La magia, la forza,... che permette il Teatro è la capacità di capire tutti mettendosi nei panni dell'altro. Quindi non giudicate!
...il teatro non è metro morale della società, è un occasione di conoscere il mondo senza doverne farne parte e quindi scegliere.
Il Teatro è un Dono.
Se lo Spettatore fosse un turista, sarebbe come vedere una vetrina e comprare l'abito. MA lo spettatore si reca a Teatro per cercare se stesso e altro da se stesso. Quindi offendere il teatro vuol dire offendere le Persone. Lo Spettatore non è un turista.
Comunque a me interessa il Cinema... che ancor più ci introietta nel mondo quantico delle emozioni.
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CONSIDERAZIONI INTIME SPIRITUALIDetto ciò, mi piace questo passo dell'Esodo
Esodo 20:
"[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai.
"
Non è idolatrando l'uomo che l'uomo trova risposta in se stesso e non è essendo iconoclasta che si ricava la via della verità. Per le critiche atee che potrebbero arrivare, vi rammento che Cristo dice di cercare il Regno di Dio dentro di noi, ecco perché faccio questa riflessione, proprio perché la raffigurazione del "Regno dei Cieli" non è trasgressione dei Comandamenti di Dio. Il vero rischio quando si fa Teatro è sull'altro comandamento che dice:
"[7] Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano."
E qui Cristo mette l'accento sullo Spirito Santo.
Adesso riporto il passo del Vangelo di Tommaso:
« 3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi.Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa."
»
Quindi non è creando un TEATRO DELL'UOMO idolatrandolo nel bene e nel male che si trova la Via, ma considerando la Creazione di Dio.
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CONCLUSIONI
Concludo quindi dicendo che proprio la critica al Teatro permette al Teatro stesso di esistere, permettendo, nell'Uroboro che rappresenta, di essere un'opera dell'uomo. Che l'uomo catartizza liberandosene, catalizza creando ed empaticamente si fa maschera.
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Arche-type 1.0
SpiritualNel Teatro Tiranno che è l'Arte e non lo Spettacolo, dove quest'ultimo è solo l'oppositore e il non sentire... Amleto è il Giudice e il principe e il re... E lo Spirito il Mistero... Tutto il resto è osceno è spettacolo è il mis-èro ego fui protOsc...