Affrontare il passato. Ho sempre avuto paura di farlo. Il passato si chiama così perché è una cosa chiusa, una cosa su cui non ritornare. Il passato è passato e tale deve restare, ma il mio passato continua a farsi vivo nel mio presente e non per mia volontà. È un passato con cui devo ancora chiudere, un passato che ha un nome ed un cognome, un passato che mi ha tormentata, perseguitata, seguita e quasi violentata. Un passato che vorrei non aver mai avuto e sul quale non vorrei mai ritornare, ma per andare avanti, o almeno provare a farlo, devo chiudere definitivamente con il mio passato. E il mio ritorno a Roma è proprio per chiudere con il passato, anche se so che non finirà già oggi. Ci vorrà del tempo, la giustizia ha i suoi tempi, la giustizia impiega tempo ad additare la colpa all'eventuale colpevole e chissà se Antonio sarà mai dichiarato colpevole di quello che mi ha fatto. Al momento, Antonio è quasi libero di continuare la sua vita. Nell'esatto momento in cui ho esposto denuncia a suo nome, portando con me tutte le prove di quello che mi aveva fatto, è stato portato in carcere, ma ha pagato poco dopo la cauzione ed è ritornato a casa, in una sorta di libertà vigilata in attesa del processo nel suoi confronti per stalking e tentata violenza sessuale. Nonostante sia stato quasi libero, gli è stato imposto di non avvicinarsi a casa mia, al mio ufficio o a me per nessuna ragione al mondo e, per fortuna, fin quando sono stata a Roma, ho evitato di dover avere a che fare con lui. Ma oggi, rivederlo in quest'aula, seduto alla scrivania al lato opposto al mio, con il suo avvocato di fianco e la sua famiglia alle spalle, mi fa davvero uno strano effetto. Non è così vicino e non sento il suo respiro alle mie spalle, ma solo guardarlo mi crea un nodo alla gola e mi si chiude lo stomaco al solo pensiero di quello che mi ha potuto fare, di quello che gli è passato per la testa, delle bugie che mi ha detto e del bene che ha provato a darmi quando contemporaneamente mi faceva del male.
"Signor David, all'epoca dei fatti, lei che rapporto aveva con la signorina Valentini?" chiede la giudice e mi riporta alla realtà.
Damiano è seduto davanti alla giudice, di fronte a me e ad Antonio e sta rispondendo ad alcune domande come testimone e una sorta di vittima in questo processo. Antonio ha tormentato anche lui per un periodo e, Damiano, così come Ethan, Victoria e Thomas, si sono subito messi a disposizione per testimoniare contro Antonio, senza esitare nemmeno per un secondo.
"Io e la signorina Valentini eravamo una coppia all'epoca dei fatti e, così come lei, anche io ho ricevuto messaggi anonimi dal signor Aiello".
"E cosa ha ricevuto, di preciso, dal signor Aiello?" - chiede la giudice, mentre vedo Vera alzare la mano per chiedere la parola - "Prego!" la inviata a parlare la giudice e lei prende dei fogli dalla scrivania per porgerli alla corte e alla difesa di Antonio.
"Questi sono alcuni dei messaggi che il signor David ha ricevuto dal signor Aiello con numeri anonimi. L'allegato B, invece, contiene diversi contratti stipulati con diverse compagnie telefoniche dal signor Aiello, attraverso nomi di amici e familiari, per poter avere sempre un numero diverso da cui inviare messaggi o effettuare chiamate" spiega Vera ed io mi volto a guardare Antonio. Per la prima volta, da quando sono qui, incontro il suo sguardo e nei suoi occhi non ci vedo più nulla. Non vedo più il mio amico, quella persona con cui potevo confidarmi, quella persona che mi ha aiutata a capire anche se non sapeva cosa mi stava accadendo. Nei suoi occhi non ci vedo più nulla, ma la rabbia che avvolge il suo volto è palese e ciò che più fa rabbia a me, invece, è il fatto che questa rabbia, come da lui stesso ammesso in un'intervista, è dovuta all'aver causato lo stop, o forse, la fine della sua carriera. Lui non è arrabbiato per quello che mi ha fatto. Lui non si è pentito per avermi fatto del male. A lui, interessa la sua carriera, il resto non conta.
"Signorina Valentini, prego!" la giudice mi invita a sedermi al posto lasciato vuoto da Damiano. Mi alzo dalla mia sedia e mi volto alle mie spalle, dove ci sono Thomas, Ethan, Victoria, Marta e Leo che stringono i pugni e mi fanno segno di farmi forza. Gli sorrido e mi incammino verso la sedia al centro del tribunale. Damiano mi passa accanto per ritornare al suo posto, ci sfioriamo le mani e incrocio il suo sguardo. Respiro: una, due, tre volte. Un respiro più profondo dell'altro, poi i miei occhi si posano sulle labbra di Damiano che mimano un 'forza Becky' e quelle due semplici parole mi infondono tanto coraggio, così tanto che quando mi accomodo su quella sedia, mi sento invincibile.
"Signorina Valentini quando è che ha ricevuto il primo messaggio anonimo?" domanda la giudice.
"Circa un mese dopo la finale di Sanremo 2021. Non ricordo il giorno preciso, ma ricordo dove ero e chi era con me" - comincio a torturarmi le mani - "Ero dietro le quinte della seconda tappa a Roma del tour dei Måneskin e con me c'era Marta, la loro manager" - la indico e lei mi sorride - "Il messaggio conteneva un video registrato qualche settimana prima ed è arrivato nello stesso istante sul mio cellulare e su quello del signor David. C'era scritto 'quanto ancora sei disposta ad aspettare prima che questa storia possa essere resa nota?' e alludeva alla storia tra me e il signor David che, ai tempi, era nota a pochi" termino la mia spiegazione e vedo Victoria mandarmi un bacio con la mano. Lei sa quanto ho sofferto e sa anche che ricordo ogni singola cosa a memoria.
Poi, mi volto, e vedo l'avvocato di Antonio alzare la mano. La giudice gli da la parola ed io comincio a destabilizzarmi perché davvero non so cosa potrebbe chiedermi.
"Signorina Valentini, ha mai fatto capire al signor Aiello che poteva avere un interesse nei suoi confronti?" chiede e spalanco gli occhi a quelle parole. Come si può solo pensare ad una cosa del genere, come si può pensare che un mio possibile interessamento nei suoi confronti, possa giustificare il suo comportamento. Vedo Vera alzarsi in piedi, ma alzo la mano per fermarla. Devo essere io a rispondere a questa accusa velata.
"E anche se fosse? Quale sarebbe il collegamento tra un mio interesse e quello che il signor Aiello mi ha fatto?" - alzo la voce e cerco lo sguardo di Antonio per provare a capire se davvero venga da lui questa idea di insinuare su di me, ma lui abbassa la testa per evitare di incontrare i miei occhi - "Ma se proprio lo vuole sapere, le rispondo. Non ho mai avuto nessun interesse nei confronti del signor Aiello. Avevamo un rapporto di amicizia e un rapporto lavorativo. Tutto qua" - incrocio le braccia e non sposto di un millimetro lo sguardo - "Posso andare?" domando, poi, alla giudice. Lei annuisce e mi fa un cenno con la testa, come se avesse voluto inviarmi il suo sostegno per questa domanda senza alcun senso che mi è appena stata posta. Mi alzo e ritorno al fianco di Vera. I Måneskin al completo, alle mie spalle, mi porgono la mano e la mia viene stretta tra le loro prima che io possa accomodarmi. Mi passo una mano tra i capelli e Vera si avvicina per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.
"Stai tranquilla. L'ha fatto per provocarti, ma non ha alcun senso e anche la giudice l'ha capito. Non dipende da te quello che ha fatto. Ricordatelo, sempre!" poggia la sua mano sulla mia e la tiene stretta per cercare di tranquillizzarmi, mentre la giudice chiama Antonio davanti la corte.
"Il mio assistito si avvale della facoltà di non rispondere" afferma il suo avvocato e mi crolla il mondo addosso quando sento quelle parole. Guardo Vera negli occhi e lei scuote la testa. Mi volto verso i Måneskin, Marta e Leo e loro fanno spallucce.
"La corte si aggiorna a data da destinarsi!" esclama la giudice ed io ho la conferma che non so se potrò mai chiudere con il passato. Oggi, però, ho avuto la dimostrazione di poter affrontare il mio passato a testa alta, nonostante faccia infinitamente male. Ma se Antonio ha intenzione di andare avanti in questo modo, non so se mai questa storia potrà avere fine. E questo mi preclude la possibilità di andare avanti. Perché se non affronti e chiudi con il passato, non potrai mai guardare avanti e dare il via ad una nuova vita.
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L'errore tuo è stato amarmi || Måneskin || Damiano David
FanfictionIl sequel di 'E prometti domani a tutti parlerai di me' Se vi va dategli una chance #1 in Damiano #1 in Eurovision #1 in Ventanni