cap.55

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Madison

"Dai, rispondi..."

Camminai per il soggiorno, tenendo il cellulare all'orecchio. Perché non rispondeva alle mie telefonate? Avevamo bisogno di capire il nostro piano! Dopo qualche altro squillo, ho raggiunto di nuovo la sua segreteria telefonica. Gemendo, ho premuto il pulsante di fine più volte.

Cosa diavolo stava facendo? Non abbiamo avuto il tempo di scherzare. Erano già quasi le dieci del mattino! Qualcosa mi diceva che la signora Hacker non avrebbe aspettato finché non avessimo avuto un piano per iniziare le cose da parte sua. Prima abbiamo capito qualcosa e siamo arrivati ​​a loro, meglio è. Non riuscivo nemmeno a immaginare come si sentiva Vinnie.

Ho provato a chiamare Reggie, anche lui non ha risposto. Poi Henry.
Il cui telefono non ha nemmeno squillato.

"Uffa!" Non potevo semplicemente aspettare e non fare nulla. Dovevamo iniziare da qualche parte e presto. Ho marciato verso la stanza di mio fratello bussando rumorosamente un paio di volte prima di entrare.

"Blake, alzati, andiamo a-Blake?"

La stanza era vuota. Il suo letto giaceva intatto, ancora fatto a casaccio dalla mattina precedente, il mio laptop appoggiato su un cuscino. Non era tornato nemmeno la scorsa notte? non me ne ero nemmeno accorta. Mi ero addormentata quasi subito dopo essere uscita dalla vasca da bagno. Ma dov'era? Non era un buon momento per lui sparire

Sconvolta, tornai in cucina. Non c'era nessuno in giro. Nessuno mi stava rispondendo. Almeno sapevo dove abitava Henry e Reggie era molto probabilmente con lui, quindi potevo iniziare da lì. Ho preso le chiavi e ho quasi corso fuori dalla porta. Lungo la strada, ho provato a richiamare Sebastian un altro paio di volte, ma senza successo.

Ho bussato alla porta di Henry quando sono arrivato. "Henry! Reggie ! Fareste meglio a essere svegli e decorosi!" Ho urlato.

Pochi istanti dopo la porta si aprì e un Henry con gli occhi annebbiati fece capolino fuori, i capelli spettinati e ritti ovunque. "Madison ?"

"Reggie è qui?"

"Sono qui," rispose Reggie, la sua testa apparve sopra quella di Henry, anche se con i capelli molto più ordinati e l'aspetto più sveglio.

Ho aperto completamente la porta ed Henry è sceso barcollando sui gradini, indossando solo un paio di boxer a cuore. Il suo viso arrossì e in qualsiasi altra circostanza avrei detto qualcosa, ma con la situazione a portata di mano, riuscii a tenerlo per me. Almeno Reggie  era completamente vestito.

"Ragazzi, non siete minimamente preoccupati?" Ho chiesto, arrotondando su di loro.

Reggie guardò Henry e sorrise. "Niente affatto. Sono piuttosto orgoglioso della mia sessualità."

"Urgh, non è quello che intendevo! Voglio dire Vinnie !"

"Sebastian non ti ha contattato?"

"No! L'ho chiamato tutta la mattina!" dissi, passandomi le mani sul viso. Henry si avvicinò e io strinsi gli occhi su di lui.

"Starai lì in boxer tutto il giorno?" Henry scosse la testa e si precipitò in una porta aperta. Reggie lo guardò e ridacchiò.

"Dagli una pausa, si è appena svegliato. È stata una lunga notte."

"Beh, sono contento che voi due abbiate passato una notte così divertente. Nel frattempo, sono io sono stata sveglia tutta la notte preoccupata per tuo fratello. Il quale, a meno che tu non l'abbia dimenticato, sta attraversando un piccolo problema in questo momento."

Reggie emise un lieve sospiro, mettendomi una mano sulla spalla e guidandomi verso un posto al tavolo della cucina di Henry. Lo permisi e mi sedetti rigidamente, osservando ciò che mi circondava. Henry non aveva mentito quando aveva detto che il suo appartamento era piccolo.

𝒊𝒏𝒈𝒂𝒈𝒈𝒊𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒕𝒊 ~𝑽𝒉𝒂𝒄𝒌𝒆𝒓~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora