Viaggiare. È ciò che più amo fare ed è ciò che mi fa sentire libera. Viaggiare mi ha sempre aiutata ad allontanarmi dalla realtà, soprattutto quando la realtà mi ha messa a dura prova. Approfittavo dei miei viaggi di lavoro per allontanarmi da Roma quando la vicenda con Aiello si faceva sempre più difficile, quando non sapevo ancora che fosse lui a tormentarmi. Ho viaggiato tanto grazie al mio lavoro e continuo a farlo, ma ci sono viaggi che mi hanno segnata più di altri e città che mi sono rimaste impresse più di altre. C'è l'Olanda che mi ha vista in diverse sfaccettature: mi ha vista felice a Rotterdam, quando i Måneskin hanno vinto l'Eurovision, e poi mi ha vista triste ad Amsterdam, quando la mia storia con Damiano è finita. C'è l'Italia, che ho girato in lungo e in largo, il mio paese d'origine, in cui ho vissuto tantissime emozioni: c'è Roma, la mia città natale, che ha visto me e Damiano rivelarci al mondo, ma poi ci sono anche Milano e Napoli che hanno visto diverse sfumature della nostra storia. C'è l'Europa intera che mi ha vista al seguito dei Måneskin e non solo e che vorrei continuare a girare per il resto della mia vita. Viaggiare mi ha sempre fatto bene e, anche in questo momento, andare via dalla Måneskin House, è ciò che mi tranquillizza di più, nonostante la Måneskin House sia uno dei miei posti preferiti. La presenza di Lucrezia non mi fa stare bene nemmeno nella casa del mio cuore e questa tappa a Berlino arriva veramente al momento giusto.
Abbiamo lasciato Milano da qualche ora e già mi sento invasa da un senso di pace assoluta. La litigata con Lucrezia di questa mattina mi ha resa instabile e, da allora, non ho proferito parola. Damiano non ha risposto alla mia provocazione e durante il viaggio sono stata con Marta e Victoria al mio fianco per evitare di dover stare a contatto con lui. Lucrezia è rimasta alla Måneskin House, a godersi la sua vacanza, noi resteremo a Berlino per qualche giorno per alcune interviste ed un mini concerto che i ragazzi terranno qui per un evento in cui saranno ospiti insieme ad altri artisti.
"Tu, devi assolutamente raccontarci come siete arrivate allo scontro" Victoria mi punta il dito contro e poi si siede sul letto, mentre Marta si accomoda sulla sedia della nostra camera.
"Cosa volete che vi dica? Sapevo sarebbe successo, prima o poi. Ha iniziato a provocarmi da quando ho messo piede alla Måneskin House. Ci ha provato in tutti i modi, poi sono scoppiata" - comincio a raccontare e loro accavallano le gambe per mettersi ad ascoltare meglio - "Ero a parlare con Leo e, probabilmente, lei è scesa nell'esatto istante in cui Leo mi stava dicendo che aveva parlato con Damiano e lui gli aveva detto che gli mancavo, che mi pensava e che stavo benissimo nell'intervista, per questo stanotte la stava riguardando...".
"Che cosa?" - urla Marta - "Damiano ha detto queste cose a Leo? E perché riguardava la tua intervista?" chiede incredula.
"L'ho beccato io a riguardare l'intervista e poi Leo mi ha detto il motivo e credo che Lucrezia abbia sentito tutto e si è alterata e ha ben pensato di dirmi che potevo anche tornarmene a casa. Abbiamo battibeccato, ci siamo ritrovate faccia a faccia e Leo mi allontanata da lei. Poi è arrivato Damiano e gli ho detto che doveva tenermi alla larga la sua fidanzata perché io non gareggio con nessuno" termino il mio racconto e loro mi guardano come se avessero visto un fantasma.
"Io davvero non lo capisco!" - esclama Victoria - "Sì, mi ha spiegato che ci stanno riprovando, ma poteva evitare di portarla sapendo che ci fossi stata tu..."
"Ed è proprio qui il problema, ci sarei stata io e a lei non sarebbe andata giù questa cosa" la interrompo per spiegarle la mia teoria e credo che non ci sia filo più logico. Lucrezia non avrebbe mai accettato di farmi stare in casa con lui senza di lei e, per questo, si è presentata lì quando ha saputo che sarei arrivata. Altrimenti perché non partire con i Måneskin al completo anziché presentarsi solo il giorno prima il mio arrivo?
"Becky non darle retta. Non darle quello che vuole. Tu pensa al tuo lavoro, lei pensa alla sua storia con Damiano, con la speranza che lui si renda conto presto che persona ha al suo fianco" afferma Marta, poi si alza e mi raggiunge accanto alla finestra per lasciarmi un bacio sulla fronte. Ci raggiunge anche Victoria e mi prende tra le sue braccia e, come sempre, mi circondo dell'amore delle due donne che mi sono vicine da sempre e che staranno sempre dalla mia parte, qualunque cosa accada.
