Dopo anni, mesi, giorni... finalmente ho trovato una risposta fra le tante. Quella boria, difficile da identificare visto il ghetto dove si nasconde, di un bambino cresciuto, viziato e che pareva il suo ghetto rappresentarlo, ma cosi non era, gli appartenenti al ghetto erano umili, normali, forse diversi, certo, loro stessi si identificano con quell'appellativo che li contraddistingue, ma non sono come lui.
Quella ostentata importanza di chi cerca un posto dove emulare quella mancanza, quella figura identità che lo inserisce nel mondo, della quale non centra niente o non ne è all'altezza e che invece di accettare la diversità, che nella sua mente avrebbe significato la caduta, come chi vedendo il sole le sue ali di cera si sfaldano, cosi ecco lui con quella tracotanza, piu del padre, piu cesare di cesare, eleva il proprio volo verso la morte di se stesso.
Ecco, il ghetto sembra rappresentare la caverna, e lui come iena che non si pone a disposizione della Realtà, in quanto non avrebbe motivo di essere come il padre, cercando un suo posto nel mondo cerca la virtualità, e il ghetto, molto piu facile per lui è il posto dove porsi come un dio, come se un uomo con la terza media viaggiando nel tempo, al tempo delle antiche civiltà sarebbe potutto essere considerato tale. Un dio e di cosa?
Della fama del padre? dell'importanza della gente che lo circonda? ma lui cosa ha? cosa è? sotto stress, cosa è? nella rinuncia totale cosa rimane? nessuna di queste prove sembra dare un'identità se non la solita strilla isterica di chi compete con lo spettro paterno e si arruffiana con lo spettro materno. Edippo. Il Ghetto di Edippo.
Una schizofrenia emotiva tale da portarlo dalla manipolazione sociale alla fallacità della manipolazione della Realtà, quella che non puo manipolare e non vuole accettare e quindi Eternamente Frustrato.
L'incapacità di essere come il padre, la creazione di un mondo virtuale distaccato dalla realtà, un gioco, un immagine priva di significato se non una cripto valutazione che qualcuno decide di dare. E in questo essere, cercare di essere, a tutti i costi, il play-maker e competere per questo ruolo per diventare il re del branco. Del virtuale.
Cosi, che gli appartenenti al ghetto, invece reali, evolgono e il re del virtuale cade. Umanamente.
Icaro e Edippo.
Non lo capisce. Perché loro assolti dal loro "peccato" di umiltà salgono nel paradiso dell'identità e lui invece rimane senza niente nel vano e nel vuoto, vanità, sciacallaggio e parassitismo,... forse come un vampiro passando dalla love bombing all'esclusione di chi non gli conviene per il trionfo del nettare, il sangue da succhiare la vita altrui che lo nutre. Il ruolo energetico prelibato che lo adorera come un dio caduto,... nella sua miseria e coattagine.
Narciso.
Narciso, Icaro ed Edippo. Contro iniziati perche non a livello dell'iniziazione ad Uomo, devono ricreare il loro cosmo, con quattro regole per essere gli dei delle pulci.
I prodotti di Aracne.
Sconfitti dalla prova di Minerva.
Il volgo "dice" che Aracne ha sconfitto Minerva, ma allora perché Aracne si sente inferiore e fuori luogo dopo e cerca quietanza da se? e la compassione della stessa Minerva la salva?
Il volgo si perde nel labirinto dello scrittore, anch'egli uomo, nel velo del testo sapiente, che denuda l'animo e introietta il lettore all'interno del brano... il cortocircuito è necessario affinche il lettore prenda riflessione e si sveli la dove il testo velato svela l'arcano in modo sapiente.
La tracotanza del lettore che legge e la riflessione, come il guerriero ubriaco, che nessuno, pur essendo lucidi, riesce a combattere. Shiva. La colonna di fuoco che i braamini non vedono ma nel quale solo Visnu è sapiente, oltre a Shiva, ovviamente.
Interessante vero? ho iniziato il post con l'attacco alla virtualità, per finire con il sogno di Visnu. Mai detto che il sogno di Visnu è virtuale, forse il pensiero di Braham lo è?
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Arche-type 1.0
SpiritualNel Teatro Tiranno che è l'Arte e non lo Spettacolo, dove quest'ultimo è solo l'oppositore e il non sentire... Amleto è il Giudice e il principe e il re... E lo Spirito il Mistero... Tutto il resto è osceno è spettacolo è il mis-èro ego fui protOsc...