Occhi Viola

Capitolo 40

-cosa? Perché non c'è lo hai detto?
Chiese la voce di Lidya mentre si sedeva sul divano, ma poi vedendo il pessimo stato di questi decise di sedersi su una gamba di Styles, mormorado un "mi dispiace, ma non c'è la faccio" Sara sorrise leggermente con il lato destro delle labbra, tanto che solo i lupi presenti se ne accorsero, Sara la guardò intensamente e poi fece scivolare lo sguardo su tutti i presenti, per poi concentrarsi a guardare fuori dalla finestra; vedeva i vetri rotti che rifletteva o la luce tenue della luna e delle stelle.
-non pensavo fosse necessario che lo sapeste
Disse in tono pacato la castana
-avresti dovuto dircelo
Disse Scott in tono particolarmente dolce, la lupa delle stelle lo guardò,  leggendo la delusione nei suoi occhi
-siete coinvolti fin troppo per causa mia, state rischiando la vita per me, io non valgo il sacrificio di nessuno: troppe persone sono già morte per salvarmi, io voglio solo che voi viviate la vostra vita senza i problemi che vi posso causare
Disse Sara continuando a guardare i riflessi della luce, si era messa a nudo rivelando il proprio desiderio, perché, anche se non lo avrebbe mai ammesso, teneva veramente molto a quel gruppo di persone, che ormai avrebbe dovuto chiamare amici, si, senza nemmeno accorgersene erano entrati nella sua vita standole accanto, senza mai pretendere nulla da lei. Derek la scrutava con i suoi occhi verde smeraldo chiedendosi a cosa pensasse, così come Scott, Liam e Theo
-Sara, ormai siamo diventati amici, ti puoi fidare di noi perché non ti tradiremo mai, e noi vogliamo solo aiutarti. Combattere le battaglie al tuo fianco
Disse Liam in modo dolce guardandola con i suoi occhi azzurro cielo
-perché sei entrata nelle nostre vite come un uragano e ci hai trascinato in questo casino, e solo insieme potremmo risolverlo
Continuò Scott avvicinandosi a lei e poggiandole una mano sulla spalla, a quel gesto lei spostò lo sguardo e vide tutti i presenti attorno a lei, erano tutti lì per lei, per disbugliare la matassa che si portava appresso da ormai troppo tempo. Si alzò mettendosi in mezzo al cerchio che si era creato per parlare, e sorridendo chiese
-ragazzi, so di non essermi comportata nel modo migliore, ma devo chiedervi solo una cosa, prima che il combattimento contro le furie cominci, volete veramente rischiare la vostra vita? Volete veramente rischiare così tanto?
Tutti la guardarono sorpresi di tale gesto, e si guardarono a vicenda, per poi rispondere un sì di gruppo. Solo in quel momento Sara si era accorta che stava trattenendo il respiro, dopo la domanda che aveva posto, si morse il labbro e sorrise in direzione di tutti i ragazzi presenti
-grazie, grazie a tutti voi di esserci e di aiutarmi
Tutti la guardarono e Lidya si alzò ad abbracciarla, stringendola a sé, il contatto umano le riscaldò il cuore dandole la forza di continuare a sperare e a vivere; solo ora si accorse che vivere da fantasma le aveva solo causato sofferenza, perché anche se una persona preferisce la solitudine al  gruppo di amici, in realtà non desidera rimanere da sola per molto tempo. Per un istante, Sara, sentì gli occhi lucidi, ma richiudendoli riprese il controllo sulle sue emozioni. Quando la ragazza dai capelli biondo fragola di staccò da lei e andò a sedersi sulle gambe del suo ragazzo, la castana decise di ritornare nel punto in cui si era alzata
-vorrei sapere solo una cosa
La voce di Styles interruppe il silenzio, non ricco di tensione, ma finalmente di ritrovata tranquillità, che si era creato nella stanza
-come fai ad avere i poteri della kitsune?
Sara si voltò a guardarlo, il volto del ragazzo era teso dalla stanchezza, molto probabilmente lo avevano svegliato solo per venire lì, in quel edificio e per risolvere quel problema
-mia madre era una kitsune
Rispose semplicemente la castana
-quinti tu saresti dovuta diventare una Cacciatrice coi poteri di una volpe?
Disse Styles traendo le somme del breve scambio di battute
-esatto, mio padre e mia madre quando scoprirono che sarei venuta al mondo hanno discusso su quale fosse il mio futuro: su cosa mi avrebbero addestrato. Infine decisero che mi avrebbero insegnato le tecniche sia di una kitsune e di una cacciatrice, perciò entrambe le due arti
-ti ha mai dato fastidio?
Chiese Derek, la luna si infrangeva in modo delicato tra i capelli del ragazzo e dato il colore, la luce veniva riflessa come se si trattasse di uno specchio, sembrava che attorno alla sua testa si formasse un aureola
-no
Rispose semplicemente Sara
-quindi ricapitolando sei una kitsune dell'acqua, una cacciatrice e un licantropo sigmha
Disse Liam
-un vero alpha sigmha, che ha deciso di non avere un branco
Concluse Theo
-esatto
Confermò la castana
-sei proprio un casino
Disse Scott in tono sconsolato causando un sorriso sulle labbra rosee della castana
-ora veniamo alla parte seria, ho un piano che ci permetterà di sconfiggere le furie
Disse Sara
-cosa ne sarà di Simon?
Chiese Scott, l'alpha sapeva la risposta, ma una parte di lui non voleva credere che la ragazza che aveva davanti fosse una cacciatrice, la  lupa delle stelle si voltò a guardarlo e disse portandisi le mai alla testa e poggiando i gomiti sulle ginocchia: le dita le scivolarono per un secondo nella chioma castana. Poi alzò il capo e rispose semplicemente
-non lo so, ma voglio salvarlo, almeno tenterò di farlo
Disse in tono disperato ma al contempo di speranza. Scott, come gli altri, a quelle parole sorrisero: anche se l'avevano addestrata ad uccidere, lei non lo faceva con leggerezza.