Sara iniziò a correre puntando dritta verso il ragazzo dai capelli neri, affondando la lama nelle furie, uccidendole senza lasciare il tempo a queste di combattere. Era veloce, come non lo era mai stata, scaltra, come non si era mai mostrata, assetata di sangue, come non aveva mai detto. Si piazza tra Simon e Scott
-ci penso io a lui
Disse la ragazza, mentre i capelli bianchi le cadevanoungo il corpo incorniciandole il volto, non erano mai stati così lunghi. Sembrava diversa: gli occhi viola pieni di odio ed accettazione, le mani sporche di sangue e di polvere grigia delle furie.
-non ti preoccupare
Rispose Scott
-si, Sara, non ti preoccupare
Gli fece l'eco Simon, ormai irriconoscibile
-no, tu non capisci Scott
Disse prontamente lei, mentre parava il pugno del ragazzo demone
-cosa non capisco?
Chiese curiosamente l'alpha ossevando, come la ragazza si muovesse in modo armonioso
-se ti uccide diventerà un demone perfetto, completando la purificazione, quindi raggruppa Derek e gli altri e andatevene da qui subito
Spiegò lei
-io non ti lascio qui, quindi finiamo questa storia insieme
Rispose Scott portandosi alle sue spalle per affondare la lama nelle sue mani in una furia, la ragazza sorrise di quel gesto, mentre il ragazzo dai occhi scarlatti continuò
-abbiamo iniziato questa guerra insieme e così la finiremo, non ci lascerai indietro e non ti sacrificarsi per noi, Sara, hai capito?
La bruna si morse il labbro ed annuì
-ok, allora preparati ad uccidere
La pelle del vero alpha dai occhi scarlatti perse colore per un istante e poi annuì
-due veri alpha contro cui combattere, chi uccido per primo? Chi mi farà diventare un demone perfetto? Grazie a chi realizzarò il mio sogno? Sara? Scott?
Essendo la ragazza un immortale, sapeva che luntava al ragazzo al suo fianco, ma non sapeva per quale ragione parlava in quel modo, poi un suono, uno stridulio percosse la stanza e l'intero edificio sotterraneo in cui si trovavano, i due alpha caddero sulle ginocchia portandosi le mani alle orecchie, mentre Simon iniziò a ridere e poi tra una risata e l'altra disse
-trovo meraviglioso, come un rumore, impercettibile per tutti, ma non per i veri alpha possa piegarli a terra
La ragazza annusò l'aria e percepì lo steso odore che aveva sentito quel giorno nel bosco quando era arrivata in città, un odore così puro da andare contro i demoni, osservò la stanza, quello che le rimbombava nelle orecchie le sembrò un urlò di dolore e solo in quel momento si accorse che trae mani di Simon vi era un piccolo telecomando. Sara osservò la stanza e solo in quel momento notò che parete alla sua destra era era diversa dalle altre: il muro in pietra bianca, come gli altri, era stato coperto da una parete in cartongesso bianca. Strinse gli occhi e lo orecchie, capendo che quel suono proveniva da quel luogo. Si allungò in avanti, stringendo maggiormente la lama che aveva tra le dita, Simon avanzava prontamente verso di loro, quando fu a pochi metri raccolse la spada che era caduta a Scott, per poi dire
-che immensa tristezza, uccidere un veri alpha, quando solo voi dovreste essere degni di sopravvivere
Sara si voltò alla sua destra, dove vi erano Simon e Scott
-Simon, non sei obbligato a farlo, puoi chiedere ancora perdono ed espiare le tue colpe
Il ragazzo scoppiò a ridere, per poi rispondere
-Sara, Sara, Sara... delle volte sei così sciocca che mi meraviglio di come tu possa essere ancora viva e poi capisco... capisco chd se lo sei è perché il morso che hai subito quando eri giovane era quello do in immortale... e quindi ecco spiegato tutto
Sara rise di quelle parole, poi disse
-si, hai perfettamente ragione, sarò sopravvissuta tutti questi anni solo grazie al fatto do essere immortale, non perché sia furba
-esatto
Rispose lui mentre abbassava la lama verso Scott, il quale si spostò di lato con uno scatto felinico, Simon lanciò un urlo esasperato
-quando cerco di ucciderti, tu non dovresti muoverti, hai capito? Inutile licantropo che non sei altro? Oppure devo farti un disegno?
Il suono tornò ancora più forte, la castana strinse i denti e poi si alzò, sapeva che Simon era completamente distratto da Scott e gli confoccò la lama nel collo, poi cadde a terra tenendosi le mani sulle orecchie con un espressione e di dolore nel volto. Il demone estrasse la lama dal collo e la gettò a terra disgustato
-se pensi che questo basti per uccidermi ti sbagli, Lupetta
Disse con odio parlando a denti stretti e spostando l'attenzione su di lei, Sara sapeva che doveva distruggere la fonte del rumore, ma al contempo doveva anche proteggere il branco, Simon alzò la lama su di lei, pronto ad ferirla, ma Derek si piazzò davanti a loro, facendo in modo che la lama di Simon fosse deviata. Sara sorrise iniziando a sorreggere sulle gambe tremanti, poi si lanciò con verso la parete diversa, ma il rumore si fece più intenso e cadde a terra nuovamente. Sbuffe strinse i denti, mentre osservava la scena: Derek stava combattendo contro Simon, Scott era a terra, in ginocchio, e le furie si avvicinavano sempre più velocemente e per tale ragione, era coperto da Styles e da Liam. La bruna sapeva che la situazione non poteva che peggiorare o rimanere in stallo; perciò si fece forza, iniziò a pantelleria sulle gambe tremanti e lentamente si avvicinò alla parete, indisturbata, per sia fortuna, vi poggiò la mano e si concentrò mentre richiamava a sé i poteri della kitsune che erano in lei. Si concentrò, cercando di dimenticare il rumore che la circondava e che le scavata i timpani pregandola a terra chiedendo di essere giustiziata per porre fine alle sue sofferenze. Si concentrò sempre di più e fece in modo che il ghiaccio si ampliarsi, tanto che il muro iniziò a crearsi lentamente. Ma il suono si fece più forte rispetto a qualche istante prima e cadde a terra in ginocchio con le nocche che toccavano il pavimento per l'ennesima volta, voleva urlare, sentiva l'esasperazione crescere sempre do più, sbuffò e per poco non urlò.
-Sara!
Iruppe un suono dal centro della stanza, la ragazza nemmeno si voltò sapeva essere Scott, la ragazza si voltò e lo osservò e vide il panico nelle sue iridi scarlatte, e poi il sangue iniziò a colargli dalle orecchie, il panico e il dolore erano intinti nei occhi del ragazzo davanti a lei, che sembrava sul punto di una impazzire. Sara si fece forza, concentrò tutta la sua volontà nelle mani e lasciò che il potere che discendeva da sua madre fuoriuscisse da lei intaccano il muro tanto da farlo crollare con un immenso boato davanti a lei. La polvere la investì in un solo istante e le macerie le caddero davanti, ferendola, ma non causandole danni seri, anche perché si era prontamente lanciata all'indietro per schivare le macerie. Quando la polvere si diradò quello che vide la lasciò impietrita al suolo, nonostante il rumore che continuava a provenire dalla creatura davanti a lei, ciò chd la teneva salda al suolo era, non il rumore che emanava, ma ella stessa
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Occhi Viola
Fiksi PenggemarOgnuno di noi ha vissuto qualcosa che lo ha cambiato per sempre per me è stato quando sono stata morsa