Capitolo 32

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Sara era sdraiata sul suo letto, era sabato mattina e aveva già studiato e fatto i compiti, decise che avrebbe pranzato in centro dato che non aveva voglia di prepararsi da mangiare. Indossò dei jeans blu salvati e una camicetta rosa, infilandola nei pantaloni, prese la katana di sua madre e se la poggiò al polso, questa divenne un bracciale che si artoccigliava più volte sul polso.
Uscì di casa prendendo le chiavi della moto e si avviò verso il centro della città, parcheggiò vicino al parco e si incamminò in direzione di una piccola pizzeria, quella che era andata con Archie, Percy, Scott, Styles e Liam prima che la situazione precipitasse. Sorrise amaramente di quei tempi così spensierati, gli mancava Archie, in fondo era una bravissima e bellissima persona, anche se era caduto nel male, e lei lo aveva ucciso, si sentiva colpevole, come dargli torto, anche se lo aveva ucciso in combattimento, la sua fine non era per nulla cambiata. Entrò nella pizzeria, facendo tintinnare i campanelli sulla porta d'ingresso, avrebbe voluto affondare,  cadere a terra e piangere tutte le sue lacrime per l'utlimo omicidio commesso, ma sapeva di non poterlo fare, i ricordi la sommersero, ma scosse la testa cercando di far uscire quei bei momenti, in fine dei conti era questo che faceva un immortale come lei: cercava di cancellare il dolore per andare avanti, sempre e nonostante tutto.
Chiese alla cameriera un tavolo dove potesse sedersi per consumare il suo pranzo, la ragazza le indicò un tavolo vicino alla finestra e lei vi si sedette. Prese il menù ed inizio a leggerlo, optò per una vegetariana piena di verdure. Mentre aspettava la pizza sentì il suo cellulare suonare, lo prese e guardò lo schermo, al centro ci era il nome Leo, sorrise debolmente e accettò la chiamata
-hey Sara!
Disse la voce profonda e squillante del ragazzo dai capelli biondo cenere e gli occhi color castagna
-hay Leo! Come stai?
-male!
-perchè?
-May mi ha lasciato!
-non ci credo!
Disse Sara in tono sorpreso
-ci credo l'ho lasciata io
Disse Leo in tono sincero, Sara rimase un secondo interdetta
-aspetta un attimo chi ha lasciato chi?
-io l'ho lasciata
-stai mentendo?
-non mi credi?
Disse in tono di sfida il ragazzo dai capelli color biondo, Sara sorrise e in tono sarcastico
-giusto effettivamente chi avrebbe potuto lasciare un sex symbol  come te
-hai ragione, ma volevo chiederti una cosa molto importante
-spara tutto per mio biondo ossigenato preferito
-hey! Non sono un biondo ossigenato! I miei capelli sono naturali!
Disse in tono offeso il ragazzo
-si certo e io sono la principessa dell'Inghilterra!
Rispose la ragazza in tono sarcastico causando la risata di Leo, sorrise di rimando la ragazza
-ridi come un tricheco! Non come un angelo come dicono le altre ragazze
Disse Sara ridendo poi continuò
-cos'è la cosa super importate che mi devi parlare?
Il ragazzo sospirò e le rispose
-sai mi sono unito al branco della città, anche se non ho capito come tu sai dei lupi mannari
Sara sbarrò gli occhi, non sapeva cosa fare, decise di andare sul generico e, perciò, disse
-conosco una persona che è un lupo mannaro
-sei tu vero?
Disse Leo, Sara si morse il labro
-si
Rispose semplicemente
-ecco perché sapevi tante cose e mi hai aiutato così tanto!
-sono felice che ci sei arrivato solo
-quindi mi hai mentito per tutto questo tempo?
-sai non potevo mica presentarmi dicendo: hey sono Sara e sono un lupo mannaro
Rispose sarcastica e leggermente offesa la ragazza dai capelli castani, il ragazzo dall'alto capo del telefono rimase in silenzio
-ma quando ti ho detto che sono stato morso, avresti potuto dirmelo
Sentiva la voce disperata dell'amico, Sara abbassò il capo e gli rispose con voce dispiaciuta
-mi spiace... Avrei tanto voluto dirtelo, ma non c'è l'ho fatta, delle vte mentre è la strada più semplice e io l'ho intrapresa come una sciocca, ti chiedo perdono
Il ragazzo sentì il tono disperato della ragazza e disse in tono dolce
-hey Sara non ti preoccupare, ormai ciò che è stato è stato, ora dobbiamo andare avanti
-grazie, ma ti devo chiedere un favore
Disse in tono dolce la ragazza
-qualsiasi cosa
Rispose in tono deciso Leo
-puoi mantenere il segreto
-certamente
Disse il ragazzo
-ti posso raccontare un altro segreto?
-ovvio sono o non sono il tuo biondo preferito?
Sara sorrise a quelle parole per poi dire
-mi manchi un sacco, come tutti gli altri
Il ragazzo sorrise amaramente
-anche tu ci manchi molto Lupetta
Sara sorrise per poi dire
-Lupetta?
-si perché sei un lupo, proprio come me!
-ecco a lei la pizza, signorina
Disse la cameriera poggiando sul tavolo il piatto rotondo con il suo pranzo per poi andandosene 
-grazie mille
-stai per mangiare una pizza?
Chiese il biondo
-si
-allora ti lascio al tuo amato cibo, ciao Lupetta
-ciao Lupetto
Disse la castana causando la risata di Leo, Sara riattaccò il telefono ed iniziò a mangiare la pizza con un sorriso stampato sulle labbra.
-è libero?
Sara alzò di scatto la testa e incrociò due occhi color del cielo
-certo
Disse Sara per poi continuare
-posso sapere con chi sto parlando?
Il ragazzo sorrise leggermente e chiamò la cameriera alzando la mano, quella arrivò all'istante. Fulminò con lo sguardo la castana e rivolse uno sguardo dolce e amorevole al ragazzo seduto al tavolo
-cosa posso fare per lei?
-vorrei ordinare una pizza
Disse in tono dolce e accattivante il ragazzo dagli occhi azzurri, che erano dello stesso colore del cielo rischiararo dal sole in una giornata estiva.
-si mi dica quale
Disse la cameriera sciogliendo alle sue parole
-la stessa che ha preso la ragazza seduta davanti a me
La cameriera scrisse l'ordine sul blocchetto e se ne andò in direzione della cucina. Sara, nel frattempo continuava a mangiare, ormai aveva mangiato un quarto della pizza, mandò giù il boccone e disse
-sai vorrei sapere chi tu sia
Il ragazzo la guardò e disse
-la stessa domanda potrei fartela io
Un ghigno comparve sul volto della castana che subito rispose
-non sono stata io a sedermi al tuo tavolo, pertanto credo che tocchi a te presentarti per primo
Il ragazzo sorrise, Sara annusò l'aria era odore di licantropo, ma non era l'odore che aveva sentito in centro il primo giorno.

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