11

4K 178 359
                                    

Nonostante tutte le preghiere, le richieste a entità superiori e tutte le opere caritatevoli fatte ai suoi migliori amici, per disgrazia di Han il sabato era arrivato e con lui il famigerato appuntamento.

Aveva persino sperato di non aprire gli occhi quella mattina ma purtroppo il rumore della sveglia gli aveva invaso le orecchie, bloccando così tutte le sue speranze di essere passato a miglior vita.

Con un grande sbuffo si mise seduto sul letto, guardando il vuoto davanti a sé. Si stiracchiò per bene e lasciò che un urlo disperato gli scappò dalle labbra.

La risata del maggiore si fece spazio in tutta la stanza. "Certo che avrai un bel po' da fare per renderti presentabile. Sei alquanto osceno."

"Fottiti, Lee." Gli regalò un medio per poi alzarsi finalmente dal letto.

"Hai già pensato a dove porterai quella bella ragazza dopo la cena?" Un sorrisetto sghembo comparve sulle sue labbra e Jisung glielo avrebbe tolto più che volentieri ha morsi.

"No e non ho intenzione di organizzare nulla," sbuffò prendendo i boxer e una tuta.

"Ma come, ti credevo un gentiluomo."

"Ti ricordo, brutto bastardo, che se mi trovo in questa situazione è solo a causa tua." Ringhiò avviandosi al bagno.

"Tu mi hai tolto la conquista da sotto al naso, stronzo." Lo guardò male.

Il minore ridacchiò, "non è colpa mia se tu non sai provarci come si deve. E ammettiamolo, non saresti durato più di tre minuti."

E con un sorrisetto fece per aprire la porta del bagno ma fu bloccato dalla presa di Minho sul suo polso che lo fece voltare e sbattere contro essa.

"Se non fosse che hai fatto il cascamorto Jungwoo non sarebbe mai stato alle tue avance," ringhiò quasi contro le sue labbra.

"L'importante è crederci!" Rise.

"Cosa intendi scusa?"

"Credo che lui avesse capito tutto e piuttosto che perdersi il vero divertimento per tre minuti scarsi abbia deciso di cambiare," sorrise sghembo.

"Dubiti delle mie capacità moccioso?" Si fece più vicino schiacciandolo tra la porta e il suo corpo.

"Andiamo, lo sanno tutti che non faresti urlare nemmeno Daewhi. E quello va letteralmente con chiunque." Lo guardò negli occhi mantenendo quel sorrisetto.

"Eppure se chiedi in giro ti diranno il contrario."

"Possono sempre mentire. In ogni caso non ci crederei."

"Sei per caso geloso che tu non sia ancora venuto a letto con me, moccioso?" Soffiò sulle sue labbra con un sorrisetto.

Han sentì uno strano formicolio lungo la schiena. Non ne sapeva il motivo. Seppe solo che rimase imbambolato a guardare le labbra del più alto. Così rosee, a forma di cuore e dannatamente invitanti.

Dall'altra parte Minho stava osservando i suoi movimenti senza battere ciglio, sembrava entrato in uno stato di trance nel quale non capiva più nulla e nel quale esisteva solo Jisung oltre a lui.

Quando le loro labbra si sfiorarono il minore tornò alla realtà e con uno spintone lo allontanò. "Non potrei mai essere geloso di te, stronzo narcisista." Lo guardò male per poi chiudersi in bagno.

Si spogliò velocemente e si buttò sotto l'acqua gelida della doccia. Le immagini di ciò che aveva quasi fatto prima gli passarono nella mente in loop, causandogli strani formicolii lungo la schiena.

"Che cazzo stavo facendo? Devo essere impazzito," borbottò sciacquandosi il viso più volte. "Poi cosa è questa sensazione? Perché non se ne va?" Sbuffò schiaffeggiandosi da solo.

i hate you ~ minsung ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora