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Tw: violenza. verrà raccontata una parte della storia di Felix facendo riferimento a violenze, se siete sensibili vi sconsiglio di leggere questo capitolo.

Sarà abbastanza lungo. 

E anche qui si piange.


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Changbin aveva ascoltato il consiglio del suo amico ed era tornato nella sua stanza per potersi lavare e rendere un minimo presentabile prima di affrontare la lunga chiacchierata con Felix. Era necessaria, doveva sapere in modo da poterlo aiutare come meritava. 

Raggiunse la stanza della coppia e bussò aspettando che Chan gli venisse ad aprire, sorridendo. 

"Come sta?" Chiese preoccupato guardando il minore oltre la spalla del bruno. 

Era seduto sul letto tra le braccia di Jeongin, stringeva la sua maglia per cercare di calmarsi ma invano. Poteva vedere il suo corpo tremare da dove si trovava. 

"Te lo dirà lui, so che sei venuto perché dovete parlare. Ti chiedo solo di andarci piano con le domande, come vedi è molto scosso e fragile al momento e potrebbe piangere da un secondo all'altro."

"Non preoccuparti, Chan. La mia unica intenzione è aiutarlo e donargli l'amore che merita. Non importa quanto tempo ci vorrà, io lo aspetterò." Rispose sicuro. 

"Sei un bravo ragazzo, Changbin." Gli sorrise dandogli un pacca sulla spalla per poi girarsi verso il suo ragazzo e fargli un cenno con la testa. 

Il rosa annuì per poi rivolgersi al ragazzo che teneva tra le braccia. Felix annuì alzandosi e camminò lentamente verso l'ingresso. Chan gli sorrise e quando fu fuori chiuse la porta. 

Changbin lo prese per mano. "Ti va di venire nella mia stanza? Il mio coinquilino non c'è e possiamo parlare tranquillamente." Gli sorrise. 

Felix annuì solamente e stringendo la mano del maggiore iniziarono a camminare in silenzio uno affianco all'altro lungo il corridoio. 

Quando arrivarono si chiusero la porta alle spalle e si sedettero sul letto del moro. Il minore non accennava a lasciargli la mano, il calore che emanava era piacevole e lo faceva calmare. 

Il più grande sorrise e quando furono comodi prese parola. "Voglio solo dirti che io sono qui pronto ad ascoltarti, qualsiasi cosa dirai non verrà mai giudicata da parte mia e se vorrai piangere sarai liberissimo di farlo. Io sono qui per asciugarti le lacrime e confortarti." Sorrise dolcemente accarezzandogli la mano. 

"Vorrei davvero ringraziarti per quello che hai fatto oggi, anche se mi dispiace che ti abbiano sospeso a causa mia."

"Non dirlo nemmeno per scherzo, Lixie. Non è assolutamente colpa tua. Non m'importa nulla della sospensione, anzi. Se tornassi indietro agirei sempre allo stesso modo, non mi pento di nulla." Lo rassicurò.

"Grazie." Sorrise arrossendo per il nomignolo, guardandolo in viso per la prima volta in tutta la giornata. 

Inutile dire che con quello sguardo il moro si sciolse, sentendo il cuore battere velocemente e una strana ma piacevole sensazione solleticargli lo stomaco. 

"Non devi ringraziarmi!" Ricambiò il sorriso. 

I due rimasero in silenzio per un po' a osservarsi, provando dei sentimenti contrastanti, sentendosi meglio solamente con la presenza dell'altro, avvolti in una bolla di assoluta calma. 

Felix voleva davvero raccontare tutto al maggiore, sarebbe stato un grande peso in meno per lui e forse lo avrebbe fatto stare meglio. Ma era ancora troppo presto, c'erano dei segreti che non era ancora pronto a rivelargli, considerando poi che non avessero un vero e proprio rapporto.

i hate you ~ minsung ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora