Jisung si era sempre ritenuto un ragazzo di parola e, in quanto tale, aveva privato Minho di qualsiasi tipo di contatto fisico. Che fosse un pompino, una sega, un bacio o anche una semplice carezza.
Non gli aveva concesso proprio nulla e questa cosa aveva infastidito molto il ragazzo più grande. Che ogni volta che lo vedeva pregava che si arrendesse e si concedesse a lui. Cosa mai accaduta, ovviamente.
Quel pomeriggio, come la settimana prima, Jisung si trovava comodamente seduto suo letto mentre ascoltava la lezione della professoressa Lim, ancora a Busan.
Aveva solo la videocamera accesa e accanto a sé teneva il quaderno sul quale segnava gli appunti con cura e precisione. Era parecchio concentrato e non voleva avere alcun tipo di distrazione; quella lezione era particolarmente interessante.
Minho era in doccia, intento a darsi nuovamente piacere mentre pensava al minore e al suo suo corpo sinuoso, che tanto desiderava distruggere e sporcare di lussuria.
Nonostante non avessero fatto nulla per l'intera settimana, il minore non aveva fatto altro che provocarlo con battutine, allusioni e vestiti decisamente troppo sexy per l'ambiente universitario, aumentando così la sua insaziabile voglia di renderlo suo.
Desiderava stringerlo a sé, accarezzare lentamente la sua pelle color miele e sentirlo tremare sotto il suo tocco. Voleva baciare ogni centimetro del suo corpo e ricoprirlo di succhiotti e segni di morsi, affinché tutti capissero che fosse una sua proprietà. Voleva consumarlo in ogni posizione possibile e in ogni angolo, godendosi a pieno ogni suono che lasciavano le sue soffici labbra.
Tutti quegli scenari lo fecero eccitare di nuovo. La voglia di vendicarsi andò a braccetto con la sua voglia di scoparlo e con un sorrisetto bastardo dipinto sulle labbra uscì dalla doccia.
Nascose l'erezione con una salvietta, che legò alla vita, lasciò i capelli umidi per darsi un aria più sexy e trasandata, sapendo che avrebbe ottenuto un certo effetto sul minore, ed entrò in stanza.
Jisung lo ignorò e rimase con la testa incollata al quaderno, senza smettere per un secondo di scrivere.
Minho si mise in piedi davanti al grande letto matrimoniale, guardandolo. "Han."
"Non ora, Minho. Sto seguendo la lezione!" Lanciò uno sguardo veloce alla lavagnetta digitale sulla quale la professoressa stava scrivendo.
"Jisung." Lo richiamò nuovamente.
"Non ora, ho detto."
"Jisungie~"
Il minore sbuffò e alzò la testa nell'esatto momento in cui il maggiore si sfilò la salvietta, tirandogliela addosso.
"Che diamine-" tolse il pezzo di stoffa dalla sua faccia e si trovò difronte al meraviglioso spettacolo di un Minho completamente nudo e con una ben evidente erezione.
Deglutì rumorosamente, guardandolo da capo a piedi. "H-Hyung, che stai facendo?"
Il rosso sogghignò prendendo la sedia dalla scrivania. La posizionò davanti al letto e ci si sedette sopra, mantenendo il contatto visivo con il castano, che si stava agitando, e iniziò a sedurlo.
Passò piano le mani suo petto muscoloso, facendole scendere lentamente al suo basso ventre. Si morse le labbra guardandolo e avvolse la mano attorno al suo membro, gonfio e rosso per la troppa eccitazione.
Jisung si leccò le labbra difronte a quello spettacolo mozzafiato, sentendo l'eccitazione salire. Le guance si colorarono di un rosso acceso mentre cercava di riportare l'attenzione al suo computer, fallendo.
Il maggiore iniziò a muovere lentamente la mano su tutta la lunghezza, stimolando la punta ogni volta che tornava verso l'alto.
Il minore si morse le labbra mentre piano piano la lezione passava in secondo piano e la sua concentrazione si rivolgeva solamente alla visuale eterea che aveva davanti.
"Oh Jisung." Grugnì gemendo, muovendo la mano più velocemente senza smettere di guardarlo intensamente negli occhi.
Merda.
Jisung non riusciva a staccare gli occhi dal suo corpo muscolo e sensuale. Tutto quello che avrebbe voluto fare in quel momento era spegnere il computer e concedersi a Minho, che si stava toccando in quel modo così sensuale da farlo impazzire completamente.
Minho era un disastro di ansimi e rochi gemiti. Guardare il minore che lo fissava con quel suo sguardo da cucciolo sottomesso a lui lo stava mandando fuori di testa.
Aumentò ancora i movimenti, gemendo il suo nome più volte. Roteò gli occhi e inarco la schiena, contraendo i muscoli.
Jisung non aveva mai trovato così fastidioso avere indosso dei vestiti. Voleva strapparli, gettarli a terra e buttarsi tra le braccia del maggiore.
La lezione era ormai un lontano ricordo, i suoi occhi erano concentrati esclusivamente sulla stupenda visuale di Minho, che lo stava facendo gemere e bagnare senza nemmeno toccarlo con un dito.
"Cazzo, Jisung!" Gemette con voce roca sentendosi pervaso da una forte ondata di piacere.
"Hyung~" gemette stringendo la penna che teneva tra le mani. Sentiva il forte bisogno di toccarsi.
Il più grande venne rilasciando un roco gemito e senza nemmeno accorgersene Jisung venne nei suoi stessi boxer, creando un appiccicoso fastidio.
Minho si alzò con la mano colma del suo seme e con un sorriso malizioso si avvicinò al minore, che deglutì alla visuale. Senza farsi vedere disattivò la telecamera, spostò il pc a lato e avvicinò le dita alla sua bocca.
"Aprì." Ordinò e il castano obbedì immediatamente, trovandosi poi le dita nel maggiore in bocca. Chiuse le labbra e le succhiò per bene, ripulendole.
Lentamente Minho le tolse, tirandogli il labbro con il pollice. Il più piccolo lo guardò negli occhi, sentendosi impotente sotto lo sguardo dominante del più grande.
Sentiva l'eccitazione alle stelle. Voleva solo che il maggiore gli strappasse i vestiti e lo sbattesse senza pietà, voleva urlare e sentirsi sottomesso a lui. Voleva essere la sua bambola di pezza.
Il maggiore gli leccò il labbro spostandosi poi verso il suo orecchio. "Buona lezione, stronzetto." Gli morse il lobo allontanandosi.
"C-Cosa- Yah! Dove vai?!" Lo guardò con le gote rosse.
"In bagno," alzò le spalle. "Perché? C'è qualche problema?"
"Sì! Eccome se c'è. Devi tornare qui e sbattermi. Tipo subito," lo guardò serio.
Il rosso rise e senza dire nulla si chiuse in bagno per cambiarsi. Jisung uscì dalla chiamata e si precipitò in bagno.
"Non si usa più bussare?" Lo guardò infilandosi la felpa.
"Non ti fai mai problemi nemmeno tu."
"Touché," si avvicinò alla porta ma l'altro si mise davanti a essa, chiudendola. "Spostati, Jisung. Devo andare agli allenamenti."
"Tu da qui non ti muovi finché non finisci ciò che hai iniziato!"
"Quel che ho iniziato l'ho finito, quindi posso andare."
"Tu avrai anche finito ma io ho di nuovo un bel problema ed è alquanto fastidioso." Prese la mano del maggiore portandola sopra il cavallo dei suoi pantaloni, "questa è colpa tua."
Minho ghignò stringendo la presa, facendolo sussultare e ansimare. Lasciò dei baci sul suo collo risalendo poi verso l'orecchio. "Io non ho fatto proprio nulla quindi sono liberissimo di andarmene." Gli morse il lobo per poi allontanarsi e uscire.
Jisung rimase immobile con le guance in fiamme e un fastidioso problema nei boxer.
"Dannato stronzo!" Urlò esasperato.
Si avvicinò al lavandino sciacquandosi la faccia per cercare di riprendersi. Si diede uno sguardo allo specchio sistemandosi il più possibile, prese un profondo respiro e tornò sul letto per provare a riseguire la lezione.
a/n
Ed ecco il secondo bonus smut. Che dite? Ne scrivo un terzo in cui Jisung si vendica? Se la risposta è sì sono ben accetti consigli :)
Fatemi sapere se questi due bonus vi sono piaciuti. Buona serata e buona notte!! ♡
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i hate you ~ minsung ~
Fanfictionfinire in stanza con il ragazzo che più si odia non è mai una buona cosa. boy x boy. smut. status: completata #1 in minsung 21.03.2022 #1 in straykids 20.04.2022 #2 in gay 07.08.2022 #1 in leeknow 19.09.2022 #1 in minho 02.08.2023