6

3.7K 197 164
                                    

Al mattino Jisung si svegliò più felice del solito. La sera prima era riuscito a completare il suo rituale d'inizio anno e non con un ragazzo qualsiasi ma con Choi Bomin, il sogno erotico di qualsiasi persona presente nell'università.

Si alzò dal letto ignorando completamente il narcisista che lo guardava stranito, prese i vestiti e si chiuse in bagno per farsi una doccia calda.

Quando finì, uscì e si asciugò con una salvietta. Si mise i vestiti, si diede una sistemata e uscì riponendo il pigiama piegato sotto al cuscino. 

"Potresti smettere di sorridere in quel modo? Sei alquanto inquietante," sbuffò Minho.

"Se smettessi di guardarmi non ti darebbe fastidio." Sorrise sarcastico, infilando le scarpe. 

"Stavo semplicemente osservando quanto sembri un dalmata."

"Sei per caso geloso?" Lo guardò con un sopracciglio alzato.

"Di chi? Di Bomin?" Rise di gusto, "ma fammi il piacere."

Prese lo zaino e si avvicinò a Minho, "per tua informazione è stata la scopata più bella della mia vita," sorrise fiero.

"Come vuoi, buona giornata dalmata." Rise prima di chiudersi in bagno.

"Fottiti Lee Minho," sbuffò e uscì sbattendo la porta. Era incredibile come quel ragazzo potesse irritarlo così tanto nel giro di cinque minuti. 

Scese le scale e raggiunse la caffetteria, prese il suo ordine e raggiunse i due al tavolo notando la presenza di una terza persona.

"Buongiorno ragazzi." Sorrise sedendosi accanto alla figura, notando poi che si trattasse di Changbin. "Oh, hey Bin." Gli sorrise.

"Hey, Ji." Gli sorrise battendogli il cinque.

"Vedo che sei di buon umore stamattina," sorrise Hyunjin. "Immagino sia andata bene ieri."

"Oh è andata benissimo," sorrise bevendo il suo bubble tea.

"Posso notarlo, il tuo collo parla da solo." Rise il moro.

"Chi era il fortunato, Ji?" Chiese Bin.

"Choi Bomin." Sorrise ripensando alla sera prima, sentendo ancora le mani del moro sul suo corpo.

"Però, ti sei dato da fare eh." Risero.

"È stata la serata più bella della mia vita."

"Com'è a letto?" Chiese curioso Seungmin ricevendo un'occhiataccia dal suo ragazzo.

"È un fottuto Dio! Se ci ripenso sento ancora le sue mani addosso. Ha quei modi di fare lenti che ti fanno completamente impazzire ma è anche rude. Insomma: è letteralmente perfetto." Spiegò con un sorrisino e gli occhi a cuoricino.

"Dio quanto ti invidio!" Si lasciò scappare il moro.

"Scusami?" Hyunjin si alzò guardandolo male.

"No amore, non è ciò che intendevo. Lascia che ti spieghi!"

"Oh, ti sei spiegato benissimo." Prese lo zaino e se ne andò.

Seungmin lo guardò allontanarsi maledicendosi mentalmente. "Mannaggia alla mia boccaccia."

"Dai, va da lui. Sono sicuro farete pace."

"Concordo con Bin, quel ragazzo non riesce a starti lontano per più di dieci minuti."

"Spero mi perdoni." Prese lo zaino e corse fuori cercando Hyunjin.

"Dimmi un po' Bin, come te la passi?" Bevve il suo bubble tea prestando attenzione al moro.

"Diciamo bene, dai." Sorrise.

"Non sembri molto convinto. Che succede?"

Il moro alzò lo sguardo puntandolo nella direzione della sua cotta. "Diciamo che ho preso una bella sbandata per un ragazzo stronzo che non sa nemmeno della mia esistenza. O meglio: che la ignora."

"Ow, mi spiace." Gli accarezzò la schiena, "di chi si tratta?"

Il grigio alzò lo sguardo notando quello di Changbin posto sulla sua figura, roteò gli occhi e guardò altrove facendo sospirare il maggiore.

"Lee Felix." Rispose abbassando lo sguardo.

"Mi dispiace dirtelo in questo modo ma dovevi aspettartelo. Dopotutto è il migliore amico di Minho."

"Lo so, Ji. È quello il punto. Ma nonostante ciò continua a piacermi."

"Ti ha proprio rubato il cuore." Changbin sospirò annuendo. "Perché non provi ad avvicinarti?"

"Ci ho provato più volte e l'unica cosa che ho ottenuto è il suo disprezzo nei miei confronti."

"Non credo addirittura ti disprezzi. Può essere stronzo ma non credo così tanto."

"Ogni volta che mi avvicino a lui alza gli occhi al cielo e mi ferma alzando la mano. Nemmeno il tempo di dirgli ciao che mi snobba con la solita frase: levati dal cazzo."

"Che caratterino il tipo."

"Già, peccato che io sia talmente sottone da lasciarlo fare senza dire nulla."

"Non so bene come aiutarti perché come sai non ho mai avuto relazioni con qualcuno. L'unica cosa che posso dirti è di fargli sudare il tuo amichetto. Mi spiego: secondo me le tue attenzioni gli dispiacciono fino a un certo punto, quindi se tu per un po' lo ignori e fai il cazzone potrebbe essere lui a venirti a cercare. Se è narcisista come Minho, che ama essere al centro del pensiero di tutti, sono sicuro si avvicinerà."

"Potrei pensarci," ragionò guardando il grigio. "Dici che potrebbe funzionare?"

"Secondo me sì."

"Mh, ci sto."

"Ottimo, sono sicuro cadrà presto ai tuoi piedi." Gli fece un occhiolino.

"Lo spero," sospirò.

"Vado a lezione, ci vediamo più tardi!" Si alzò e dopo aver avuto un saluto in cambio si avviò verso l'aula.

Prese posto e poco dopo venne raggiunto da un Seungmin alquanto demoralizzato e triste. Si sedette accanto a lui poggiando la testa sul banco.

"Tutto bene Minnie?"

"Mhmh."

"Avete fatto pace?"

"Mhmh."

"Ti sei trasformato in una mucca e non lo sapevo?"

"Mhmh."

"Se non la smetti di rispondermi a monosillabi ti strozzo."

"Mhm- aia!" Alzò il viso guardandolo male e portò la mano alla testa massaggiando il punto colpito.

"Così forse la smetti di fare la mucca," ricambiò lo sguardo. "Mi dici che ti prende?"

"Niente," bofonchiò tornando nella posizione iniziale.

"Hai detto di aver fatto pace con Hyunjin. Allora perché sei così depresso?"

"Non sono depresso."

"Sembra il contrario ma okay. Quindi, che hai?"

"Sento già la stanchezza di cosa mi aspetta quando tornerò in camera."

"Ohh quello," rise. "Immagino ti abbia proposto un modo particolare per farti perdonare."

"Non farmici pensare ulteriormente, grazie." Sbuffò guardandolo.

"Vedrai che ti piacerà."

"Su quello non ho dubbi. E a proposito di questo, se per i prossimi due giorni non mi vedrai saprai chi incolpare."

"Esagerato."

i hate you ~ minsung ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora