Incontrarsi

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Incontrarsi. O meglio rincontrarsi. Rincontrare qualcuno che hai lasciato alle tue spalle lungo il cammino della vita è una delle cose che fa più male, soprattutto se quella persona ha lasciato un segno nella tua vita, soprattutto se quella persona è stata fondamentale per te. Rincontrarsi non è quello che mi aspettavo potesse accadere nel breve tempo vista la mia imminente partenza, ma gli imprevisti accadono e si immettono sul mio percorso per continuare a mettermi a dura prova. E stavolta l'imprevisto riguarda il mio ritorno alla Måneskin House, dove credevo di non dover mettere più piede per i prossimi tre mesi, ma così non sarà.

Sono appena arrivata all'aeroporto di Milano Malpensa dopo aver corso per Roma come una forsennata per recuperare gli abiti dei Måneskin che non sarebbero stati consegnati a Milano prima di domani pomeriggio e i Måneskin ne avevano bisogno per domani mattina. Emily mi ha chiamata in completo stato di confusione e ho dovuto, per cause di forza maggiore, andare a ritirare gli abiti, prendere il primo volo da Roma per Milano e consegnarli a mano. È il mio lavoro e non mi pesa affatto farlo, ma sono nel pieno della preparazione per la partenza per Parigi e il tempo è già poco, ma soprattutto dovrò incontrare Damiano e non ci vediamo da quando ho lasciato quella casa e non so che effetto mi farà. Non so cosa accadrà quando incontrerò di nuovo i suoi occhi che, l'ultima volta, ho visto colmi di lacrime. Non so cosa accadrà quando incontrerò Lucrezia che, probabilmente, sarà ancora lì. Non so cosa accadrà e non so nemmeno se voglio saperlo, ma il mio obiettivo è quello di consegnare gli abiti e andare via.

Ottobre è ormai arrivato e manca poco più di una settimana alla mia partenza. I preparativi sono tanti e sono nel caos più totale, ci mancava solo questa. Nessuno, a parte Victoria, Marta e il mio team sanno della mia imminente partenza e nessuno dovrò saperlo, almeno fino a quando non avrò messo piede in quel di Parigi. Una volta che mi sarò allontanata, allora, tutti potranno sapere della mia partenza, compreso Damiano, ma non adesso. Adesso ho bisogno che lui non lo sappia e, per questo, ho pregato Vic e Marta di non dire nulla, ma soprattutto mi sono promessa di tenere la bocca chiusa. Vedremo quanto riuscirò a resistere.

"Quanto mi sei mancata!" esclama Victoria non appena mi apre il cancello per entrare nel giardino della Måneskin House.

"Anche tu, devo ancora abituarmi a non averti tra i piedi tutti i giorni" ci incamminiamo verso l'ingresso della casa e non appena entro, poggio gli abiti sul divano ed Emily mi corre subito incontro per prenderli e metterli nelle rispettive camere dei ragazzi.

Thomas ed Ethan mi corrono incontro e mi prendono tra le loro braccia. Mi stringono così forte che mi manca l'aria e mi pento ancora di più di essere andata via perché io senza di loro non sono la stessa, non ho lo stesso amore che mi circonda ogni giorno. Eppure, il destino ha voluto così e chissà se vorrà mai che ritornerò ad averli, ancora una volta, sempre tra i piedi.

"Lucrezia è qui?" chiedo prima che possa comparire da qualche angolo nascosto della casa.

"No, è andata via qualche giorno fa, non sappiamo se e quando ritornerà. Lo sai come è imprevedibile" Ethan fa spallucce e sono completamente d'accordo con lui.

"E Damiano?" domando con un filo di voce, come se non volessi farmi sentire, nonostante io voglia una risposta.

"E' di sopra" afferma Thomas.

"Ma resti con noi, vero?" chiede Victoria entusiasta di avermi lì.

"No, Vic. Devo tornare a Roma, anzi dovrei anche già andare che sono super incasinata" spiego per svignarmela prima che Damiano possa scendere.

"Dai Becky, resta!" Thomas mi prende le mani per provare a convincermi, ma non so se posso restare, non so se ce la farei ad incontrare Damiano.

"Sì, Becky. Domani mattina vai via, ma resta che ci manchi" alle parole di Ethan non resisto e non me lo faccio ripetere più. Poso la borsa sul divano e sfilo il cappotto, poggiandolo sull'attaccapanni all'ingresso. Annuisco e loro mi si gettano addosso per stringermi tra le loro braccia. E mi chiedo come sia possibile dover rinunciare a tutto questo per una storia andata male. Ma credo di sapere perché l'ho fatto. È la mia famiglia e per la famiglia si è disposti a mettersi da parte, a rinunciare anche a ciò a cui tieni di più per far si che siano felici. E con me qui non lo sarebbero stati, soprattutto se Damiano avesse continuato a chiedergli di mandarmi via. L'ho fatto per il bene della band, per far si che possano godersi il successo strameritato senza nessun intoppo, solo loro quattro, lasciando fuori le questioni esterne.

L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora