Capitolo 22

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Il giorno della partita era finalmente giunto, il sole di quel sabato mattina era più caldo del solito nella cittadina. Sara non si svegliò fino al suono della sveglia, che a differenza dei giorni scolastici, suonava alle otto della mattina. Si preparò la colazione e studiò tutta la mattinata. Nel pomeriggio, invece, per scaricare la tensione dell'imminente partita decise di andare a correre, ma prima Sara fece qualche esercizio di riscaldamento muscolare e di allenamento per il combattimento con le armi, in particolare con la katana, dato che non la usava da un bel po' di tempo. Alle quindici e mezzo uscì di casa per andare a correre, correva attraverso il bosco quando incontrò Derek, Liam, Scott e Styles; Sara gli salutò con un cenno della mano, ma non si vongiunse a loro, anzi continuó a correre.
Mentre correva nel bosco sentì il rumore di qualcun'altro che correva: inoltre l'andatura e i respiri che emetteva erano tipici di un essere  umano, dato che era leggermente affaticato. Continuò a correre fino a quando non si trovò davanti degli occhi blu oltremare, il ragazzo le si avvicinò, ora correvano allo stesso passo uno affianco all'altro.
-ciao Sara
-ciao Percy
-agitata per la partita?
-credo di sì
-perchè?
- é la mia prima partita con questa squadra e vorrei fare bella figura
-tu che giochi male! Credo sia una cosa assolutamente impossibile
Disse dolcemente e con tono leggermente ironico
-non prendermi in giro!
-io non ti prendo in giro!! Sei bravissima a giocare! Da quando sei entrata in squadra penso che abbiamo delle buone possibilità di vincere il campionato interscolastico
-ora non esagerare Percy
-non sto esagerando, è la pura verità
La ragazza gli sorrise serenamente al corvino al suo fianco
-comunque Archie mi ha raccontato che lo hai steso l'altro giorno
-si...
-non sapevo che avessi fatto lotta libera
Sara sorrise amaramente, il suo vero padre le aveva insegnato a combattere sia con le armi che nel corpo a corpo al fine di diffendersibcontro qualsiasi nemico, solo in quel momento si accorse che le mancava molto.
Scosse la testa per cacciare quel pensiero. Percy vedendola così chiese in tono dolce
-hey Sara tutto bene?
-si, non era nulla
-ho chiesto qualcosa che non andava?
-no, no è solo che chi mi ha insegnato a combattere ormai è morto..
-oh mi spiace non lo sapevo...
-non ti preoccupare poi è ovvio che non lo sapevi
Disse lei facendo un sorriso sforzato, poi decise di cambiare discorso dicendo
-tu hai mai praticato lotta libera?
-si, e modestamente ero anche molto bravo
-sul serio?
-sul serio
-allora ho un idea!
Il ragazzo la guardò con occhi confusi e lei con grande entusiasmo chiese
-ti va se combattiamo? È da molto che non mi alleno con qualcuno
Negli occhi di Percy c'era confusione poi vi fu un guizzo di gioia perciò disse
-va bene, dove e quando?
-se per te va bene qui e adesso, qui vicino c'è una radura
-va benissimo
I due ragazzi continuarono a correre verso la radura. Si posizionarono uno davanti all'altro e Pecy diede il via, Sara aveva deciso di andarci piano e di trattenersi, ma Percy si dimostrò molto più forte di quello che la ragazza pensasse e allora decise di prendere il combattimento un po' più seriamente: Percy la mandò a terra per primo
-forse Archie ha un po' esagerato dicendomi che sei così forte
Sara ghigno
-lascia che mi riscaldi
Partì il secondo raund che fu vinto dalla castana e vedendo l'espressione di Percy gli disse
-che c'è non telo aspettavi?
-dopo il primo round no... Ma devo ammettere che Archie aveva ragione
-ti sei rimangiareto le tue stesse parole
-succede sai delle volte si sottovaluta l'avversario. Sai, delle volte il nemico è proprio davanti ai tuoi occhi e tu non te ne accorgi neanche
-che intendi dire?
Chiese Sara stupita da quelle parole
-quello che ho detto: delle volte si è così accecati dalla fiducia negli altri che non ci si accorge che il nemico è proprio davanti ai propri occhi
E dicendo questo sopravvolse Sara e la fece stendere a terra. Sara sorrise leggermente con l'angolo destro della bocca e capovolge la situazione.
-allora Percy come si sta lì sotto?
-bhe lo dovresti sapere anche tu visto che c'eri fino a due secondi fa. Però hai una buona tecnica
-grazie, pure la tua non è male
-hai scaricato la tensione per la partita?
-si, grazie mille
-ma ti pare, gli amici servono anche per questo
Sara sorrise a tale affermazione poi disse
-sarà meglio che mi diriga verso casa per fare una doccia altrimenti puzzo ancora prima di iniziare a giocare
-hai ragione vado pure io, devo andare verso est tu?
-sud, allora ci si vede dopo
-a dopo Sara
Si diedero le spalle e iniziarono a correre nelle due rispettive direzioni.
Sara arrivò a casa e si fece una doccia al corpo, appena uscì dalla doccia le squilló il telefono e sulla schermata apparve il nome di Styles, Sara rispose
-Ciao Sara
-Hey Styles
-prima di una partita, per tradizione, passo a prendere Scott e Liam, dato che sono di strada passo a prendere pure te
-ma non devi disturbarti per me
-ma ti pare, per così poco
-ma non devi
-ma si dai, per una volta
-non posso rifiutare vero?
-esattamente
-e se non ho scelta, accetto
-benissimo, passo da te tra un ora e mezza
-ok a dopo
-a dopo
Sara chiuse la chiamata e dopo aver preparato la borsa e aver mangiato un panino chiuse casa per aspettare l'arrivo di Styles sul porticato d'ingresso. Rosa le inviò un messaggio dicendole che sia lei che Alex ci sarebbero stati alla partita e se avesse bisogno di un passaggio, la ragazza sorrise dicendole che passava un suo amico e compagno di squadra.
Styles arrivò dopo cinque minuti
-hey Sara
Dissero i tre ragazzi alla giovane lupa
-ciao ragazzi come state?
-bene
-bene
-bene
Sara sorrise e salì in macchia: era sui sedili posteriori affianco a Liam.
-pensi di farcela questa sera con luna piena?
Chiese Sara al biondo al suo fianco
-si, ho trovato la mia ancora
-bene
-sei agitata per la partita?
-si, è la mia prima partita con voi e vorrei fare bella figura
-non ti preoccupare é certo che la farai
Disse Scott
-dopotutto hai riflessi e forza sovrannaturali
Disse Styles
-hanno ragione, dovresti essere un po' più propositiva
Disse Liam, dando ragione agli amici seduti sui sedili anteriori, Sara sorrise
-avete ragione
Così dicendo arrivarono al campo della scuola e di diressero  nei rispettivi spogliatoi per prepararsi.

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