In quel momento Sara avrebbe voluto attivare il suo potere e scappare, ma la curiosità e la sete di informazioni la sopraffecero, tanto che si ritrovava a seguire Simon per i corridoi
-le mie armi, dove sono?
Chiese lei, il ragazzo la osservò, con quelle manette era ridotta ad un umana qualsiasi, sapeva il dolore che provava a causa delle pietre di luna, ma la giovane non lo mostrava, era così stoica che provò un moto d'orgoglio per lei, considerando realmente la possibilità di trasformarla in un demone eterno come lui, ma scacciò quei pensieri in un secondo; mentre rispose in tono pacato
-sono al sicuro
-il braccialetto non lo avete distrutto?
-no, abbiamo distrutto solo gli orecchini, perché?
-è stato l'ultimo regalo di mia madre, e la collana?
-ancora intatta
-bene
-perché?
-come perché? Non ricordi?
-i suoi pendagli sono la spada regalatomi da mio padre e il sole e la luna regalatomi da te, quando eravamo ancora in orfanotrofio, quando la vita che vivevamo era semplice, almeno tu non conoscevi il gusto del sangue
Il corvino rimase in silenzio, si era completamente dimenticato, perciò disse
-non lo ricordo
La ragazza sospirò amaramente
-è normale, quando sei stato trasformato in demone hai perso alcuni ricordi e questo, a quanto pare è uno di quelli
Il ragazzo rimase in silenzio mentre camminava una parte di lui voleva saperlo, ma aveva tagliato i ponti col suo passato e quindi, alla fine, ritenne che non gli sarebbe servito possederlo o ricordarlo
-posso riavere i miei gioielli?
Chiese lei
-no
Rispose Simon
-perché?
-devono essere analizzati
-perché?
-non sono dei semplici gioielli vero?
Sara lo scrutò e rispose
-sono dei semplici gioielli
Il ragazzo scattò e prendendola dalle ascelle la appese al muro davanti a lui, alla castana le si bloccò il respiro nei polmoni, mentre pensava un modo per fuggire
-non sono semplici gioielli, hanno qualcosa di magico, dì la verità
Il ragazzo la ascoltava cercando di superare le iridi nocciola dei occhi dei lei, che con energia e saccenza rispose
-contengono dei ricordi! Ovvio che non sono semplici e comuni pezzi di metallo
Rispose lei in tono pacato mentre sapeva che la mezza verità che aveva appena detto potesse essere accettata dal ragazzo davanti a lei. Il corvino sorrise, come se potesse essere consapevole di quella mezza menzogna e rispose
-ci tieni così tanto a quei pezzi di metallo?
La ragazza alzò leggermente il volto e scrutando nelle iridi nere inespressive comprese che Simon non le credeva affatto, mentre il corvino ricominciò a camminare e lei lo seguì sbuffando. Camminavano per un po', in silenzio, fino a quando non raggiunsero una porta
-è giunto il momento che io diventi immortale
-lo sai che non te lo permetterò mai, vero
-certo, per questo ho un elemento essenziale nel mio piano
E con quelle semplici parole aprì la porta e quello che vide le geló il sangue nelle vene: Derek era incatenato davanti ad una parete di legno. Attorno alle mani vi erano delle pesanti catene che gli avvolgevano strettamente i polsi e le caviglie, che erano legate alla parete con dei morsetti, che non gli lasciavano spazio di libertà o movimento
-Derek!
Disse la castana in tono preoccupato e il ragazzo alzò il capo le iridi verde di lui e quelle nocciola di lei si mescolatono e, solo per un istante nei smeraldi di lui si vide un bagliore di speranza
-Sara! Sei viva!
Disse debolmente il prigioniero
-che carini che siete, per caso stare insieme?
Chiese Archie mentre osservava la scena in un angolo della stanza
-non sono affari che ti riguardano
Disse Derek
-lo prendo come un no
Commentò il rosso ridendo e afferrando un bicchiere pieno di un liquido ambrato
-ci mosti perché il signor Hale è qui?
