Capitolo 54

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-allora hai finito di baciare le mia ragazza?
Chiese Derek con rabbia al ragazzo dai capelli corvini, che si staccò dalla bruna e si avvicinò al ragazzo coi occhi di smeraldo, ma comunque mantenne una distanza di circa due metri dal prigioniero, prima di affermare con lo stesso tono
-non mi sembra che si sia opposta, se devo essere completamente sincero
-non mi sembra che tu le abbia nemmeno lasciato il tempo per farlo
Commentò in risposta Derek, pronto come sempre, causando un leggero sorriso sulle labbra della giovane, mentre lei ne rimase sbalordita dalle parole dell'amico, non aspettandosi quell'atteggiamento o quelle parole, sopratutto il fatto di essere stata definita come la "sua ragazza", in realtà non si aspettava nulla da lui, ma in qualche modo era riuscito a far in modo che Simon le si allontanasse e ciò le permise di prendere fiato e tornare in sé. Scrutò Derek e annuì semplicemente lasciando che il ragazzo stesso potesse vedere come lei tornava in sé e riprendesse il controllo delle sue emozioni e per darsi una spiegazione di ciòche rra appena accaduto. E il ragazzo coi occhi color smeraldo potè notare come la castana si ricostruisse, come accantonava la speranza e tornava a conoscenza del fatto che era lì per combattere e ora, anche per salvarlo. Vide Derek comprendere che ciò che aveva fatto era stato utile e sentii il sui battito accelerare leggermente per poi tornare normale, mentre un'altra bicchiere di strozza lupo lo colpí sul torace
-ahi ahi, non è carino far arrabbiare il capo
Disse Archie con freddezza e saccenza mentre sorreggeva il bicchiere tra le dita, dalla prospettiva della castana tutto accadde molto più lentamente: il liquido sul petto di Derek causò ellle ferite, le manette iniziarono a muoversi come la volta prima, ma i mugugnii aumentarono come il dolore espresso sul volto del corvino, mentre il rosso lo prendeva in giro. Fu così che la ragazza scattò lanciandosi verso Archie e facendolo cadere a terra sulla schiena e lo iniziò a prendere a pugni, il sangue che iniziò a colare dal volto di lui le diede quell'ebrezza che le causava fin da sempre, fin da quando il suo vero padre la allenava, nonostante il tempo era ancora così per lei. Riuscendo ad incastrare nella ferita una piccola gemma di ghiaccio, perché ora aveva il piano che avrebbe salvato sia lei che il corvino immanettato, tutto era impresso nella sua mente, nonostante la sete di sangue che le pervadeva le interiora, riusciva a pensare lucidamente. Purtroppo, per lei, delle mani la afferrarono dalla vita e la sovvevarono da terra, la ruotarono su se stessa, muovendola come se fosse una bambola
-con tutto l'impegno che ho impiegato a pulirti ti risporchi in questo modo...
Commentò con saccenza Simon e dopo la caricò sulla sua spalla, per poi continuare
-per quello che hai fatto meriti una punizione, Lupetta, oltre al fatto che sei da lavare
-per uccidermi, non necessiti del fatto che io sia pulita o meno
Commentò lei guardando la sua schiena
-ohhh, ma io non voglio ucciderti, voglio solo usare il tuo potere per arricchire il mio, lo sai cosa sto per fare, te lho detto prima
Rispose lui con tranquillità battendole una mano sul sedere
-mettila giù! E non toccarla mai più in quel modo
Sibilò Derek tra i denti, ma Simon lo ignorò per qualche istante poi spostando lo sguardo non curante verso di lui disse con falso tono di sfida, sapendo benissimo di essere il più forte e di avere il coltello dalla parte del manico
-altrimenti?
Derek lo fulminò con lo sguardo, pronto a ucciderlo appena ne avesse avuto l'occasione. Il corvino ricevendo in risposta il silenzio che si aspettava si rivolse al ragazzo ancora steso a terra
-Archie alzati
Il rosso con un balzo scatto in piedi, poi il suo padrone continuò
-lavati e sistema le cose qui, ma non lo uccidere, ci serve affinché lei-disse alzando la spalla su cui la ragazza poggiava e continuava a tirargli pugni e ginocchiate, con tale forza che se non fosse stato un demone del suo livello sarebbe sicuramente steso a terra dolorante-non si ribelli durante la purificazione
Il rosso annuì prima di correre fuori dalla stanza e tornare pochi istanti dopo pulito e perfetto. Sara rinuncio a colpire il ragazzo e si arrese rialassando le gambe e le braccia per poi sentirsi spostare da Simon mentre percepiva le pietre di luna diventare sempre più dolorose, si morse il labbro inferiore concedendosi un secondo di sofferenza mentre vederla il corridoio riprendere spazio davanti ai suoi occhi e la volontà di uccidere cresceva in lei, era così stufa che tutti la trattassero da incapace, come se fosse una mocciosa che non sapesse diffendersi, correvano ad aiutarla. Derek aveva sbagliato, avrebbe dovuto rispettare il piano: se il segnale fosse sparito loro non avrebbero dovuto cercarla. Ma sperare che tornasse e dire ai suoi genitori che lei era stata rapita, che in un certo senso corrispondeva alla verità,  ma a quanto pare non la  avevano minimamente ascoltata tanto che ora avrebbe dovuto ricambiare il piano di fuga e di sterminio per salare il ragazzo che era appeso come un salame. L'esasperazione, per un secondo, crebbe in lei, come la volontà di congelare tutto e tutti iniziava a divampare in lei, ma sapeva essere una pessima idea e quindi rimase ferma, senza opporre resistenza mentre simon la portava in un altro luogo di quel labirinto sotterraneo. Sara sorrise debolmente ormai aveva capito come orientarsi in quel luogo e sapeva quando mostrare la propria forza e il il momento perfetto con cui il suo piano di fuga so sarebbe realizzato salvando anche Derek Hale.

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