Goethe dice che non possiamo pretendere uno scopo morale dall'opera di un artista, anche se questa potrebbe averne. Quindi non possiamo neppure pretenderne una scelta etica?
Il cattivo esiste, esiste anche la malvagità, esiste l'Antieroe ed esiste di certo il coro del cattivo. Nella tragedia greca per esempio troviamo ben rimarcato il protagonista e il coro del protagonista e l'antagonista e il coro dell'antagonista.
Quindi il "Ruolo" è fondamentale al fine dell'opera, senza il quale crolla l'opera stessa. Come diceva Stanislavskij: "Non esistono piccoli ruoli, esistono piccoli attori.", la stessa Opera può essere vista come un ruolo sociale dell'Autore della stessa?
Sia Goethe che Stanislavskij mettono l'accento sulla centralità dell'Arte per l'Artista. Ma quale è la centralità dell'Uomo?
Quindi si è vero sussiste una morale ma esiste anche un etica. Può un opera scatenare una moralità ma anche una riflessione, che per regola degli opposti scatena nel fruitore una riflessione che nasce dal ruolo spettatore e attore, superando la quarta parete del proscenio; infondo senza pubblico non c'è scena?
Ni, senza pubblico l'arte vive lo stesso. ma essendo spirito lo stesso coinvolge i presenti, i Presenti che stanno "recitando" ma che sono contemporaneamente spettatori, come succede nella vita quotidiana, possiamo definirli quasi spettatori attivi e quindi attori di un'azione scenica mentre il pubblico altro è uno spettatore passivo, ma neanche tanto visto che la presenza ne influisce sul risultato. Il Cinema è un esempio di pubblico assente se non la crew che lavora alla realizzazione e lo si fa con il senno di poi di chi guarderà dopo. Questo apre molti capitoli di cui parlare.
Quindi non è quello che "suscita" il personaggio a creare problemi, ma il fatto che non venga targettizzato ad hoc lo spettacolo. Quindi non è il personaggio ad essere sbagliato, ma l'attore e in questo caso il pubblico non idoneo alla rappresentazione. Perché un determinato spettacolo potrebbe essere un trauma per alcuni e non consono per altri, anche se rimane pur sempre una finzione scenica.
Infatti la visione è "Libera Scelta", ma deve anche essere creata una consapevole scelta che non si puo pretendere se non si ha la maturità tale per compiere tale scelta.
Questo è appunto il Regno dell'Etica.
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Arche-type 1.0
EspiritualNel Teatro Tiranno che è l'Arte e non lo Spettacolo, dove quest'ultimo è solo l'oppositore e il non sentire... Amleto è il Giudice e il principe e il re... E lo Spirito il Mistero... Tutto il resto è osceno è spettacolo è il mis-èro ego fui protOsc...
