Parti del mito greco mettono in luce la miseria umana quando incontra le capacità degli stessi.
La ricerca dell'unicità,per essere immortalati come divini, un vecchietto deve fare i conti con il fatto che nuovi fiori nascono, cosi la saggezza diventa stoltezza, cupidigia, invidia, avarizia, superbia,... e bistratta schiaccia perseguita persone alle quali proietta la propria miseria,riempendo gli spazi vuoti della sua giornata per salvare una maschera che cade a pezzi di unicità e sentirsi saggio... di contro il giovane pensa di essere nato alle foci di un grande destino e si sente portatore di nuove novelle con le quali innalzare la statua del proprio successo, e diventare un conquistatore di importanza,... o per bellezza o per intelletto o per ingegno,... cose già viste...nessuno di loro è un dio. La fama, è infarcita di qualunquismo...l'obelisco, il totem, della miseria umana.
E in tutto questo, nel mito greco, spinti a necessità, gli uomini e gli dei, compiono il loro destino, la fatualità degli eventi li conduce lungo tutto il percorso... la dea Ananke.
Platone la vuole madre delle moire,... il Fuso di Ananke.
Il Fuso è un attrezzo interessante attraverso il quale è possibile la filatura, a differenza di Atena, che ricama, Ananke crea il filato, cioè il filo dalle fibre e le moire intrecciano un filo d'oro ad uno bianco o uno nero.
Quindi la miseria e la virtù umana da dove nasce? se la predestinazione ci vedrebbe come il prodotto su un filo?
La dea Atena ricama, e ci prova pure Aracne ad essere unica, ma lo fà definendosi lei l'inventrice del ricamo, quindi si pensa una dea,.... l'arroganza.
La fibra, l'archetipo, che già per questo non ci rende unici a nessuno,... ma l'unicità potrebbe nascere dall'abilità, cosa che la divinità possedeva, e l'eroe nella "pietas" segue queste vie.
Ma la fatualità non risparmia nessuno, ne uomini ne dei. Cosi come ci sono dei puniti da altri dei. Cosi ci sono Eroi che lungo il loro percorso, per esempio si trovano ad essere senza volerlo protagonisti e vettori di questo fato. Si pensi ad Atlante che viene pietrificato da Perseo, con la testa di Medusa. E' Atlante che da fastidio a Perseo perché ha paura - se non ricordo male, ma potrei sbagliarmi - che lo detronizzasse, ma è proprio per questo suo comportamento vessatorio nei confronti di Perseo che si trova imprigionato in una ragnatela, nel senso che si fa pietrificare da"solo" perché girandosi vede la testa di Medusa e diventa di pietra, diversamente non sarebbe successo...
Atena nasce dall'inevitabile fato della profezia fatta a Zeus, e non finisce male come aveva paura; Zeus diventa padre degli dei proprio perché Chrono, il titano, lo perseguita (a lui e gli altri fratelli) pensando che sarebbe stato detronizzato e cosi successe allo stesso Chrono con Urano,...insomma si fossero stati calmi le cose sarebbero andate diversamente.
La ragnatela dell'archetipo, il filo, la fibra, quando viene usato male. E male lo usa Aracne e viene tramutata in ragno per questo?
Anche Arianna "fa srotolare un filo" a Teseo per farcela nel labirinto, il che diventa tutto simbolico.
Ma nel ricamo esiste un altro attrezzo e cioè la spola; se con il fuso facciamo il filo con la spola intrecciamo i fili. La spola passa attraverso i fili, e anche questo è simbolico. Un attrezzo che attraversa tutto l'intreccio per intrecciare altro ancora.
Attraverso gli archetipi passa e usa gli archetipi. La conoscenza.Cosi come la spola attraversa il filato, la fibra viene attraversata dal colore.
Attraverso la conoscenza? ma cosa genera la conoscenza? artefatti e gli artefatti generati dalla conoscenza possiedono le qualità della conoscenza.
Ma la conoscenza ha ordinato il chaos, creando i fili e l'intreccio,... cosi poche conoscenze sono brute e alte conoscenze sono fini.
La brutalità dell'uomo si trova davanti al senso di giustizia e misericordia, che si trovano a rappresentare la pietà. Quello che rende l'uomo tale è l'umiltà. E l'essere umile è un sentimento semplice, povero, che dona la ricchezza dell'evoluzione.
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Arche-type 1.0
SpiritualNel Teatro Tiranno che è l'Arte e non lo Spettacolo, dove quest'ultimo è solo l'oppositore e il non sentire... Amleto è il Giudice e il principe e il re... E lo Spirito il Mistero... Tutto il resto è osceno è spettacolo è il mis-èro ego fui protOsc...