Chiese con falsa ignoranza Simon, solo in quel momento la castana si accorse che Derek era provo di magliaietta, mettendo in mostra i suoi addominali scolpiti e i pantaloni stretti gli fasciavano le gambe fino alla vita. Poi lo sguardo della ragazza si bloccò al collo di Derek e vide le sue armi, si bloccò osservandogli la clavicola e la parte bassa del collo e vide la sua collana e il bracciale della madre appesi su i lui come se fossero pesanti. Sara si morse il labbro; per poi dire
-i miei gioielli
Derek annui sapendo fin dal promo momento di chi fossero, dalle molteplici volte che gli aveva visti sul corpo della castana; che gli indossava con onore e dolore, mentre Archie rispose al commento di Simon
-con molto piacere
E prese il bicchiere e li lasciò contro il torace di Derek, che strinse i denti e gli occhi in un espressione di dolore, per non far uscire neanche un grido di dolore dalle sue labbra. Sara, solo in quell'istante, realizzò che il luquido ambrato nel bicchiere era strozza lupo, si morse il labbro ancora più forte; mentre sentiva lo scricchiolare delle catene ai polsi del ragazzo
-prima mi hai chiesto dove fossero i tuoi gioielli, ora lo sai
Rispose Simon mentre la castana fissava il collo di Derek
-perché lo state torturato?
Il corvino e il rosso sorrisero leggermente prima che il capo iniziasse a parlare
-prendilo come un incentivo a non opporti
Prima di muovere la mano con un gesto di noncuranza nei confronti della situazione, poi si avvicinò alla bruna fece passare una mano tra le sue spalle e la attirò a sé prima di sussurrarle all'orecchio
-ora se fossi in te non mi opporrei, ovviamente se tieni alla vita di quel ragazzo inutile
La ragazza strinse i denti mentre il piano che aveva ideato si scremava dalla mente, sapeva che non poteva lasciare Derek Hale morire in quella grotta dimenticata da tutti. Simon iniziò a muovere una mano sul suo fianco e avvicinandola ancora più a sé, mentre puntava lo sguardo nei occhi del prigioniero che iniziò a muovere ripetutamente le mani, producendo il rumore stridulo delle catene. Simon sogghignò mentre Derek osservava la scena puntando lo sguardo verde in quello corvino del ragazzo, come per sfidarsi, ma l'odio che traspirava dalle suebiridi era indescrivibile
-pensi davvero che mi importi di lui?
Chiese con saccenza la castana, in un sussurro
-da come lo hai guardato direi di sì, io credo che nonostante tu ti sia ripromessa una vita in solitaria, ora come ora, hai delle persone a te care, che vanno dai tuoi genitori adottivi a quei ragazzi di Beacon Hills
Sara sogghignò
-se lo dici tu
Sinon sorrise dolcemente e falsamente, per poi poggiare l'altra mano, quella che non era sul suo fianco, sulla sua guancia e portando il suo volto a pochi centimetri da lei
-non arrampicarti sugli specchi, Lupetta, perché risci di cadere e se cadi, ti farai male, molto male
-pensi di spaventarmi con una lezione di vita, ricordati che sono più vecchia di te e ho visto e vissuto molto dolore, molto più di quello che potresti mai immaginare
Un immenso sorriso si dipinse sulle labbra del ragazzo, tento che sembrò quello di un tempo, poi il corvino disse
-so cosa ti distruggerebbe in questo momento. So cosa manderebbe in pezzi le tue certezze ora. So come distruggerti. So come piegarti. Perché nonostante tutto, nonostante la tua forza solo una cosa può piegare una come te
-allora cos'è che mi distruggerebbe?
Chiese lei con tranquillità e curiosità nella voce, vide Simon sorridere con un lato delle labbra mentre la mano sul suo fianco si stringeva avvicinandola a sé per poi rispondere
-questo
E la baciò
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Occhi Viola
FanfictionOgnuno di noi ha vissuto qualcosa che lo ha cambiato per sempre per me è stato quando sono stata morsa