Omnia Vanitas - Parte senza titolo 72

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OMNIA VANITAS

Felicità e Dolore, gli eccessi di uno o dell'altro sono Vanità.

Molti sono drogati di felicità, sono talmente tossici di felicità da non rendersi conto che per loro il rapporto umano è solo felicità e che se non rientra in questa fattispecie totalizzante diviene di conseguenza un rapporto da scartare, cosi che se uno soffre viene a mancare la pietà.

Non mi riferisco a chi ha sofferto e ostenta la felicità, anche se anche qui comunque si vede la bilancia sbilanciata nalla vanità. E quindi la mancanza della pietà.

Altri invece sono DROGATI - e lo scrivo maiuscolo - DI DOLORE.
Sono Altamente e inesorabilmente drogati della sofferenza e sono i piu difficili da sgamare, perché il primo postulato della sofferenza è lamentarsi, altrimenti sarebbe "mi piace che mi lamento a fare", e quindi non te ne rendi conto all'inizio, poi noti che sono alla perenne ricerca dell'inferno dentro di loro, molti forse si sentono "vivi", ma sarebbe meglio dire "sollecitati", come un morto che gli si continui a fare la defibrillazione cardiaca.

Nel secondo caso, i masochisti sono anche sadici e godono a fare soffrire gli altri e non mancherebbero per distruggere il prossimo per avere quella scarica nel cuore.

MORTI CHE CAMMINANO, Zombie alla ricerca del Vano.

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Il Nome di Dio è YHWH, e nella "W", anche detta WAW e che si scrivere WW - in ebraico sarebbe " יהוה " ma si legge da destra verso sinistra quindi la W corrisponde con la " ו " - , la prima W indica la gioia la seconda W indica il dolore.

Per inciso i significati delle lettere indicano:
yod "י": la Creazione del mondo che verrà
he "ה" : la Creazione del mondo che è
waw "ו" : Gioia e Dolore
he "ה" : la Creazione del mondo che è

E' poesia, dice praticamente cosa sia il tutto senza spiegazione.

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Gli Stolti cercano il piacere
I Saggi accrescono il dolore

E tutt'e due fanno la stessa fine perché sono vanità.

La sapienza del male ha saputo per giunta coniugare il piacere e il dolore nell'eccesso degli eccessi ecco perché non a caso il masochismo è l'inferno.

Di fatto il masochista cerca sapientemente il danno e lo fa con dovizia.

Finisco questo pensiero con alcune riflessioni del Qoelet

"Qoèlet - Capitolo 2

[1]Io ho detto in cuor mio: «Vieni, dunque, ti voglio mettere alla prova con la gioia: Gusta il piacere!». Ma ecco anche questo è vanità.
[2]Del riso ho detto: «Follia!»
e della gioia: «A che giova?»."
...

"[16]Pensavo e dicevo fra me: «Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza». [17]Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, [18]perchè

molta sapienza, molto affanno;
chi accresce il sapere, aumenta il dolore."
...

"Qoèlet - Capitolo 1

[1]Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme.

PRIMA PARTE
Prologo
[2]Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
[3]Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
per cui fatica sotto il sole?
[4]Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
[5]Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
[6]Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
[7]Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
[8]Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l'occhio di guardare
né mai l'orecchio è sazio di udire.
[9]Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.
[10]C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Guarda, questa è una novità»?
Proprio questa è gia stata nei secoli
che ci hanno preceduto.
[11]Non resta più ricordo degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso coloro che verranno in seguito."
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