Un suono rimbomba nella camera d'albergo in cui siamo Marta, Victoria ed io. Non riesco a capire da dove provenga e sono così stanca che non riesco ad aprire gli occhi. Dopo esserci sistemati in camera, abbiamo raggiunto i vari luoghi che aspettavano i Måneskin per diverse interviste, dalla radio alla tv, mentre dopo domani terranno un mini live, sempre qui a Berlino. Il viaggio mi ha stancata, la notte scorsa non ho chiuso occhio e la giornata di oggi è stata abbastanza pesante e, mai come stanotte, che ero riuscita a fare qualche ora di sonno, qualcuno ha deciso di interrompere quelle poche ore che mi erano state concesse. Continuo a sentire questo suono, mi giro dalla parte opposta del letto e una luce che proviene dal comodino, si fa strada nei miei occhi. Sbatto le palpebre per qualche secondo e vedo la luce farsi più chiara e capisco che quel suono proviene dal mio cellulare. Allungo la mano e afferro il cellulare, mi metto a sedere al centro del letto e con la mano libera mi strofino gli occhi per mettere a fuoco. Il telefono continua a squillare insistentemente e vedo Victoria e Marta muoversi nel letto e mettersi a sedere, proprio come me. Sullo schermo appare a caratteri cubitali il nome della mia assistente, Emily, e l'orologio segna le quattro del mattino: per quale motivo Emily mi chiama a quest'ora? Lascio scorrere il dito sul cellulare e rispondo alla chiamata e la voce di Emily tremante mi risveglia del tutto.
"Emily, che succede?" chiedo in attesa di spiegazioni.
"Becky, hanno provato a derubare in ufficio!" - esclama con la voce quasi rotta dal pianto - "Non hanno toccato niente, solo rovistato un po', perché sono prima entrati al piano di sotto, poi hanno distrutto la porta di vetro d'ingresso dell'ufficio e già era scattato l'allarme, quindi sono scappati via. Ma sei tu la proprietaria e i carabinieri vogliono parlarti. Io sono già qui, ma chiedono di te" parla a raffica ed io cerco di afferrare quante più cose possibili - "So che sei a Berlino, ma devi venire assolutamente" mi supplica ed io salto dal letto perché quell'ufficio è tutta la mia vita e, anche se il danno è lieve, sarebbe potuto succedere di peggio.
"Emily, calmati" - provo a tranquillizzarla - "Trovami il primo volo disponibile, mi preparo e sono in aeroporto. Arrivo!" esclamo e chiudo la chiamata, mentre mi alzo dal letto e comincio a girovagare per la camera in cerca dei miei vestiti.
"Becky, che succede?" chiede Victoria, ormai sveglia a causa del mio cellulare.
"Hanno provato a derubare in ufficio, non hanno preso nulla, ma hanno distrutto il vetro della porta d'ingresso. Devo tornare a Roma, ma il tempo che sistemo tutto e ritorno qui" affermo con l'affanno perché mi muovo così velocemente che mai mi sarei aspettata di poterlo fare appena sveglia.
"Emily ti sta prenotando il volo?" chiede Marta.
"Sì, tenete tra le mani il mio cellulare e avvisatemi appena arriva che mi vesto e preparo giusto due cose da portarmi. Mi chiamate un taxi?" le imploro mentre comincio ad infilarmi la prima cosa che trovo in giro per la camera. Metto qualcosa in borsa e mi sciacquo velocemente la faccia e i denti per scappare via.
"Il taxi è già qua giù" - mi avvisa Marta quando sono vicino alla porta - "Emily ha inviato il biglietto sul cellulare. Prenditi il tempo che ti serve. Ti aspettiamo e tienici aggiornate" mi lascia un bacio sulla guancia, poi mi passa il cellulare.
"Becky, se hai bisogno, chiamami" Victoria mi stringe forte tra le sue braccia, stringo le palpebre e provo a trattenere le lacrime perché non ne posso più di tutto quello che mi sta accadendo. Prima tutta la questione con Aiello, poi la rottura con Damiano, poi Lucrezia e infine questo. Quante ancora me ne devono capitare per poter mettere fine alla mia sofferenza?
Mi sciolgo dall'abbraccio di Victoria e lei mi asciuga qualche lacrima che è scesa lungo le mie guance. Apro la porta e mando un bacio con la mano ad entrambe prima di uscire e chiuderla alle mie spalle. Devo essere forte, quella forza che mi ha sempre contraddistinta, quella forza che mi ha permesso di superare il male che Antonio mi ha fatto, quella forza che mi ha permesso di affrontare la rottura con Damiano, quella forza che mi ha permesso di affrontare Lucrezia e che mi aiuterà anche a risolvere questa situazione. E mi ritrovo ancora una volta a viaggiare, stavolta non per sentirmi libera, ma per andare a vedere cosa è accaduto al mio posto felice, al luogo che mi ha dato tanto, che mi ha permesso di raggiungere i miei sogni e che continua a farlo. E non permetto a nessuno di toccare quel posto o di provare a renderlo diverso da come l'ho sempre voluto e sognato. E, per quanto possano averci provato, farò di tutto per riportarlo a com'era. E, anche se viaggiare è da sempre ciò che più amo fare, mai mi sarei immaginata di prendere così tanti mezzi in così poche ore, ma è il prezzo da pagare per aggiustare ciò che ami.
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L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano David
FanfictionIl sequel di 'E prometti domani a tutti parlerai di me' Se vi va dategli una chance #1 in Damiano #1 in Eurovision #1 in Ventanni