cap. 9

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Madison

"Uhhhh" gemetti, toccandomi la tempia cercando di far alleviare il dolore del mio mal di testa.
Ci dovevo pensare due volte se dovevo bere o meno sta sera. Per non parlare del fatto che non sono nemmeno tornata a casa prima delle due di mattino e poi mi sono svegliata alle otto per il turno dalle nove alle cinque.

Ariana mi sorrise dall'altra parte del negozio, dove stava pulendo i tavoli. Mi ero offerta per pulirli io ma l'odore di candeggina mi faceva venire voglia di vomitare.

Diedi un'occhiata veloce al mio telefono, nella attesa di vedere una chiamata persa di Vinnie ma niente,l'avevo spaventato la notte scorsa? Si meritava il mio atteggiamento ma mi chiedo se fossi stata troppo dura con lui.

Se lo merita, ma devo ammettere che sono un po preoccupata però, e se non volesse più usarmi come sua finta ragazza? sono un sacco di soldi a cui non posso rinunciare.

"Delusa?"

"Non proprio," dissi, aprendo il registratore della cassa e sistemando i soldi. Non c'era molto da fare oggi al lavoro. Fuori c'era la pioggia d faceva anche freddo e nessun cliente entrava.

Ariana annuì alcune volte anche se non c'era nulla su cui essere d'accordo. "Quando torni a lavorare da Michelangelo?"

Feci una pausa, perdendo il conto di quelli che avevo in mano. Non avevo nemmeno pensato di tornare da Michelangelo. A pensarci bene, la mia sospensione era quasi finita. Volevo anche tornare indietro? Con i soldi che Vinnie mi ha dato, non dovevo proprio farlo. Ma se le cose non funzionassero, sarei fregato. La Coffee House non mi ha paga abbastanza per mantenermi, figuriamoci per le bollette del college che potrebbero arrivare in autunno. "Ho ancora un paio di giorni. Pensare di tornare indietro mi fa venire voglia di piangere però."

"Ma i tuoi consigli sono così buoni! Diecimila dollari," aggiunse con un sorriso.

Ho riso. "Non tutti sono speciali come Vinnie."

"Hmm, mi chiedo se ha un fratello."

"Oh, in realtà, Sebastian quel ragazzo con cui era l'altro giorno non è suo fratello però ha detto che ne aveva uno".

Gli occhi marroni di Ariana si illuminarono. "Ah sì? Potrei essere fortunata, dopotutto."

Rimisi i soldi nella cassa e chiusi il cassetto. "Se è come Vinnie, probabilmente non ti conviene."

"Sono pronto per questa sfida", è stata la sua risposta. "Comunque, è ora che mi dimentichi di tuo fratello."

Mi sono agitata alla menzione di mio fratello. "Sì."

Ariana mi ha rivolto uno sguardo comprensivo. "Uscirà presto, Madison. Ce l'ha fatta così a lungo, quindi sono sicuro che questi sei mesi voleranno. Sei ancora arrabbiata con lui?"

"Non lo sono mai stata"
le dissi, mettendo le braccia nel grembiule e appoggiandomi al bancone. "Sarò felice quando sarà fuori. Meno stress per me se riesce anche solo a trovare un lavoro. La prigione non ha un bell'aspetto su un curriculum."

"Se riuscite in qualche modo a provare che lui non..." ha sottolineato

"Non importa visto che è andato comunque in prigione per questo," la interruppi. "Forse l'ha fatto, non lo so. Gli piace bere." Ero stanca di litigare con me stessa.

Blake l'ha fatto? O non l'ha fatto? Era innocente? O aveva effettivamente rubato l'auto e messo in pericolo più vite? Ad ogni modo, mi ha fa male la testa. E in ogni caso, lui era stato via nell'ultimi sei mesi e io ero rimasta sola.

Ariana si mise le mani sui fianchi. "Quando uscirà vorrà combattere contro questo."

«Prima avrà bisogno di un nuovo avvocato», dissi. Il suo attuale avvocato non sembrava affatto essere dalla nostra parte.

𝒊𝒏𝒈𝒂𝒈𝒈𝒊𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒕𝒊 ~𝑽𝒉𝒂𝒄𝒌𝒆𝒓~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora