Trattenermi. In questi mesi mi sono trattenuta spesso, ho provato a non rispondere alle provocazioni che mi venivano lanciate. Mi sono trattenuta dal non infilarmi nel letto con Damiano quando ha dormito a casa mia. Mi sono trattenuta nel non baciare Damiano quando ci siamo ritrovati in quell'ascensore. Ho provato a trattenermi in tutti i modi e l'ha fatto anche lui, ma lui, ad un certo punto, si è arreso e mi ha baciata, fregandosene del fatto che nella stanza al piano superiore ci fosse la sua ragazza. Sono stata anche trattenuta, tenuta a bada da chi vuole il mio bene per evitare di creare un caos non indifferente, ma tutto questo trattenermi non ha portato a nulla, anzi. Mi sono trattenuta e, comunque, sono dovuta andare via per evitare di mettere Damiano in difficoltà con la band. Mi sono trattenuta, ma comunque ho dovuto rinunciare al mio lavoro per loro per evitare di creare screzi. Mi sono trattenuta, ma ho deciso di mettermi da parte per il bene di quella che considero la mia famiglia. Mi sono trattenuta e sono stata trattenuta e stanno ancora provando a farlo, ma stavolta non ci riusciranno, perché la decisione è stata presa e non si torna indietro.
"Becky, dove diavolo sei andata?" chiede Victoria dall'altro lato del telefono, mentre la sua voce rimbomba in tutta la stanza.
Non appena è sorto il sole e si è accorta della mia assenza, mi ha subito chiamata e sta cercando in tutti i modi di convincermi a tornare, ma non posso rimettere piede, di nuovo, alla Måneskin House, non andrei più via. Non so come ho trovato il coraggio di scappare e ritornare mi farebbe troppo male.
"Te l'ho scritto, sono andata via e non mi convincerai a tornare" le dico per provare a dissuaderla, ancora una volta.
"Sei andata via perché hai sentito Damiano chiederci di mandarti via, ma credi che noi l'avremmo fatto?" urla e sento la sua voce come se fosse al mio fianco.
"Proprio perché non l'avreste fatto sono andata via. Non vi avrei mai messo in difficoltà" spiego il motivo per cui ho deciso di andarmene.
"Becky, sono Marta!" - interviene ad un tratto - "Ti ho promesso che non ti avrei fatto andare via. E se proprio vuole che tu vada via, deve avere il coraggio di guardarti negli occhi e dirtelo, quindi, torna immediatamente qui, tanto lo so che non sei già a Roma..." - afferma e non mi meraviglio che lo sappia, mi conosce troppo bene - "...prima che venga a prenderti io. E ti trovo, sai che ti trovo!" alza in tono della voce per pronunciare l'ultima frase, come fosse una minaccia.
"Vi prego, non mi mettete in difficoltà...".
"Becky, subito qui!" mi interrompono e urlano in coro e non ho più nulla da controbattere.
Forse, hanno ragione. Se proprio vuole che io vada via, deve avere il coraggio di dirmelo guardandomi negli occhi e non come un codardo, di nascosto, convinto che fossi già in camera e che non potessi sentirlo.
Chiamo, per l'ennesima volta, un taxi e lascio la camera dell'albergo, con la mia valigia tra le mani, per ritornare alla Måneskin House e affrontare un discorso che avrei voluto evitare in tutti i modi.
Quando arrivo lì, è Marta ad aprirmi il cancello e ad accompagnarmi in soggiorno, dopo avermi dato uno degli abbracci migliori che abbia mai avuto, per darmi tutto il sostegno per affrontare questa conversazione. Sono tutti lì, seduti sul divano dove qualche giorno fa abbiamo visto la mia intervista a Verissimo, in mia attesa, Damiano compreso.
Lascio la mia valigia all'ingresso e mi piazzo di fronte a loro, mentre Marta si accomoda su una delle poltrone e Leo è seduto su quella opposta. Tutti lì, pronti ad assistere alla mia disfatta, anche se so che nessuno di loro vorrebbe trovarsi qui in questo momento. Tutti lì, pronti ad assistere a questo confronto, tranne lei: Lucrezia.
"Ci siamo tutti?" - chiedo per cercare di capire se è nascosta da qualche parte per poter godere del caos che ha creato. Damiano annuisce, senza proferire parola, anche se a parlare dovrebbe essere proprio lui - "E Lucrezia?" - incalzo e lui spalanca gli occhi, segno che non si aspettava potessi porgli questa domanda - "Siccome è lei l'artefice di tutto questo pensavo volesse assistere..." lascio la frase in sospeso e vedo Victoria sorridere senza farsi accorgere da Damiano.
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L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano David
Fiksi PenggemarIl sequel di 'E prometti domani a tutti parlerai di me' Se vi va dategli una chance #1 in Damiano #1 in Eurovision #1 in Ventanni