Entusiasmarsi

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Entusiasmarsi. Mi sono sempre entusiasmata anche per le piccole cose. Mi ha sempre entusiasmato provare qualcosa di nuovo. Mi stupisco per tutto, anche per i piccoli gesti, per i piccoli cambiamenti. Figuriamoci se non mi stupisco ed entusiasmo per le grandi cose, i gesti plateali, i grandi cambiamenti. Grandi cambiamenti come quelli che sto vivendo adesso, grandi cambiamenti come è un grande cambiamento cambiare città, cambiare vita. Parigi è meravigliosa ed io, arrivata qui solo da qualche ora, ancora non mi capacito di aver messo piede in questa città che ti toglie il fiato. La casa che ho preso in affitto per questi mesi è in pieno centro e, in lontananza, riesco ad intravedere anche la Tour Eiffel che è così maestosa. Non riesco ad affacciarmi al balcone perché non riesco ancora a credere di essere qui e non riesco a credere che la mia vita abbia preso questa strada. Non riesco nemmeno a credere di essere qui senza Damiano, ma devo abituarmi alla sua assenza, anche se sarà difficile. La sua assenza è la cosa che meno mi entusiasma di questa nuova vita, ma le cose cambiano e, andare avanti è ciò che mi resta da fare. E ho bisogno di entusiasmarmi per tutte queste novità, per queste cose belle che mi stanno accadendo. Ho bisogno di mostrare il mio entusiasmo, più che agli altri, a me stessa, ma nel frattempo sto mostrando tutto il mio entusiasmo a Victoria."Vic, io ancora non ci credo che sono qui, senza di voi!" mi siedo sul letto con il cellulare tra le mani dopo averle fatto fare il tour panoramico della casa. "Anche io vorrei essere lì con te, ma è andata così..." lascia la frase in sospeso e beve un sorso d'acqua dal bicchiere che ha tra le mani. "Sai che è venuto in aeroporto?" le chiedo per cambiare discorso e provare a distrarla dalla distanza che ci separa. "Cosa? Damiano è venuto in aeroporto?" spalanca gli occhi e mi fissa in attesa di una risposta. "Sì, mi ha chiesto di restare, ma non potevo Vic. Lucrezia è ancora nei paraggi, mi ha mandata via poche settimane fa. Non ce la faccio a dimenticare tutto. Voglio iniziare questa nuova vita...""Becky sei impazzita? Damiano viene in aeroporto per convincerti a restare e tu parti? Ma che ti passa per la testa?" - parla a raffica e non riesco a fermarla e ad intervenire - "Ma poi quale Lucrezia. Lucrezia è andata via qualche giorno prima che tu venissi a portarci gli abiti e non è più tornata da allora. Non so cosa sia successo, ma il suo nome è stato bandito dalle nostre conversazioni. So che è passato poco tempo da quando sei venuta alla Måneskin House, ma non abbiamo più visto Lucrezia e Damiano non vuole parlare di lei. Perché non ti sei fatta convincere..." si porta una mano sulla fronte, esasperata, forse più di quanto lo sono io perché sente le emozioni degli altri come fossero sue e, in questo momento, sta cercando di capire cosa mi è passato per la testa quando ho deciso di lasciare Damiano in aeroporto. "Vic sai che non potevo. Sai bene quanto prendo seriamente il mio lavoro, mandare qualcun altro al posto mio non sarebbe stato corretto e, poi, Damiano mi ha mandata via. Che senso avrebbe avuto restare?" faccio spallucce e mi aggiusto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Ma se è venuto a riprenderti! Come puoi pensare che non voglia averti al suo fianco?""Mi ha mandata via qualche settimana fa. Non ha avuto senso venirmi a riprendere. Doveva pensarci prima..." per quanto possa fare male, è la verità e mi dispiace doverlo dire in questo modo a Victoria, ma deve capirlo prima lei che tra me e Damiano, ora, non c'è più niente, perché se non lo capisce lei, non lo capirò nemmeno io. "Ma tornerai?" chiede ad un tratto cambiando il discorso. "Una volta finito qui tornerò in Italia, è ovvio" affermo e lei scuote la testa. "Ma che hai capito? Lo so che tornerai in Italia, ma io voglio sapere se tornerai da noi..." si ferma e chiude gli occhi prima di sentire la mia risposta. "Non lo so. Non so cosa accadrà in futuro Vic, ma sai bene quanto spero di tornare con voi. E se senti la mia mancanza, come io sento la tua, puoi venire qui quando vuoi, quando sei libera da impegni. Io ti aspetto perché posso resistere senza tutto e tutti, ma non senza di te" una lacrima mi riga le guance e ne vedo qualcuna rigare le sue e so che il nostro legame sarà l'unico a non essere spezzato dalla distanza. "Ho scritto una lettera a Dam, comunque" confesso, anche se so che questo la farà arrabbiare ancora di più. "Ti ha risposto?". "Non ancora e non so nemmeno se ha visualizzato il messaggio perché sono stata piena di cose da fare che ho preso il telefono solo ora per chiamarti". "Qualsiasi cosa tu gli abbia scritto, sappi che se non ti risponde, se la vedrà con me. Perché non ha senso venire in aeroporto e non risponderti, chiaro?". "Mi sto spaventando io, figurati lui. Se glielo dici con questo tono..." sorrido e lei scoppia a ridere e la sua risata mi rilassa così tanto che dimentico tutto quello che è accaduto. Victoria è la mia ancora di salvezza e lo sarà sempre, anche a chilometri di distanza. Credo che nella vita bisogna circondarsi delle persone giuste. Bisogna circondarsi delle persone che hanno il coraggio di dirti che il modo in cui ti stai comportando non è quello giusto. Bisogna circondarsi delle persone che hanno la capacità di dirti che qualcosa di buono, nella vita, l'hai fatto. Ed io, quando mi sono circondata dell'amore di Victoria ho sempre saputo di essermi circondata della persona migliore al mondo. Lei che sa come farmi emozionare, che sa come farmi piangere, che sa come farmi entusiasmare e ricordarmi che nonostante tutto, il mondo non crollerà se continueremo a sostenerci l'una con l'altra.

L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora