Cadere

377 23 5
                                    

Cadere. Cadere per poi rialzarsi. È questo che accade nella vita e accade di continuo. Se cadi ti rialzi, ma poi cadrai altre infinite volte e, altre infinite volte, ti rialzerai. E lo farai perché è una ruota che gira e che è progettata per essere così. Non ho mai creduto alle persone che dicono di non essere mai cadute. Tutti hanno i loro momenti no e tutti si rialzano. Chi dice di non essere mai caduto e di non aver mai avuto momenti no, semplicemente non è capace di ammettere le sue debolezze. Io sono caduta e mi sono rialzata e ho avuto il coraggio di guardare negli occhi colui che mi ha fatta cadere. Ho avuto il coraggio di rialzarmi dopo che tutto mi era crollato addosso. Mi sono rialzata dopo la rottura con Damiano, anche se quella resterà sempre una ferita aperta, così come resterà una ferita aperta il male che mi ha fatto Antonio. Perché nessuna giustizia e nessuna punizione saranno mai in grado di farmi dimenticare ciò che mi ha fatto. E per quanto io possa essermi rialzata da questa situazione, so che una parte di me sarà sempre ferita, ma quella ferita verrà curata dalle persone che in questi mesi mi sono state accanto più di chiunque altro. I Måneskin c'erano quando Antonio ha cominciato a tormentarmi, c'erano quando ho subito l'aggressione, c'erano quando ho scoperto che l'artefice di tutti i miei mali fosse Antonio e ci sono stati oggi quando ho dovuto affrontare Antonio, come mai avevo fatto. E c'era anche Damiano, così vicino, eppure così lontano.

"Io non mi capacito della domanda che ti ha fatto il suo avvocato, ma che significa?" domanda più a se stessa che a noi Victoria, mentre ci dirigiamo verso l'esterno del ristorante in cui siamo venuti a cenare dopo il processo.

Siamo stati chiusi in quell'aula per un bel po' e l'udienza è cominciata nel tardo pomeriggio. Quando ci siamo ritrovati fuori, il sole era già calato e, quindi, abbiamo deciso di cenare tutti insieme per provare a ricordare i vecchi tempi in cui ero a Roma e passavamo intere serate così. Domani ritornerò a Parigi e chissà quando li rivedrò di nuovo, per questo cerco di godermi ogni singolo istante con loro.

"Ha voluto provocarla. Pensava si sarebbe incazzata di brutto. E invece ha risposto con una calma che non le ho mai visto" scoppio a ridere quando sento Marta rispondere Victoria. E non posso fare altro che darle ragione. Ho dovuto mantenere la calma in quel momento, una calma che nemmeno io ho mai visto in me stessa. Sono sempre stata una che perde la pazienza facilmente, ma questa volta sono stata brava a trattenermi e a rispondere nel modo più diverso da quello che si aspettavano Antonio e i suoi avvocati.

"Mi sono meravigliata di me stessa, ma credetemi..." - mi fermo un attimo - "...dentro mi sono arrabbiata tanto. E spero non sia stato lui a pensare a questa cosa, anche se ho i miei dubbi" ci mettiamo in cerchio sul marciapiede all'esterno del ristorante io, Marta e Victoria e continuiamo a parlare di quello che è accaduto, mentre Ethan, Damiano e Thomas parlano tra di loro.

"Ma poi, avvalersi della facoltà di non rispondere quando tutti sanno ciò che ha fatto" puntualizza Victoria e mi fa ricordare che tutto questo non è ancora finito. Probabilmente non sarebbe finita nemmeno se avesse parlato, ma il fatto che io debba rivederlo perché ha deciso di non proferire parola, mi manda in bestia.

"Meglio non pensarci!" - alzo le spalle in segno di resa e provo a spegnere il cervello per evitare che possa tormentarmi fino alla prossima udienza - "Vic, mi accompagni tu a casa?" chiedo per cambiare discorso.

"Devo accompagnare Marta. Te l'avevo detto" - afferma - "Thomas, acccompagni tu Becky?" si rivolge a Thomas.

"Devo già accompagnare Ethan" spiega Thomas ed io scuoto la testa perché tutto questo non mi sembra affatto un caso. Victoria che deve accompagnare Marta, Thomas che deve accompagnare Ethan e, guarda caso, Damiano è l'unico che potrebbe accompagnarmi.

"Ringrazia che sei la mia migliore amica, altrimenti ti avrei spedita all'inferno" le sussurro per non farmi sentire da Damiano.

"Perché? Cosa ho fatto?" chiede facendomi credere che lei non c'entra nulla.

L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora