata alla ruvida corteccia di albero.
-grazie
Mormorò la castana, poi cadde il silenzio, ormai la pizza era finita; fu il ragazzo dai capelli scuri a interromperlo
-lo salveremo
Sembrava che Scott glielo promettessre
-non so se sia possibile...
Rispose Sara portandosi le gambe al petto e avvolgendile con le braccia; nonostante sembrasse così debole,  aveva in sé la forza di un uragano, pensò il ragazzo dai occhi cioccolato
-perchè dici così?
Chiese ingenuamente l'alpha, Sara sorrise amaramente
-si può salvare qualcuno che non vuole essere salvato?
Chiese in modo retorico la lupa delle stelle. Scott si avvicinò a lei, le prese le spalle, facendola voltare verso di sé, la guardò dritta negli occhi nocciola e vide che erano leggermente lucidi. Scott non voleva rivederla piangere, e la ragazza non voleva mostrarsi debole
-tu tieni al tuo amico?
Sara annuì poi il moro continuò
-allora non devi arrenderti! Lo hai detta tu stessa che sei disposta a tutto per salvarlo, allora mantieni fede alle tue parole
Successivamente il ragazzo la abbracciò e lei ricambiò quella stretta, così cada che gli ridiede il coraggio di lottare, certe volte, nella propria esistenza capita di perdere la forza di lottare contro le avversità, ma se ci si ricorda perché si è resistito così allungo si può continuare fino alla fine.

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