Arche-type 1.0

Parte senza titolo 38

Chi proietta cerca disperatamente la catarsi e tratta il prossimo con i propri schemi, camice che veicolano i tuoi movimenti - ma sono un Uomo con quattro braccia e tu un uomo o donna con soli due occhi... -

 Quando gli schemi di chi ha paura diventano un archetipo di frenesia di massa che incastra parte dell'altra massa stiamo difronte alla paura dell'archetipo. La fobia che descrive e porta erroneamente il prossimo con i propri neuroni specchio verso la maschera pirandelliana del caprio.

Mediocrità.

E poi troviamo le crocerossine/i, teatranti che cercano nel parco epico del dramma di portare a catarsi quella disperazione, la follia e assumono le maschere dell'orrore (pirandelliane) per trasformare il dramma in una commedia e lo fanno senza rendersene conto nella scelta, diventando pedine del male, perche chi proietta è il male in questione, in quanto tira fuori negatività (quella passiva è la peggiore:...)

La commedia dell'orrore.

E già perché se non diventi l'eroe che cavalca il conflitto del "non sono la maschera che mi affibi" allora diventi il commediante che gioca con le proiezioni del male, anche se inconsapevole (per quello che la superficialità è il male, le facilonerie di pensierucci).

Quindi la commedia dell'orrore cosa è?

La commedia dell'orrore è quella sindrome da commediante inconsapevole e non dove gli individui diventano le maschere (maschere e non entità) che gli affibbiano ma questo è appunto l'orrore, che dei meschini viene lasciato vivere ed esprimere. Quindi certe commediucce che considerano il male dell'uomo come sorgente del loro lavoro, sono in realtà espressione di una mediocrità che va a contribuire la genesi dello stesso comportamento in chi invece lo fa in modo inconsapevole, divenendo il caprio commediante. E infatti solitamente sono lavori di un certo piattume se non peggio alcuni sfociano nel moralismo contraddittorio.

Che pena.

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