Capitolo 58

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Sara iniziò a tremare
-cosa sta succedendo?
Chiese Archie spaventato
-quello che deve succedere
Rispose Simon prendendo il sangue della ragazza ed iniettandoselo nel braccio. Il corpo della ragazza continuava a tremare, mentre le catene iniziavano a spezzarsi progressivamente
-smettetela rischia di morire!
Urlò Derek dalla sua cella
-lei non morirà è immortale
Rispose Archie
-non mi interessa! Smettetela sta soffrendo.
Rispose Derek iniziando a divincolarsi per cercare disperarsi dalla sua prigionia
-le catene... si stanno spezzando
Rispose Archie, osservando che era rimasta solo quella appesa al braccio dove vi erano i tubi attaccati alla sua pelle
-state zitti sta succedendo
Rispose Simon, ma Sara spalancò gli occhi, le iridi si tinsero di viola, come due amentiste, i capelli divennero completamente bianchi mentre alle dita comparvero gli artigli, e Simon sorrise sicuro di aver vinto. La ragazza si staccò con gesto brutale i tubi appesi al suo corpo, sembrava una furia, non era più pacata come lo era stata prima, sembrava completamente diversa. Simon si alzò con un sorriso sul volto, mentre l'ultima goccia di sangue della bruna entrava nel suo corpo, si sentì vincere: i suoi occhi divennero completamente neri e la sua pelle divenne ancora più pallida tanto che lasciava intravedere, in alcune parti del corpo, dove la pelle è più sottile, le vene nere. Il moro iniziò a ridere mentre realizzava il fatto che un suo sogno si era realizzato, Archie fece per avvicinarsi, ma solo alzando la mano il moro lo spazzò via, facendolo sbattere contro il muro dall'altra parte della stanza. Sentì il potere scorrergli nelle vene, ma al contempo era come se gli mancasse qualcosa un vuoto si fece spazio in lui, mentre percepiva dei sibili e poi un esplosione, le macerie colpirono tutti Sara e Derek compresi; nel centro della stanza apparvero Scott, Liam e Styles. Sara incrocio gli occhi dell'alpha che corse da lei liberandola, mentre Styles correva da Derek e Liam controllava la situazione
-come stai?
Chiese Scott aiutandola ad alzarsi in piedi
-potrei stare meglio, ho perso un po' di sangue
Rispose Sara
-okokok, allora dobbiamo andare
-no, fermerò Simon qui ed ora, la purificazione non è ancora avvenuta completamente, dobbiamo fermarlo adesso, altrimenti poi sarà troppo tardi
-e come si ferma un demone?
Sara guardò Scott biasita, poi rispose, sapendo che lii non aveva vissuto una vita di caccia
-le lame che vi vi ho fatto, si deve usare quelle e il nostro potere sovrannaturale, però il colpo al cuore deve provvenire da un semplice essere umano
-va bene. Liam hai sentito?
L'alpa prontamente rispose
-si!
Rispose il piccolo beta mentre Derek usciva dalla gabbia annuendo
-Derek passami le mie collane
Disse Sara mentre afferrava lama che le passava Scott e afferrava al volo le sue collane che fino a poco prima Derek portava al collo
-non sapevo fossero tue, ma è stato un onore custodirle
Disse il ragazzo alla castana; mentre si infilava il bracciale al polso e la collana al collo. Simon puntò gli occhi sui suoi avversari mentre disse
-vi ucciderò tutti e soffriretr molto, come piace a me
Le furie iniziarono a vorticare per la stanza, mentre Sara e il branco cercava di fermarle con le armi da lei create e doveva ammettere che erano tutti migliorati, gli occhi gialli di Liam illuminavano la stanza, accompagnati da quelli blu di Derk, seguiti a ruota da quelli scarlatti di Scott e poi tra tutti gli occhi sovrannaturali, compresi quelli viola di Sara, si trovavavano quelli nocciola di Styles, la ragazza sorrise di quel fatto e tagliò la testa all'ennesima furia, mentre gli altri continuavano a combattere contro qui esseri neri Sara venne fronteggiata da Archie
-hai ucciso Percy, ho deciso otami da mto tempo che, appena ne avessi avuto l'occasione  io vedicherò il mio unico amico
Fece per avanzare, ma lei gli confoccò la lama dritta al cuore affondando nella sua cassa toracica, sentì il rumore delle ossa, le costole rompersi, e la lama sprofondare e il piacere l'avvolse caldo e mutaforma, ma comunque diabolico e con le dita di ghiaccio. Il senso di colpa l'avvolse, una lacrima le solcò il viso, ma comunque la ragione prevalse, aitoconvicensosi che fosse corretto, eliminando il fatto che davanti a lei ci fosse lo stesso ragazzo con cui aveva giocato a lacrosse, lo stesso con cui aveva sorriso allegramente, lo stesso che dopo gli allenamenti era venuto a salutarla e ad accompagnarla alla sua moto "per sicurezza" perché il mondo è un luogo poco sicuro. Si morse il labbro inferiore e sostenendolo lo poggiò con estrema delicatezza a terra; lo steso ragazzo che era venuto al sotto il suo portico quando aveva ucciso Percy
-perché? Perché? Perché tu e Percy avete deciso di diventare dei demoni pronti a sporcarvi le mani di sangue innocente?
Il ragazzo sorrise mentre il sangue gli colava dalle labbra
-tu non sai cosa vuol dire la paura della morte...
Disse con amarezza Archie
-è normale temere di morire, ma solo perché tu possa avere una vita più lunga non significa che sia una cosa positiva o fecile
-sei immortale!
Soffio lui tra le labbra
-ho conosciuto la felicità solo nei miei primi anni di vita, sto vivendo un esistenza di omicidi
Disse lei tranquillamente con l'amaro in bocca, il ragazzo la osservò e rispose
-nonostante tutto sei ancora viva
-solo perché respiro non significa che lo sono. Certo, mi muovo, respiro e vivo, ma vivere cacciando, uccidendo, per quanto chi uccidi sia marcio dentro, non è mai semplice
-Sara, mi.... mi....dispiace, ma...ma avrei tanto voluto avere la forza che hai tu, ma non la ho mai posseduta e... scusa... scusa me e Percy
-non hai bisogno di scusarti... perché avete sempre scelto ciò che è meglio per voi, avete sempre fatto le vostre scelte e questo vi fa onore. Nonostante ciò che avete scelto fosse sbagliato, lo avete scelto con la vostra testa e questo vi fa onore
Archie la osservo poi continuò al posto di lei
-ma la scelta di uccidere è sempre sbagliata
La ragazza gli sorrise dolcemente e poi lo vide inspirare es espirare per l'ultima volta
-Simon!
Urlò lei con rabbia, l'urlo percosse la stanza venendo percepito da tutti i presenti nonostante il suono della battaglia. Si alzò sulle gambe portando il peso ai piedi e sia alzò iniziando a correre verso il ragazzo, con la lama stretta nella mano destra

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