Ricominciare

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Ricominciare. È arrivato il momento di farlo, di ricominciare da me stessa, dai miei sogni, dalle mie passioni e dal mio lavoro. Ricominciare da coloro che ho lasciato indietro per dedicarmi ad altro. Ricominciare la mia vita e riprenderla in mano dopo tutto il caos che mi ha investita e che ha provato a buttarmi giù. Ricominciare da Roma, dalla mia città, dal mio ufficio e tra la mia gente. Ricominciare senza i Måneskin e farlo solo per il mio bene. Ricominciare dopo aver lasciato la Måneskin House tra le lacrime ed essere ritornata a Roma nel minor tempo possibile per allontanarmi subito dal male che mi stava trafiggendo. Ricominciare dopo aver lasciato i Måneskin nelle mani di Emily, la mia assistente più fidata, il mio braccio destro, l'unica che può sostituirmi al loro fianco. Sarà i miei occhi, la mia bocca e le mie mani, mentre io ricomincerò da altro per provare a dimenticare il tempo trascorso con loro. Per provare a dimenticare Damiano perché sì sa, quando una cosa è lontana dagli occhi, diventa anche lontana dal cuore. E non importa ciò che mi ha detto prima che andassi via, se avesse voluto me, come ha affermato, avrebbe mandato via Lucrezia, sarebbe tornato sui suoi passi. E non è vero che non si può tornare indietro, se è ciò che si vuole, si può fare tutto. E chissà perché non ha voluto farlo.

Ricomincio da me stessa e da un buon bicchiere di vino da sorseggiare alla mia scrivania dopo un'intensa giornata di lavoro. Sono mancata così tanto che ho dovuto riordinare le idee, pile di fogli, ma soprattutto riprendere in mano il resto del lavoro per rimettermi in sesto e proseguire il mio cammino al fianco degli altri artisti che hanno scelto e continuano a scegliere me.

Mi guardo intorno e il mio ufficio è piombato in un silenzio assoluto. Sono, ormai, le nove di sera e tutti sono andati via da un bel po', ma per rimettermi in pari con il lavoro, ho deciso di restare qui, cenare qui e stare ad ascoltare i miei pensieri che, con il silenzio, si fanno più chiari ed evidenti. Ed ho deciso di schiarirli con un buon bicchiere di vino bianco che ha accompagnato la mia cena. Mentre sorseggio un altro goccio dal calice, mi salta all'occhio una nuova email nella posta in arrivo della mia casella. Il mittente non è salvato tra i miei contatti, ma l'oggetto attira la mia attenzione: 'Notre Dame de Paris, proposta di lavoro'. Apro subito l'email e comincio a leggere ciò che c'è scritto.

A scrivermi è una certa Camille Bernard, direttrice artistica di Notre Dame de Paris, spettacolo teatrale che si terrà a Parigi, un tour che durerà per tutto il mese di dicembre. Camille ha bisogno di una costumista e scrive di aver pensato subito a me, ma non credo a ciò che sto leggendo, infatti, poggio il bicchiere di vino sulla scrivania e strofino le mani sugli occhi per leggere meglio e ciò che c'è scritto è pura realtà. Sapevo che al seguito dei Måneskin avrei ottenuto tanto successo, ma mai mi sarei aspettata di sbarcare fuori dall'Italia. Alla fine dell'email, Camille mi chiede di poter avere una chiamata con me quanto prima e mi lascia il suo indirizzo Skype per poterla chiamare non appena possibile.

Non me lo faccio ripetere due volte, cerco il suo nome su Skype e faccio partire la video chiamata per poterle parlare e ascoltare tutto ciò che ha da dirmi. Non appena risponde, si presenta davanti ai miei occhi una donna di circa 60 anni, ma portati davvero bene. Con un caschetto castano chiaro, gli occhi marroni ed un sorriso che sarebbe capace di attirare l'attenzione in qualunque circostanza.

"Ciao Rebecca, è un piacere conoscerti" mi dice in un italiano quasi perfetto se non fosse per l'accento francese che prepotente vuole farsi sentire.

"Salve Camille, è un piacere conoscerla!".

"Oh no, dammi del tu" - mi interrompe - "Ti ho scritto perché hai attirato la mia attenzione all'Eurovision e ho cercato tantissime costumiste, ma nessuna era al tuo livello" - unisco le mani per ringraziarla dei complimenti e lei mi sorride - "Per questo, vorrei averti come costumista di Notre Dame di Paris per il tour che terremmo a dicembre che girerà l'intera Francia. Siamo già nel pieno delle prove e dovremmo, quanto prima, cominciare a preparare i costumi, quindi, vorremmo averti qui entro la fine della prima metà di ottobre se ti è possibile" mi spiega tutto il progetto ed io resto a bocca aperta dalla determinazione con cui mi ha chiesto di poter prendere parte allo spettacolo e credo sia il modo perfetto per ricominciare. Lontano da Damiano, lontano dai Måneskin, lontana da Roma e lontana dall'Italia. Un modo perfetto per dedicarmi a me stessa e affidarmi al mio team per tenere tutto sotto controllo a Roma, nonostante non ci sia Emily, e affidare tutto nelle mani di Giulia, un'altra delle mie fedelissime assistenti.

L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora