Capitolo 49

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-perché lo hai fatto?
Chiese la ragazza scrutando il ragazzo davanti a lei
-perché ti importa?
Chiese lui infastidito dalla domanda della castana, forse aspettandosi un trattamento diverso da lei, un po' di riconoscenza perché le aveva salvato la vita, ma lei, invece, era pronta ad accusarlo, puntandogli il dito contro
-sei sempre contro di me, Sara, una volta in più, per te non cambia
La ragazza lo guardò stupita non sapendo che cosa dire, per la prima volta nella sua vita. Ma poi espirò e rispose con immensa tranquillità
-non sono mai stata contro di te
-si invece
La interuppe lui, ma lei continuò, come se lui non si fosse intromesso tra le sua parole
-non sono mai stata contro di te, Simon, ti ho sempre aiutato e lo sai meglio di chiunque altro: io per te avrei fatto tutto, avrei persino ucciso per aiutarti o salvarti...
Poi si zittì coi occhi lucidi per un istante, abbassando il capo e i capelli castani le scivolarono davanti celandone il volto, passarono alcuni secondi di silenzio che vennero interrotti dal ragazzo
-stai parlando al passato
La voce era debole, sembrava piena di tristezza, ma al contempo tempo piena di rancore
-da quando sei stato adottato ho iniziato le mie ricerche per ritrovarti, per riunirci, ma non sono mai stata in grado di farlo, sembravi sparito dalla faccia della Terra... per poi ricomparire come demone all'ultimo stadio, un demone pressochè perfetto... e io non capisco il perché tu ti sia ridotto in quello stato... cosa ti ha spinto a farlo, perché devi tesformarti in un essere pieno di odio pronto a distruggere tutto e tutti
Si lasciò sfuggire lei dalle labbra la verità che la tormentava da troppo tempo; il ragazzo la osservava, senza dire nulla, scrutandola con risentimento e dolore, ma quelle iridi nere, come la pece, risultavano quasi illeggibili alla ragazza, che un tempo vi trovava tutte le risposte. Il ragazzo espirò e poi sorrise
-un tempo ero molto diverso da quello che sono ora: ero debole, non avevo spirito di iniziativa, non ero pronto a combattere o a difendermi... in sostanza ero un inettto, dannatamente incapace. Poi mi hanno adottato, mi hanno riempito d'amore e mi hanno fatto sentire pieno di gioia ed entusiasmo e, dopo molto tempo, finalmente amato. Ma non tutte le storie hanno un lieto fine: un giorno, durante l'inverno, venimmo attaccati da dei demoni, tutta la mia famiglia morì e io venni preso in custodia da loro, perché avevano visto qualcosa in me, a parole loro. Crebbi con loro, col loro sangue e, quando fui pronto mi purificarono, diventando uno di loro a tutti gli effetti, ed era quello che desideravo, nonostante mi avessero sottratto dalla mia nuova famiglia... ne avevo creata una nuova e molto potente, sicura che non sarebbe mai morta ... però, come sai i demoni non sono immortali, come te, ma possono essere uccisi. In giorno, mentre stavo tornando dalla mia famiglia, dopo una giornata lontano, la trovai sterminata e sangue sparso ovunque,  nonostante tutto non avevo mai visto così tanto sangue in tutta la mia vita, nonostante i massacri che compiamo per diventare più potenti. C'erano i cristalli della morte sparsi ovunwue al posto dei corpi dei miei cari, il deserto era coperto di polvere di demone morto. E una figura spiccava in mezzo a tutti quei cadaveri, in mezzo alla mia famiglia morta, ed eri tu, ricoperta di sangue, con due pugnali corti stretti nelle mani insanguinate,  e laddove mi aspettassi di vedere due  occhi nocciola vidi solamente delle iridi viola e capelli color neve. E davanti a quella vista scappai, come un codardo, perché sapevo che non avrei mai potuto ucciderti perché eri più forte di me... perché non volevo cambiare il ricordo che avevo di te, Sara....
La ragazza rimase in silenzio davanti a quelle parole, coi occhi lucidi, e poi rispose
-non sapevo che fossi lì... non sapevo che tu li conoscessi..
-come hai potuto uccidere la mia famiglia?
Il ragazzo si avvicinò a lei puntando gli occhi in quelli castani della ragazza, la quale si morse il labbro
-erano degli assassini
Gli rispose lei con convinzione e con tranquillità, mostrando che avesse perso la debolezza mostrato fino a poco prima
-assassini
Ripetè lui con saccenza, per poi continuare con rabbia
-tutti sono degli assassini, pure tu!
-lo so... ma loro uccidevano persone innocenti
-innocenti?
-la tua famiglia amorevole, lo hai detto tu stesso, l'hanno sterminata, ma dimmi, non provavi neanche più del rancore verso di loro? Non volevi vendialcarti? Gli hai perdonati nonostante il male che ti hanno fatto, in nome del potere che ti hanno ceduto
-erano diventati loro la mia famiglia, e tu l'hai uccisa senza battere ciglio e lo stai facendo ancora
-erano degli assassini, Simon, spargevano sangue di innocenti sulla loro strada e...
Il tono tranquillo si bloccò per un secondo, non poteva dire che lo aveva fatto pure lui, il ragazzo la guardò con rabbia, come se non la conoscesse
-e lo sto facendo pure io
Concluse lui per lei e la ragazza serrò le labbra osservando il corvino
-si
Rispose tranquillamente  lei, ma lui la canzonò chiedendo con apatia
-e lo fai anche tu... e cosa ti rende tanto diversa da chi uccidi?
La ragazza inizialmente rimase in silenzio e poi rispose con tranquillità immensa ed imperturbabile
-io sono un'assassina e lo sono da quando ho memoria e ciò che mi rende diverso da chi io uccida è il fatto che io lo faccia per una ragione
-e quale ragione sarebbe nobile?
La derise il ragazzo la castana lo osservò e con tranquillità rispose
-io uccido gli assassini, colore che hanno privato della vita persone innocenti
-che belle parole per lavarsene le mani!
Commentò il corvino per poi affermare
-sei brava a creare scuse per salvarti, ma la tua coscienza cosa ne dice?
-non posso cambiare ciò che sono, come sono cresciuta, mio padre era un cacciatore e io lo sono diventata per tradizione e non posso cambiarlo, e se devo essere sincera non lo cambierei per nulla al mondo. Sono orgogliosa del mio passato e nonostante tutto sono dolorosamente orgogliosa di ciò che faccio. E se vuoi urlami pure contro, disprezzami, odiami, a me non cambia nulla. So che chi io abbia ucciso era qualcosa che aveva le mani sporche di sangue per le più ignobili ragioni e se questo a te non va bene, bhe a ma non interessa minimamente. Chiunque cosa fossero per te o per qualsiasi altra persona non cambia Il fatto che erano assassini e che hanno sparso del sangue innocente e io sono orgogliosa di averli fermati
Sara lo scrutò, in silenzio, lasciano che le si avvicinasse sovrastandola lei, con tranquillità cambiò discorso dicendo
-sei cresciuto
-lo so, ma tu sei rimasta uguale
La castana rimase in silenzio per un po' di tempo poi si ritrovò a rispondere
-sono bloccata nel tempo
-lo so
Rispose lui con tranquillità osservandola
-sei diventato più potente, rispetto alla notte in cui ci siamo sfidati
Commentò lei
-si...
Il ragazzo si avvicinò maggiormente, tanto che mancava meno di un centimetro che i loro corpi si toccassero, ma poi lei continuò a parlare
- e sei cambiato, sia fisicamente che mentalmente, sei diventato più robusto e più alto... il sangue di demone modifica il corpo, lo spirito e le capacità cognitive...
-si...
Disse lui avanzando, ma la castana continuò a parlare
-il sangue di demone che hai ingerito tempo fa si è mescolato al tuo DNA, rendendoti ciò che sei. Cambiando il tuo panorama genetico tanto che mi risultavi irriconoscibile ad occhio
-davvero?
Chiese lui lentamente
-si
-e cosa mi ha tradito?
Chiese con curiosità soffiando le parole a pochi millimetri dal volto della ragazza
-ti ha tradito la camminata
-solo questo?
La ragazza rimase in silenzio poi disse, con tranquillità
-no
-no?
Davanti al silenzio della ragazza chiese con sincera curiosità
-allora cosa, Lupetta?
Sapeva che quel nomignolo l'avrebbe scossa, perché l'avrebbe riportata indierto al tempo in cui erano amici e il corvino sapeva che lei era ancora legata a chi lui fosse in passato, ma lui, invece,  non provava più nulla verso il suo trascorso se non pena e vergogna
-e lo sguardo che facevi ogni volta che mi vedevi e che hai fatto quando mi sono svegliata in quel letto
Disse indicando il letto matrimoniale con le lenzuola in seta rossa il ragazzo sogghignò e posò una mano sulla guancia di lei, la bruna per un istante chiuse gli occhi poggiandosi alla mano del ragazzo, immaginando il vecchio Simon che ricordava e che amava e realizzò che era morto il momento in cui aveva bevuto il sangue di demone aveva compiuto il passo per la sua fine. Perché una volta che si beva il sangue di demone il cuore umano si ferma, perché viene intaccato; ciò porta ad un'aumento dell'età di vita della persona, ma non la sua immortalità. Sara inspirò sulla mano di Simon e vi poggiò sopra la sua, ma poi prese la sua decisione e con voce bassissima disse 
-ti ucciderò per il ragazzino che mi ha migliorato e salvato la vita
Lo disse mentre guardava Simon negli occhi percepì la mano del ragazzo stringersi sulla sia guancia leggermente e nelle sue iridi qualcosa si incrinò, ma poi con uno scatto uscì dalla stanza, lasciandola sola con sé stessa.

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