Per portare a maturazione un processo iniziale di cambiamento, basti procedere per il processo "dei vasi ermetici concentrici" da me ideato.
A seconda che il cambiamento deve essere interiore o esteriore i vasi procederanno con il corto circuito introiettivo o proiettivo. Il normale funzionamento della Psiche è quello proiettivo, dove l'inconscio soverchia la ragione e "proiettando" il proprio riflesso sui volti degli altri affronta se stesso affrontando l'altro. Il funzionamento della psicoterapia è inverso, manda in cortocircuito le resistenze esterne per apportare un cambiamento armonico alla coscienza e restituire armonia alle sofferenze dell'individuo.
Questo quando tutto va bene, poi le cose non vanno sempre bene.
La manipolazione attraverso anche i processi ipnotici, quali l'abbassamento della luce, il parlare calmo e pacato, la ripetitività e la melodia, agisce allo stesso modo per portare in blocco le funzioni razionali e manipolarli ai loro scopi, nel caso della introiezione e nel caso della proiezione invece agisce sull'agitazione emotiva/istintiva, un esempio lampante sono le fake news, le varie inquisizioni,...
Mentre invece il lavoro su se stessi?
Immaginiamo la nostra mente come un insieme concentrico di "vasi ermetici", normalmente in alchimia la rottura di un vaso ermetico è un problema perché l'alchimista non ha più la base di lavoro... ma io non sono di questo avviso. Nella mia esperienza personale artistica, quando mi sono trovato a dirigire gruppi di lavoro, ho notato che all'apparenza niente va come vorresti che vada, tu fai un progetto artistico e arriva il sabotatore di turno, con le sue paturnie, che deve mandare tutto all'aria... e talvolta rompendo,... be ho imparato a usare questo tipo di energia per la creazione stessa del progetto.
Infatti il controllo assoluto è una cosa coatta, ossessiva, è una malattia: se non impariamo ad usare gli ingredienti che abbiamo non faremo mai arte.
Ecco quindi partendo da questo presupposto dobbiamo immaginare i vasi ermetici concentrici e pian piano che vanno in cortocircuito, uno dopo l'altro: questo vuol dire che non assolvono più alla loro funzione contenitiva ma vanno a formare un nuovo composto, questo nuovo composto è quello che vogliamo noi ai fini pratici di un ulteriore trasformazione o utilizzazione. Una volta creato il nuovo composto abbiamo ricavato un preparato intermedio che ci servirà come reazione per l'ulteriore preparato. Ricordiamoci che il processo è concentrico.
Il cortocircuito, altri non è che uno dei tanti metodi di lavoro sul personaggio già affrontati da altri autori, per esempio Micheal Checov parla del "gesto psicologico", cioè se immaginiamo un particolare gesto che caratterizza il nostro personaggio possiamo partire da questo per modellare la parte esteriore e questo vuol dire appunto lasciare andare il "vaso esterno", Mejercold parla dei livelli energetici, se un personaggio fuori ha energia 1, dentro deve avere 10 e questo parte dal vaso interno e quindi l'attore dovrà sforzarsi di ricreare scenari agitati interni per arrivare al vaso esterno come da copione nella modellazione del personaggio.Ovviamente ci si può giocare come si vuole, potrebbe essere misto, introiettivo e proiettivo, oppure giocare sugli incroci di piu livelli, creando arte nella creazione stessa dell'arte... lo scopo finale è ottenere quello che vogliamo.
Sapendo di principio che non lo controlleremo mai, perché noi stessi siamo il vaso dal quale scaturisce il composto, quindi siamo parte integrante del cambiamento. Noi siamo il cambiamento stesso. Quello che controlliamo è la nostra identità, quella non si deve mai perdere; anche, non ricordo chi, forse Al Pacino o un mio insegnante non ricordo veramente ci tengo sempre a citare la fonte giusta, comunque qualcuno diceva che almeno una piccola percentuale di te stesso deve rimanere quando affronti un personaggio, sempre.
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Arche-type 1.0
SpiritualeNel Teatro Tiranno che è l'Arte e non lo Spettacolo, dove quest'ultimo è solo l'oppositore e il non sentire... Amleto è il Giudice e il principe e il re... E lo Spirito il Mistero... Tutto il resto è osceno è spettacolo è il mis-èro ego fui protOsc...