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"Changbin!"

Il moro si girò sentendo il cuore perdere un battito. "Felix!" Gli sorrise.

Non lo vedeva da quell'episodio alla festa e non sapeva come comportarsi. Se fosse tornato indietro avrebbe agito allo stesso modo, che fosse stato ubriaco o sobrio. Aveva una grande cotta per il minore e sapere che fosse fidanzato con un verme del genere gli faceva rivoltare lo stomaco. 

Voleva cancellare l'esistenza di quel bastardo dalla faccia della terra e poter donare al più piccolo tutto l'amore che meritava.

"Avrei bisogno di parlare con te."

"Siediti-"

"In privato." 

Changbin annuì alzandosi. "Nella mia stanza? Il mio coinquilino è a lezione tutto il pomeriggio."

Il più alto annuì. In silenzio uscirono dalla mensa e raggiunsero la camera del maggiore.

"Scusa per il disordine. Non è un tipo molto ordinato," si fece da parte per farlo passare.

"Direi che non lo è per nulla," rise.

"Già."

Si accomodarono sul letto e rimasero in silenzio per qualche minuto, persi a osservarsi.

Più lo guardava più capiva quanto i sentimenti nei suoi confronti fossero veri e forti. Voleva solo tenerlo con sé, donargli infinito amore e ricordargli ogni giorno quanto fosse speciale.

Dall'altra parte Felix aveva paura. Sia per la situazione in cui si trovava, sia d'iniziare a provare qualcosa per il più grande.

Da quando lo aveva difeso in quel modo alla festa non aveva fatto altro che pensarci e ripensarci. Aveva persino sognato finali diversi in cui, anziché fingere di preoccuparsi del suo ragazzo, si gettava tra le braccia del moro ringraziandolo e pregandolo di salvarlo.

"Allora, di che devi parlarmi?"

La voce del maggiore lo distrasse dai suoi pensieri, scosse la testa e prese coraggio. Aveva provato quel discorso per tutta la mattina, non doveva sbagliare.

"Di ciò che è successo alla festa."

"A proposito di quello, vorrei scusarmi per aver aggredito il tuo ragazzo in quel modo."

Ti ringrazio invece. "Non preoccuparti, ti abbiamo perdonato." Gli sorrise.

"Uhm, grazie... credo?"

"Ora avrei bisogno che mi stessi ad ascoltare senza interrompermi."

"Va bene."

Si misero comodi e Felix iniziò a parlare. "Prima d'iniziare tengo a precisare che quello che sto per dirti è la decisione presa sia da Juyeon che da me. In parte ti ringrazio per come hai agito ma voglio che non succeda più. Ha sofferto molto con tutti i colpi che ha ricevuto, per poco non finiva all'ospedale e questo ha fatto molto male anche a me. Juyeon vuole che ti scusi con lui di persona, non accetterà un messaggio o qualsiasi altra cosa. Lo vuole sentire direttamente da te. E come ultima cosa, vuole che ti allontani da me. Non dovrai guardarmi, sfiorarmi, parlarmi o importunarmi come hai sempre fatto. Dovrà essere come se non ci fossimo mai conosciuti, dovrai tagliare ogni tipo di rapporto con me e non cercami più. Mai più. Io sono fidanzato con Juyeon e non posso distrarmi con altri ragazzi, in nessun modo. Non potrò più nemmeno sedermi al tavolo con i miei amici, dovrò stare sempre con lui. Se proverai solo ad avvicinarti finirà male sia per te che per me. Questo è ciò che mi ha esplicitamente chiesto di riferirti. Fai ciò che abbiamo deciso e non ci saranno problemi."

Quando finì di parlare aveva la testa bassa, si stava torturando le mani e cercava in ogni modo di non piangere dopo aver pronunciato quelle parole. Tirò sul col naso e alzò il viso regalandogli un meraviglioso finto sorriso. "Ti prego, Changbin. Fai come ti ho detto."

Il maggiore era letteralmente senza parole. Non sapeva cosa dire. Come poteva un essere umano essere così meschino e stronzo. A sentire quel racconto il suo cuore si era stretto in una morsa per poi spezzarsi quando Felix lo aveva pregato con gli occhi lucidi. 

Si morse il labbro sentendo la rabbia ribollirgli nelle vene. Fece un respiro profondo e guardò il minore negli occhi prima di avvicinarsi maggiormente a lui.

"Tu vuoi questo?" Chiese serio senza perdere il contatto visivo.

Felix sentì una strana sensazione allo stomaco. "Io e Juyeon abbi-" venne bruscamente interrotto.

"Non mi interessa un cazzo di cosa vuole quel pezzente. Voglio sapere se è questo che tu vuoi. Guardami negli occhi e dillo."

Il grigio fece ciò che il maggiore gli aveva chiesto e con il cuore che faceva male pronunciò quelle parole. "È q-quello che voglio."

Udire quelle parole fece male, molto male. "D'accordo." Disse semplicemente abbassando lo sguardo.

Il minore si alzò. "Allora vado."

Changbin si avvicinò a lui accanto alla porta. "Stammi bene."

Felix si avvicinò a lui, gli baciò la guancia e sorrise. "Addio, Seo Changbin." Senza lasciare tempo all'altro di dire qualcosa lasciò la stanza chiudendo la porta dietro di sé.

E così rimase solo nella sua stanza. La testa piena di pensieri e la sola e grande voglia di trovare quel figlio di puttana e rompergli le ossa una a una.

Di una cosa era sicuro: non si sarebbe arreso così facilmente.










A/n

Buongiorno stellinx💫
Come state?

Stamattina mi sento particolarmente ispirata quindi potrei aggiornare davvero una seconda volta e portare finalmente la smut minsung... o forse Keeho li interromperà di nuovo ehe ;)

A parte questa piccola parentesi, avrei bisogno dei vostri sinceri pareri su come sto portando avanti la storia dei changlix.

Ma anche di cosa ne pensate della storia in generale. Vorrei capire se piace o se è un banale clichés letto e stra letto. Se fosse così provvederò a modificarla per renderla più "nuova."

E nulla, ci vediamo più tardi con il secondo aggiornamento.

Buona scuola e buona giornata!




Moon💫

i hate you ~ minsung ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora