Tenebrosa - Parte senza titolo 169

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Cadendo, baratro, pare ti
for ti mi sono chi è sto

fra le forme del furore
fu un errore il tuo di segno
e chi esi giu sti zia
ma un orde mi assale...

corre nel corridoio il fumo
della mente... forte del sentore

E un invocazione d'entro...
ed un invenzione evento avverso
fu un eversione un atto di
momentanea restaurazione

e mi chiesi... fu il vento
il furore quello che sento
at tendo.

la lentezza che seguiva i suoi sogni era momentanea delucidazione ma in realtà. In realtà. Non trovava una sana memoria era tutto nato e caduto. Il proscenio.

Occhi chiusi e orecchie aperte in riva al mare... lo senti non è il vento non è il vento... è l'inquetudine del momento.

il tempo... non torna come credi.

Cadendo , baratro in orde di alabastro
lo senti, come forme di furore, fu un segno
dentro l'inquetudine di guardarti. Alzo?
il vento si alzo... e cadendo, nel baratro
porte di alabastro... la notte era eterna
era eterea ogni cosa era luminosa era tenebrosa.

O
°
§
°
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.:8ON8:.
.:E.:T:.L:..: D.:G:..:S.:G:.O:.
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