Capitolo 21

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Sara si coricó sul letto con la testa ricolma di mille pensieri: Simon, le furie e, infine, il branco. Aveva fatto le scelte giuste? O aveva sbagliato tutto? Il branco era così forte da accettare anche questa notizia o doveva tenerlo nascosto? Poi si ricordò delle parole di Lidya "prima di tutto noi siamo amici" , a questo pensiero Sara sorrise leggermente nel buoi della camera. Fece brillare i suoi occhi viola e si guardò le mani: stavano guarendo, ma c'erano ancora i segni della battaglia. A quel pensiero si sentì mancare, mentre la concezione che doveva combattere contro il suo migliore amico. Quel ragazzo era stato il suo perno nei momenti difficile, le aveva dato il sorriso diventando il suo faro nell'oscurità. Sara scosse la testa, come se potesse cacciare quei pensieri. Alla fine si addormentò molto lentamente cadendo in un sonno pieno di incubi.

Quando la sveglia suonò a Sara sembrava che fosse passato solo cinque minuti da quando si era  addormentata. Si alzò e andò a vestirsi: scelse dei jeans neri un po' salvati, una maglia rosso brillante e ai piedi gli anfibi. Dopo colazione prese lo zaino e partì con la sua moto verso scuola. Mentre parcheggiava vide che Scott e Lidya erano seduti a un tavolo vicino all'ingresso, Sara con passo deciso si avvicinò a loro e disse
-vi devo parlare di quello che mi è successo ieri sera
Tutti la guardarono stupiti
-cosa è successo?
Chiese Lidya
-forse è meglio che aspetto l'arrivo del  braco, così lo ripeto una volta sola
Fu in quel preciso istante che Scott si accorse che Sara era scossa per qualcosa che non riusciva comprendere in quel momentto, per sostenerla si alzò e la strinse forte tra le sue braccia. Sara fu sorpresa da quel gesto, che in un primo momento rimase rigida, ma poi volse le braccia attorno al suo bacino e poggio la testa sulla sua spalla. Sara si abbandonó a quel gesto di affetto, che da tanto non sentiva sulla sua pelle, per abitudine, infatti, e anche perché era stata  addestrata per stare il più lontano possibile dalle persone. Erano ancora abbracciati quando arrivarono gli altri membri del branco a Sara sembrò che Malia la guardasse male, ma fece finta di nulla. Sara sciolse l'abbraccio con Scott, mentre Liam e Theo gli fissavano.
-che cosa devi raccontarci Sara?
Chiese Scott, Sara si avvicinò alla panchina dove vi era posto e Scott le si sedette accanto. Sara fece un respiro profondo ed iniziò a raccontare quello che era successo la sera prima dopo aver mangiato la pizza con loro.
- dopo essere tornata a casa ho sentito un odore di strano nella mia stanza e, perciò, mi sono avvicinata alla finestra  e ho visto... - Sim, pensò la sua mente, ma quel nome gli morì in gola perciò disse - un ragazzo, che stava sospeso in aria e mi ha detto che mi voleva dalla sua parte, ma io non ho accettato e, dopo aver schioccato le dita, sono apparse due furie. Mi hanno attaccato, ma sono riuscita a scamparla per un pelo
Tutti rimasero a guardarla senza parole Scott le avvolse un braccio attorno alle spalle mentre Liam e Theo le strinsero le mani in segno di conforto, Styles strinse la mano di Lidya e Scott quella di Malia
-sai che cos'è il ragazzo che hai visto?
Chiese Theo per spezzare il silenzio che si era creato
-mi ha detto che è in demone
Disse la ragazza dai capelli marroni
-sei riuscita a capire cosa volesse?
Chiese Styles
-ma Styles! Ha rischiato di morire e tu gli chiedi questo!
Disse Lidya con irruenza, per sgridare il suo ragazzo, il quale abbassò lo sguardo dicendo
-scusatemi
-non ti preoccupare Styles, comunque no non sono riuscita a scoprirlo ha semplicemente affermato che mi voleva dalla sua parte, non so per quale fine
In quel momento suonò la campanella di inizio lezione e tutti andarono nella loro classe. Sara fu affiancata da Liam, il quale le chiese
-come stai?
-bene
-realmente....
Disse in tono dolce, Sara sorrise amaramente e poi disse
-sono stata meglio, ma sono solo un po' scossa, si può dire che sono stata anche peggio, sinceramente, sono starà anche molto peggio di così
Liam la guardò con uno sguardo interrogativo e lei si affrettò ad aggiungere
-nel senso che nella mia vita ho avuto ostacoli ancora più alti da superare e c'è la farò anche questa volta poiché dopotutto è quello che ho sempre fatto e che sempre farò
-più che una spiegazione sembra un discorso di incoraggiamento
-lo è, dovevo dirlo ad alta voce. Mi sento molto meglio. Grazie Liam
Disse Sara mentre lui le sorrise dolcemente prima di prenderla sottobraccio ed entrare in classe.
Le ore scolastiche passarono molto velocemente e Sara si ritrovò una massa di capelli rossi davanti alla sua moto.
-Archie che ci fai lì?
Il ragazzo alzò lo sguardo come un cane inizia a scondizolare e saltarellare in giro quando vede il cibo che gli viene portato dal padrone
-hey Sara, non si saluta?
Sara sorrise a tale affermazione e disse
-hai ragione, ciao Archie
-ciao Sara
-non hai risposto alla mia domanda però
-Quale?
-ti ho chiesto che ci fai vicino alla mia moto
-sono qui per dirti che la partita si giocherà domani!
Disse con grande sorriso il rosso
-ci sarà anche la luna piena domani
-sì, ma la cosa più importante è la partita, non mi dire che sei una romanticona
Disse con tono divertito e per lo più sorpreso
-sai a luna ha il suo fascino, come lo spazio
-posso chiederti una cosa?
-certo
Rispose Sara sorpresa dal tono serio dell voce di Archie
-sei una ragazza romantica?
Sara sorrise a tale affermazione, nessuno glielo aveva mai chiesto e con la sua vita fuori dal normale, non ci aveva neanche mai pensato
-perchè?
-non si risponde a una domanda con un altra domanda
-non saprei risponderti, ma credo di sì, dopotutto in ogni persona esiste una parte romantica, anche se alcune non lo a metterebbero neanche sotto tortura
-quindi è un si?
-si Archie
Sorrise a quelle due parole, era così dolce, pensò Sara inizialmente, e non era stato corrotto dal mondo, fu il suo secondo pensiero. Il rosso si alzò dalla moto molto lentamente e salutò la castana con un sorriso caloroso.

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